La Matrix Svelata – Parte 3: Tempo ed Emozioni (2)

Questo è il quarto di una serie di articoli, estratti dall’opera “La Matrix Svelata” di Jon Rappoport, giornalista investigativo americano.

In questo episodio, Rappoport continua la sua intervista al “propagandista” Ellis Medavoy  sugli inquietanti retroscena della manipolazione di stampa e opinione pubblica da parte di alti funzionari dei servizi segreti americani.

Il primo articolo della serie si trova qui.
Il secondo si trova qui.
Il terzo (cioè, la prima parte di questo) si trova qui.

Il Tempo: realtà o manipolazione?
Seconda Parte

D: Bene, stavamo discutendo dei fatti e delle reazioni emotive.

R: Questi, caro mio, sono i mattoni che costruiscono la realtà.
Il perfido Osama Bin Laden che distrugge il World Trade Center: questa è la “notizia” che viene fornita.
Da questa notizia si ottiene la reazione emotiva del pubblico, perciò poi il pubblico crede che il fatto deve essere vero per forza.
Perché arriva da una fonte ufficiale e perché loro, l’opinione pubblica hanno reagito con una qualche emozione.

D: E non importa che il fatto sia vero o falso.

R: Non ha nessuna importanza.

D: E poi che accade?

R: Una catena inventata di fatti e di risposte emotive.
Ed ecco l’intera catena di eventi, la sceneggiatura, la Storia che prende forma, la costruzione della realtà.
Questa E’ la realtà.

D: E’ una cosa calcolata?

R: Esattamente, come ho già detto tante volte in passato.
Se lei mostra immagini di persone morte qui e lì, inventa il nome di una qualche malattia che si può associare a quelle immagini, vedrà che la gente accetterà la “realtà” di quella nuova malattia.
Perché reagiscono, provano un sentimento, una emozione. Funziona.
E’ stato ed è così per l’AIDS in Africa.
Ho contribuito personalmente a creare quella sequenza temporale, era il mio lavoro.
Quindi questa è la filosofia. La filosofia di ciò che il tempo realmente E’.

D: Aspetti un attimo, sta dicendo che senza questa sequenza cronologica di fatti il tempo cesserebbe di esistere?

R: Ora inizia a capire

D: E’ quello che vuole dire?

R: Dannatamente esatto, è così

D: Non crede che sia un’idea parecchio audace?

R: Caspita, certo che lo è. Ed è anche vera.

D: Se posso fare una domanda difficile, cosa rimpiazzerebbe il tempo?

R: Lo lascio indovinare a lei.

D: Va bene, allora approfondiamo la cosa. Sta dicendo che una catena di fatti ed emozioni costruisce il tempo…

R: Glielo spiegherò passo per passo.

Faccia conto di essere nell’Antica Grecia, sta assistendo alla Tragedia di Edipo in un anfiteatro.
La sequenza degli eventi si sta svolgendo, però il pubblico non reagisce emotivamente come se fosse un avvenimento “vero”.
Così la tragedia smette di essere “vera”.
Il pubblico assiste a un susseguirsi di immagini, ma non c’è nient’altro: niente Storia, niente “tempo”.

Allo stesso modo, faccia finta che in Africa i morti ci siano effettivamente, ma nessuno racconti la storia dell’AIDS o dell’HIV: niente virus di scimmie entrate in contatto con gli umani, ecc.

D: E allora?

R: Restiamo al livello che stiamo analizzando…
Mettiamo che, nei decenni, arrivino centinaia di notizie, ma nessuna produce emozioni.
Che cosa rimane?

D: Me lo dica lei.

R: Provi ad immaginare che la storia mondiale sia solo una sequenza di fatti “neutrali”, senza reazioni emotive.
Immagini che una certa serie di eventi “caotici” o “traumatici” smetta di produrre forti reazioni emotive nel pubblico a cui era rivolta. Immagini che il crollo dei mercati azionari o le guerre dei decenni passati NON siano accompagnati dalla “narrativa ufficiale”, e vengano vissuti in maniera pacata e obbiettiva.
Immagini che questo risveglio avvenga contemporaneamente ovunque.
Cosa accadrebbe?

D: Me lo dica lei.

R: Accadrebbe con il tempo quello che succede con qualsiasi altra tirannia e dittatura.
Vede, ogni bravo manipolatore ha il terrore di quello che accadrebbe senza le manipolazioni: è un segreto che le sto svelando.
Ogni manipolatore è terrorizzato da questo scenario.

D: Non la seguo: sta portando questa intervista a una “analisi di cosa è la realtà”?

R: Perché non dovrei?

D: Non so, mi ricorda il Buddhismo Tibetano…

R: Infatti. Quella è una cultura che possiede molte verità, e questo è il motivo per cui è sotto attacco.
Un pilastro della cultura tibetana è l’idea del “Vuoto”.
E nel vuoto si può creare qualsiasi cosa.
La bravura consiste nel creare qualcosa consapevolmente, senza sforzarsi di essere troppo attivi.
Creare idee e lasciare che si diffondano da sole, senza forzare.
E’ così che si fa, per propagare forme-pensiero nella mente delle masse.

D: Quali forme-pensiero vogliono diffondere?

R: La paura, la mancanza di speranza…
oppure una forma deviata di speranza, la speranza nei capi o in un “leader forte”…
o il valore della “società” che prevale sulle libertà individuali.

Continua

Italo Cillo (Rishi Chony Dorje)
ha lasciato il corpo il 25 Marzo 2016

Su questo sito trovi la sua storia, i suoi pensieri, le sue interviste e i racconti di chi lo ha conosciuto.

About The Author

Italo Cillo

Sono ricercatore e insegnante spirituale, padre di famiglia, autore, imprenditore creativo, blogger e libero pensatore.

Comments

  1. Sebastiano says:

    E si… 🙁
    Proprio una “Fabbrica del pessimismo” bella e “buona” !!
    Il cui prodotto di punta è: paura e mancanza di speranza che prepara ad avere speranza nel leader di turno!

    Avanti così Italo… fai chiarezza e poi però facci sapere anche le tue indicazioni su delle alternative!!!

    Un abbraccio
    Seba

    • Italo Cillo says:

      Grazie Seba,
      le alternative le sto sciorinando sotto gli occhi di tutti, nella mia serie di articoli catalogati sotto la voce “Personale”,
      un abbraccio!

  2. Andrea Tolin says:

    Il sentimento, più il pensiero, fanno la creazione…proprio quello che sto imparando da un pò di tempo, e adesso, al “contrario” di quanto imposto dalla società, media nella quale sono, siamo cresciuti..il “bombardarsi” di positività, ti porta a capire, questo meccanismo…quello che stanno combinando i partiti e le banche, pilastri di questo sistema, è sempre più evidente..impaurire, deprimere, fare paura..adesso, lo vediamo sempre più chiaramente…Grazie, Italo!

  3. Daniela says:

    ecco, in mancanza di una forte figura patriarcale. ci rimani tu Italo
    ma la cosa che vogliamo è la “libertà”…anche qui

  4. Quintino says:

    Ciao Italo il Buon Pastore! colui che non conduce le Pecore sulla retta via…. ma che le lascia libere di scegliere il pascolo che più le soddisfa! :-)))

    Esco dal guscio perché non riesco a farne a meno dopo questo terzo articolo, è la prima volta in assoluto che faccio un commento…. L’ho riletto 7/8 volte perché mi ha dato una grande comprensione sulla relazione fra Mente Tempo Realtà. Fantastico!!!!!!!!!!!! Sarebbe bello poterne parlare a voce di questo argomento!!! Intanto continua ad informarci perché gli articoli sono PIU’ di interessanti!!!

    Grazie un abbraccio fraterno

    Quintino

  5. La mia mente si sta aprendo grazie al tuo splendido lavoro!
    Grazie Italo. Grazie dal profondo del cuore.
    Marzia

  6. Riccardo says:

    impressione-emozione-reazione=realtà

    In una frazione di secondo succede tutto questo, così collezioniamo una serie di eventi che creano la nostra storia, una idea di come siamo e un’abitudine a pensare, a reagire in dipendenza alla forma e alla lunghezza della catena “immaginaria”.

    Il sistema prospera su questa matematica, la enfatizza nei vari processi educativi e in-formativi fino a diventare un impianto, cioè il mondo che ci è stato messo davanti.

    Nasciamo con con questo filtro di interpretazione e con un certo appetito, Matrix ci suggerisce “solo” cosa darci da bere e mangiare.
    Il cibo sono le impressioni, il primo passo della formula iniziale, che risulta: realtà (io e mondo).
    Un cinema senza ingresso.

    L’unica cosa che non può dirti Matrix è: chi sei!
    Qui il sistema scricchiola e s’intravede la via di Casa.

    -L’articolo diventa sempre più universale. Thank’s!!!

  7. flavia says:

    ….
    E quindi i manipolatori sono i primi utizzatori della legge di attrazione
    L’emozione determina la produzione della realta!!!!! Pazzesco! !!!!

  8. alessandra says:

    veri e propri burattini comandati dai fili chiamati emozione.
    se tutti riuscissimo a vedere la verità di questa manipolazione, che esiste in tutto quello che ci circonda,
    se solo diventasse una consapevolezza collettiva…. avverrebbe un implosione di tutto il sistema.
    grazie Italo, questa matrix svelata mi rianima.

  9. antonella says:

    Ciao Italo
    non ho parole , ma a conferma delle cose lette ti copio ub commento che scaricai qualche anno fa
    e che è diventato il mio vademecum .nei momenti di panico
    Lo tengo ben in vista e quando notizie incalzanti mi stordiscono lo leggo con calma e ci rifletto

    La paura.
    Si, la paura è un’arma eccezionale.
    “Chi ha paura consuma”.
    Questo è il leit motiv della nostra società che ha reso schiavi-consumatori quasi tutti gli abitanti di questo microscopico pianeta.
    Più hai paura delle malattie e più “consumi” medicine.
    Più hai paura dell’amore e più “consumi” sesso.
    Più hai paura del nemico e più “consumi” armi.
    Più hai paura di non poterti nutrire e più “consumi” cibo.
    Più hai paura di non avere soldi e più “consumi” energie per guadagnare di più.
    Più hai paura della solitudine e più “consumi” televisione.
    Più hai paura di stare con te stesso più “consumi” notti intere tra persone che non conosci e che non ti piacciono.
    Più hai paura della morte e più “consumi” religioni che ti promettono un al di là felice.
    Più hai paura della vita e più “consumi” droga.
    La paura domina gli esseri umani e li ha resi suoi diligenti servitori. Così siamo malati di paura e, come spesso accade, non siamo consapevoli di esserlo. Come guarire? Per prima cosa prendere coscienza di questa realtà: osservarsi, sentirsi e vedere nei comportamenti degli altri lo stesso male.
    Ognuno ha la sua paura e non bisogna giudicare l’altro solo perché ne ha una diversa dalla nostra, ma rispettarlo per questo.
    Le stesse cose possono essere viste da angolazioni diverse.
    Ho usato il verbo consumare che non è la stessa cosa di essere, vivere, usare etc.
    Se non hai paura delle malattie “userai” le medicine secondo il tuo reale bisogno.
    Se non hai paura dell’amore “vivrai” il sesso pienamente e ne godrai profondamente.
    Se non hai paura del nemico “userai” le armi solo quando ti minaccerà realmente.
    Se non hai paura di non poterti nutrire, “apprezzerai” le delizie del buon cibo.
    Se non hai paura di rimanere senza soldi, “lavorerai” con gioia quale contributo verso la collettività nella quale vivi.
    Se non hai paura della solitudine “vedrai” solo bei programmi in tv (rari).
    Se non hai paura di stare con te stesso, “sceglierai” e selezionerai le persone con cui trascorrere una sera e ti arricchirai nello scambio.
    Se non hai paura della morte “cercherai” una vera via spirituale.
    Se non hai paura della vita non “sarai costretto” a drogarti.
    Lucio Battisti cantava: ”ma non capisci che è solo la paura che infine uccide i sentimenti…”.
    Gli Spartani dicevano che sono due le cose che sviliscono un uomo: la paura e la rabbia.
    Se smetteremo di avere paura smetteremo di “consumare” noi stessi e gli altri in un meccanismo perverso e arido dove non c’è più amore per nessuna cosa che facciamo, meccanismo che porta alla distruzione (del singolo, della coppia, della collettività).
    Se smetteremo di avere paura, da schiavi-consumatori quali eravamo vivremo da uomini e donne liberi, perché uomini e donne liberi siamo.

    grazie per quello che fai per tutti noi ogni giorno…
    Antonella

    • Italo Cillo says:

      Antonella, parole meravigliose, che portano tanta saggezza e tanta ricchezza in questa conversazione. GRAZIE

  10. Gabriella says:

    Nel forum di tempo di cambiare mi sono qualche volta “scontrata” con complottisti cronici che, benchè avessero il merito di cercare e offrire una visuale diversa e alternativa di fatti e persone, finivano col diventare collaboratori del sistema “paura-mancanza di speranza” del Sistema che credevano di combattere.
    Mi rimane un dubbio: come mai l’enorme eggregora del 12.12. 2012 non ha prodotto alcunchè?

    • Italo Cillo says:

      Ciao Gabriella! Che significa?

    • Raffaella says:

      Forse capisco cosa intendi, però bisognerebbe anche capire quanto ‘enorme’ fosse esattamente questa eggregora, oltre al fatto di esser sicuri che non vi sia stato effettivamente un risultato.
      Qualche volta ci vuole molto tempo prima che le cose risultino evidenti, succede anche nel piccolo,
      che quando agisci in una certa maniera o pensi in un certo modo, il cambiamento prodotto lo realizzi solo molto tempo dopo, o affatto, altrimenti sapremmo già tutti come comportarci e saremmo già tutti illuminati 🙂

  11. Gabriella says:

    Mi si scusi, altro dubbio: come mai anche coloro che “sanno” (vedi esponenti dei cosiddetti “illuminati”) invecchiano, diventano decrepiti e infine muoiono?
    Ma mi sa che la risposta sarebbe: me lo dica lei…;-)

    • Italo Cillo says:

      Ciao Gabriella, anche questa domanda è poco chiara 🙂

      • Gabriella says:

        Forse ho equivocato: nell’intervista per “Tempo” si intende in realtà “Storia”.
        Se invece si intendesse si intendesse veramente il “Tempo” , ossia l’illusione – propria della realtà di 3a dimensione – che gli istanti scorrano uno dopo l’altro invece di sussistere tutti insieme nel mare magnum di “ogni-possibilità”, allora le domande relative ai manipolatori che seguono lo stesso destino dei manipolati, e sull’enorme eggregora (legge di attrazione) che non ha “attratto” ciò che le masse temevano o auspicavano, rimane.

        • raffaellav says:

          Mi sa che c’è un grande fraintendimento: anche dire contemporaneamente prevede un concetto di tempo.Secondo me tutto avviene e basta. Anche l’invecchiamento è una nostra invenzione, ma così ben radicata nella nostra mente che annullarla sarebbe impossibile, anche perché dovremmo farlo tutti assieme per non ‘manipolarci’ l’un l’altro. Tutto è illusorio, è un’esperienza continua della nostra mente che ‘immagina’, come un sogno senza inizio e senza fine.

          Italo è bravissimo a trasmettermi saggezza, ma la compassione ce la devo mettere io e, devo dire che purtroppo, la mia compassione lascia molto a desiderare. Non ho mai provato forti emozioni per grandi eventi, indipendentemente se veri o falsi, così succede che me ne dimentico completamente, come non fossero mai successi, finché qualcuno non me li fa presenti.

          Questo però mi porta anche ad essere sempre ottimista verso il futuro, perché non immagino mai ‘brutte cose’ e la mia fiducia verso la bontà fondamentale degli altri è pari a quella che ho della mia, grazie proprio a ‘queste dimenticanze’.

          A dirla tutta siamo tutti dei manipolatori delle persone che abbiamo intorno, basta una parola, un gesto, un sorriso o una smorfia per suscitare reazioni emotive negli altri. Quando mia figlia mi risponde male, finchè ci do’ peso mi resta impresso e magari mi provoca rabbia, quando penso a cose più importanti che non a reagire alle sue provocazioni adolescenziali, me ne dimentico all’istante.

          I ‘manipolatori’ delle masse, come quello intervistato, non sono esenti dalle loro stesse manipolazioni, difatti lui stesso dice che non importa quanto sia vero o falso un fatto, diventa reale nel momento in cui provoca una reazione-emozione.

          un abbraccio

  12. ornella cedro says:

    La grande forza della condivisione, il potere della consapevolezza…….. mi sa che la diga stia uscendo dagli argini come uno Tzunami…..una grande onda che si sta alzando clamorosamente , e sa dove dirigersi….allora lì gli sguardi si incontreranno e si comprenderanno, senza parole come in un tocco leggero di un dito sul lago che crea spirali di connessioni concentriche, verso un altro punto da focalizzare…. finalmente! grazie grazie grazie……

  13. incredibile: ho sempre studiato il potere dell’adesso, la dimensione in cui il tempo si riduce ad una unita di misura pari al righello dentro l’astuccio, la dimensione della libertà, la dimensione che fa uscire dalla morsa di Maya, il Signore del Tempo (o della morte) tra le cui spire si finisce per ritornare per ignoranza…

    Ma mai lo avevo sentito usare così strumentalmente. Ero convinto, questo si, dell’inconsapevole propgazione di forme pensiero, ero anche convinto che qualcuno le alimentasse ad hoc.

    Ma mai avevo pensato quanta “scienza” o “consapevole attenzione” ci potesse essere dietro quel gesto.

    Dei “illuminati” o qualcosa che ci si avvicina che fanno del male.. faccio molta fatica a accoglierlo nel campo delle possibilità umane

    Mi viene in mente “star wars” in cui c’è grande conoscenza della “forza” anche in chi sceglie il lato “oscuro della forza”

    cosa dovrei fare di questo? io penso che la sostanza per ciascuno (almeno per me) rimane la stessa: posso accogliere, indagare, equanimamente e avere compassione per le dinamiche, per chi crea forme pensiero del genere, per chi le da credito e le alimenta e per me stesso che faccio persino fatica ad accettare che ci possa essere tanta “saggezza conoscitiva” in chi poi usa altri strumenti anzichè il cuore..

    … mentre scrivo mi viene un tremendo pensiero: e se usasse anche il cuore? a me chi lo dice che non sia così…

    … ok, fiuuuu… mi sono risposto: la via del cuore unisce, la via di chi vuole creare sofferenza divide. Qui non c’è unione, ma un velo di Maya ben strutturato per dividere.

    A noi resta la scelta se volere dividere o unire.. A noi rimane intatto il potere dell’Adesso e del cuore.

    Mi viene in mente il core di Gesu in croce che rivolge l’ultimo pensiero ai suoi carnefici.. “Signore perdona loro perchè non sanno quello che fanno”.

    Forse questi signori lo sanno bene quello che fanno, molto bene! ma solo fino ad un certo livello, poi, come accade a scacchi: per seguire certe mosse avanzate ci si dimentica delle cose più semplici, cose semplici che anche un bambino conosce, o un animale: l’amore per il prossimo! e tornano valide le parole di Gesu:

    “Signore perdona loro perchè non sanno quello che fanno”

    wow Italo che maratona di pensieri che stimoli nella mia mente-cuore.. Thnks

  14. Daniela says:

    Non voleva essere un’ordine, ma una esortazione la mia!
    E poi ho sbagliato parola e cioè la parola giusta era “paterna”.
    Capisco che gli input sono stati tanti e diversi e d ognuno di noi risponde a quello che gli è più adatto.
    Ma ho capito di colpo perché sono stata qui a cercare.
    Ognuno di noi troverà la risposta dentro di se e non fuori di se.
    Ognuno di noi trova sempre quello che cerca. Chi cerca complotti troverà complotti e chi cerca verità troverà verità.
    Cercavo un padre che mi consigliasse, perché il mio ha sempre fatto il “bambino” perché anche a lui nessuno ha insegnato.
    Cercavo direzione perché ho sempre dovuto darla sempre io e da sola direttamente a me stessa.
    Cercavo affetto, perché genitori e sorelle assorti nel soddisfacimento del proprio ego…si sono dimenticati che esistevo anch’io.

    Sembra una cosa non vera ma è così.
    Cercavo affetto e comprensione.

    Ho preso nota di tutti gli input.
    Qualcuno probabilmente filtrerà attraverso la corazza.
    Capisco ora più che all’inizio che, con mio sommo soddisfacimento, è di me che voglio essere sazia e bastarmi e non avere più paura.

    E’ di me che voglio fidarmi ed è in me, non negli altri, che voglio trovare vita, sorriso, amicizia, sostegno e comprensione.
    Quello che cerco negli altri è quello che io dovrò, a tutti i costi, trovare solo in me stessa.
    Ah, dimenticavo FIDUCIA, SUPPORTO, AMORE…

  15. Grande Italo, come sempre sei una fonte di energia vitale per tutti. Le persone hanno bisogno di sicurezze e vogliono essere incanalati in una serie di eventi storici e questo lo sanno bene i governanti e le varie corporazioni del mondo. Se generi paura puoi condizionare la vita delle masse, quindi controllarla.

  16. guglielmo says:

    Il fine di tutto questo è il controllo assoluto sul genere umano?
    Burattini senz’anima che eseguono ordini, con 4 cose alle quali attaccarsi, rendersi vulnerabili e ricattabili.
    Suppongo non fosse questo che voleva per noi ci ha creati.
    Grazie di esistere Italo 🙂

    • Italo Cillo says:

      Grazie Guglielmo, non essere così pessimista, altrimenti fai il loro gioco 🙂 Allegria!

  17. Umbert one says:

    Due commenti che non offendevano nessuno e non contenevano parole scabrose mi sono stati cancellati.Esprimere opinioni che non si conformano alla maggioranza dei frequentatori di questo sito e’ motivo di cancellazione?.Ma scusatemi in questo sito non si inneggia alla liberta individuale e si invitano le persone ad esprimere appieno la propia personalita’ poi a chi lo fa’ e non si accoda al pensiero unico gli si cancellano i commenti di quale liberta’ stiamo parlando ? W le persone veramente libere che propio perche’ sono libere non hanno paura di andare controcorrente e non mettono a tacere chi la pensa diversamente da loro.

    • Raffaella says:

      Mi spiace Umbert one, ma se con i tuoi commenti non desideravi offendere nessuno t’invito ad esprimere meglio le tue idee,

      grazie

  18. Gabriella says:

    Sui tg si vede Kiev in fiamme.
    Non ci credo.
    Se qualcuno ha conoscenti da quelle parti, vorrei avere avere relazioni più veritiere…

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