Ci sono solo due religioni in questo mondo.
Non cercarne una terza, perché non esiste.
Ho scritto questo articolo affinché TU possa decidere – una volta per tutte – a quale delle due appartieni.
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Secondo la prima religione, “Dio” è il nome che attribuiamo a quell’Assoluto che il nostro intelletto – essendo limitato – non riesce a comprendere.
Questo Assoluto è privo di dimensioni, è “a monte” di tutti i fenomeni, è ciò da cui scaturiscono tutti i fenomeni, è ciò che si manifesta attraverso tutti i fenomeni ed è ciò a cui ritornano tutti i fenomeni, dopo la loro cessazione.
Per la seconda delle due religioni, Dio è un essere a sé stante, intrinsecamente esistente, dotato di coscienza propria, al di fuori del tempo e dello spazio, perfetto e infallibile, responsabile della Creazione di tutto l’Universo, da cui però è distinto e separato.
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Secondo la prima religione, l’Assoluto (cioè Dio) può essere sperimentato direttamente, perché è dentro di noi e non è diverso da noi.
Anzi, lo scopo della vita umana consiste precisamente nel realizzare la nostra Vera Natura, che è l’Assoluto (cioè Dio).
Per la seconda religione, Dio è intrinsecamente superiore rispetto a noi, e noi intrinsecamente inferiori rispetto a lui (scrivo “lui”, perché la seconda religione lo dipinge preferibilmente come maschio).
Lo scopo della vita umana è credere in questo Dio superiore e sottomettersi alla sua volontà, giacché pensare di “realizzarlo in noi” sarebbe una bestemmia e un’eresia.
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Secondo la prima religione, i mondi, gli universi e gli esseri viventi che li abitano si evolvono: diventano sempre migliori, trascendono il proprio egoismo e senso di separazione, per diventare sempre più unificati all’Assoluto (cioè Dio).
In altre parole, la “perfezione” si trova alla fine, dev’essere conquistata.
Per la seconda religione, la perfezione si trova all’inizio, perché il Creatore (cioè Dio) è perfetto. Dopo la creazione, il creato può essere solo ed esclusivamente imperfetto (rispetto al suo Creatore).
Perché un Dio perfetto dovrebbe creare una realtà che è imperfetta, e colma di sofferenza? La seconda religione non ha mai dato a questa domanda una risposta adeguata, che sia in grado si soddisfare i criteri della comune logica umana.
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Secondo la prima religione, Dio è sinonimo di tutto ciò che è Assoluto, trascende il mondo della materia, trascende le capacità di comprensione dell’intelletto umano, non può essere descritto in parole né pensato attraverso i pensieri.
Di Dio, non si può affermare neppure che “esiste” o che “non esiste”, perché la normale categoria umana di “esistenza” non si applica al suo caso.
Dio non è il creatore del mondo della materia: questa è creata dalle illusioni degli esseri umani, è il prodotto dell’allontanamento da Dio ed è intrisa di ignoranza.
Dio non è contaminato da ciò che è “mondano” e “materiale”, né può essere afflitto da emozioni negative (come “preferenze” e “antipatie”) e dal pensiero egocentrico.
Per la seconda religione, invece, Dio “esiste” in modo concreto, personale, individuale, distinto e separato.
Dio non solo “esiste” in quanto tale, ma è il creatore del mondo materiale.
Non solo l’ha creato, ma continua a interagire con esso.
Non solo interagisce con esso, ma lo fa attraverso le stesse emozioni perturbatrici che affliggono la mente degli esseri umani: preferenze, antipatie, e indifferenza.
Per esempio: aiuta certi popoli o individui (considerandoli “eletti” o “prescelti”) e punisce coloro che non si sottomettono alla sua volontà.
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Secondo la prima religione, gli esseri viventi sono in realtà esseri spirituali immortali.
In ciascuno di loro brilla uno spirito, un’essenza, un’anima, un “flusso di coscienza e consapevolezza” che non viene distrutto al momento della morte, ma prosegue.
Per la seconda religione, un’anima individuale viene generata (dal Creatore, cioè Dio) al momento della nascita, o del concepimento. Prima non esisteva.
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Secondo la prima religione, la nostra parte spirituale immortale (spirito, essenza, anima o “flusso di coscienza”) esiste da sempre, fin da un tempo senza inizio, perché non è mai esistito un tempo in cui “le cose non esistevano”.
Dunque – benché debba essere purificata dei suoi difetti temporanei – la nostra parte spirituale immortale non è diversa da Dio: è quella “scintilla divina” che può e deve essere realizzata in ciascuno di noi.
Continuiamo a rinascere come essere confusi e “separati”, finché non ci riusciamo.
Per la seconda religione, c’è stato un tempo in cui non esisteva nulla. Tranne Dio, che però esisteva.
Dopodiché Dio ha creato i mondi, gli universi e gli esseri viventi che li abitano.
Questi ultimi NON hanno una parte spirituale immortale (spirito, essenza, anima o “flusso di coscienza”), bensì la loro anima è creata dal nulla al momento del concepimento.
Questa parte spirituale è intrinsecamente inferiore rispetto al Creatore che l’ha generata, e non ha nessuna speranza di evolversi fino a diventare come Lui.
Anzi, la sola idea sarebbe considerata una bestemmia e un’eresia.
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Secondo la prima religione, lo scopo di ogni essere spirituale immortale è realizzare la Liberazione dalla sofferenza, dall’illusione e dall’ignoranza.
Questa si ottiene spezzando l’identificazione con le cose e le situazioni del mondo materiale (che non durano, e non possono dare alcuna felicità a lungo termine) e realizzando la propria Vera Natura spirituale.
Questa realizzazione non è “intellettuale”, ma una profonda esperienza diretta (detta “illuminazione”) che trasforma radicalmente e per sempre la vita di un individuo, che diventa libero dalla sofferenza.
Per la seconda religione, non esiste un percorso di “perfezionamento evolutivo” dell’uomo e non esiste un traguardo detto “illuminazione spirituale”.
Un simile percorso viene condannato come arroganza e superbia umana, frutto di eresia ed errore (“Il prezzo spirituale di pratiche come lo yoga e la meditazione è la perdita della fede e la perversione della relazione uomo-Dio; queste pratiche rappresentano una specie di schizofrenia mentale, che può condurre perfino a disturbi psichici e, talvolta, ad aberrazioni morali”. Joseph Ratzinger, Papa Benedetto XVI).
Gli esseri viventi sono intrinsecamente inferiori al Dio che li ha creati e il loro unico scopo consiste nel credere, obbedire e glorificare Colui che è onnipotente.
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La prima religione insiste enfaticamente sulla “bontà fondamentale” dell’essere umano.
L’essere umano ha natura divina (o “natura di buddha”, o “natura illuminata”) ed è solo a causa di oscurazioni mentali passeggere che non ne è consapevole.
La natura divina è permanente, i difetti mentali sono temporanei: possono essere purificati e trascesi.
L’essere umano è fondamentalmente buono.
La seconda religione insiste enfaticamente sul “peccato originale” dell’essere umano.
L’uomo è irrimediabilmente macchiato da una colpa primordiale, derivante dalla sua disobbedienza a Dio.
L’essere umano, lasciato a se stesso, è fondamentalmente peccaminoso e cattivo (benché sia stato creato da Dio).
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Secondo la prima religione, la nostra parte spirituale immortale (spirito, essenza, anima o “flusso di coscienza”) abbandona il corpo fisico al momento della morte, attraversa alcune esperienze di coscienza “intermedie” – la cui esistenza è documentata anche nella ricerca scientifica contemporanea – e ricomincia a vivere, associandosi a una nuova esistenza materiale.
Gli esseri muoiono e rinascono, facendo nuove esperienze ed evolvendo la propria coscienza e consapevolezza.
Per la seconda religione, esiste una sola vita, a cui viene abbinata – al momento del concepimento – una sola anima da parte del Creatore.
Lo scopo di questa unica vita non è l’evoluzione spirituale e la realizzazione del “divino” in se stessi; bensì l’obbedienza alla volontà di un Creatore intrinsecamente diverso e superiore.
L’osservanza di questa regola è ricompensata da un premio “eterno”, definito paradiso.
La disobbedienza è invece seguita da una punizione, anch’essa “eterna”, definita inferno.
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Secondo la prima religione: spiritualità, scienza e filosofia sono la stessa cosa.
Il processo di liberazione e “illuminazione spirituale” dell’individuo passa anche attraverso l’uso della ragione, cioè la comprensione corretta della propria mente e della realtà.
Per la seconda religione, la fede è assolutamente prioritaria, mentre la ragione è ingannevole e tendenzialmente erronea (“La ragione è la puttana del demonio”. Martin Lutero, fondatore del Protestantesimo).
La scienza e la filosofia sono discipline distinte e separate dalla religione e – nel corso dei millenni – sono state soggette a persecuzioni sanguinose.
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Secondo la prima religione, l’evoluzione spirituale dell’individuo si misura attraverso tre criteri infallibili: virtù, amore e saggezza.
La virtù consiste nel non arrecare danno al prossimo.
L’amore consiste nel desiderare la felicità degli altri, almeno quanto si desidera la propria.
La saggezza consiste nel realizzare la propria natura spirituale, sconfiggendo le emozioni perturbatrici e le illusioni del mondo materiale.
Secondo la prima religione, questi tre criteri non sono negoziabili.
Per la seconda religione, i tre criteri citati sono relativi e negoziabili a piacimento.
Virtù e amore possono essere praticati verso chi condivide il proprio stesso credo, e possono essere ignorati allo scopo di perseguitare e sopprimere chi la pensa diversamente.
La seconda religione, da due millenni a questa parte, è direttamente responsabile di milioni di morti ammazzati, nel nome della guerra (ritenuta “santa”) contro le diverse forme di eresia.
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Secondo la prima religione, il punto cruciale di ogni pratica spirituale consiste nel migliorare se stessi e “diventare come…” (…come il Buddha, come un Essere illuminato, come il Fondatore di una certa Tradizione, ecc.) per esperienza diretta.
Per la seconda religione, il punto cruciale non è “diventare come…” (il che verrebbe considerato una bestemmia e un’eresia) ma credere (e/o obbedire) a un principio intrinsecamente diverso e superiore.
Ciò che conta non è la trasformazione/realizzazione dell’individuo, ma l’adorazione/sottomissione nei confronti di un principio esterno all’individuo stesso.
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La prima religione insegna fondamentalmente la Liberazione e l’Illuminazione: la realizzazione di quell’Assoluto (o Dio) che è dentro ciascuno di noi.
È la più antica del mondo ed è presente da millenni in ogni angolo più remoto del pianeta.
È alla base di tutte le forme di spiritualità nativa e originaria, in tutte le sue varianti, inclusi lo sciamanismo e l’animismo.
È alla base di tutte le tradizioni spirituali dell’Oriente, inclusi l’Induismo, il Buddhismo e il Taoismo.
È alla base di tutti gli insegnamenti spirituali originari dell’Occidente (incluse le antiche Scuole dei misteri, lo gnosticismo, l’ermetismo e il cosiddetto paganesimo) e di tutto il pensiero filosofico occidentale, dall’Antichità classica all’Illuminismo.
Essendo una religione di natura evolutiva, è compatibile con la scienza e con il progresso delle sue scoperte.
La seconda religione insegna soprattutto la sottomissione dell’individuo a un Dio intrinsecamente diverso da lui e superiore.
È una religione recente e si è affermata (anche con l’aiuto del Colonialismo, dell’Inquisizione, delle “Guerre Sante” e altre forme di conversione violenta) solo negli ultimi 1500 anni.
È alla base delle tre religioni abramiche: Ebraismo, Cristianesimo e Islam.
Queste religioni sono dette “abramiche” perché tutte e tre riconoscono un comune predecessore spirituale nella figura biblica del patriarca Abramo.
Essendo una religione creazionista, che minimizza il ruolo dell’evoluzione (interiore ed esteriore), è spesso incompatibile con la scienza e con il progresso delle sue scoperte.
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La prima religione onora e rispetta, come suoi predecessori ed esempi viventi, figure dotate di esemplare rettitudine, compassione e saggezza: come il Buddha, Lao-Tsu, Krishna e gli innumerevoli Esseri Illuminati e Maestri spirituali venerati dalle diverse Tradizioni di tutto il mondo.
La seconda religione onora e rispetta, come suo principale predecessore e patriarca, un uomo come Abramo, che era pronto a immolare il proprio figlio Isacco in un sacrificio umano, come pura e semplice “prova di obbedienza” richiestagli da un Dio capriccioso.
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La prima religione è un Insegnamento di Liberazione.
La seconda religione è un Insegnamento di Sottomissione.
La prima religione potrebbe essere più accuratamente definita come un percorso di realizzazione personale e spirituale.
Alla seconda, invece, si addice più propriamente il termine “religione”, soprattutto nelle sue accezioni tradizionali, “ortodosse” e bigotte.
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Come vedi, non è vero che “le religioni sono tutte uguali” e che “la loro essenza è sempre la stessa”.
Quando qualcuno lo afferma, correggi con gentilezza la sua visione errata, e/o suggeriscigli di leggere questo articolo.
In questo mondo, esistono due religioni profondamente diverse.
Dal punto di vista dei criteri e delle angolature che ho elencato sopra, queste due religioni non potrebbero essere più distanti. Sono di fatto opposte.
L’una è il contrario dell’altra, e non possono essere praticate contemporaneamente, a meno di non essere vittime di una profonda confusione mentale.
Le due religioni sono di fatto incompatibili.
Dunque, se sei interessato a praticare una religione per migliorare la tua vita e per essere di beneficio agli altri (il che è molto bello e virtuoso) ti tocca fare una scelta di campo.
Non puoi fare finta che “tutte portano alla stessa meta finale”, perché questo non è vero e, anzi, possono portare a mete molto diverse.
Io ho preso la mia decisione
25 anni fa, io e mia moglie Francesca siamo diventati seguaci, studenti e praticanti della prima religione, l’Insegnamento di Liberazione.
Abbiamo cresciuto tre splendidi figli, ora tutti e tre maggiorenni, secondo i sani principi spirituali della prima religione, e siamo pienamente soddisfatti dei risultati.
I nostri figli, a loro volta, sono tutti e tre membri orgogliosi della prima religione, e stanno formando una propria famiglia che seguirà gli stessi principi.
Ciascuno di noi, ha ricevuto ricchezza interiore e doni straordinari, nella propria vita, dal seguire la prima religione.
Tu, hai preso la tua decisione?
Nessuno può obbligarti a sceglierne una rispetto all’altra: questa è una decisione interiore che solo tu, in cuor tuo, puoi prendere.
Se praticate in buona fede e per il bene degli altri, entrambe possono migliorare la mente e il cuore di una persona.
Però non puoi praticarle “entrambe”, perché sarebbe privo di logica ed equivarrebbe a non praticare nulla.
Dunque, prendi la tua decisione.
Non essere “tiepido”, decidi!
I “tiepidi” sono costretti a reincarnarsi mille volte, per prendere quella decisione che in precedenza non hanno avuto il coraggio di prendere.
Questo include gli atei, gli scettici, gli agnostici e tutti quelli che, in un altro articolo, ho definito i “bigotti irreligiosi”.
Questi sono persone “tiepide”, che non vogliono soffermarsi a riflettere su cos’è per loro Dio, l’Anima e la Vera Natura degli esseri viventi.
Non ci pensano, non sanno decidere, e non sanno come questo si può applicare a loro stessi, dunque “rimandano”.
Tu, vuoi ancora “rimandare”?
Io ti dico: decidi! Non essere “tiepido”!
I tiepidi lasciano questa vita pieni di rimpianti per le cose che non hanno fatto…
Quando avrai deciso, sii fiero della tua decisione!
Non nutrire complessi di inferiorità.
Non essere “tiepido” anche dopo aver deciso!
Alcuni studenti del percorso di realizzazione personale e spirituale che insegno da molti anni (e che, naturalmente, appartiene alla prima delle due religioni) mi domandano:
“Come faccio a dirlo agli altri?”.
“Come faccio a spiegarlo ai miei parenti?”.
“Cosa devo dire ai miei figli?”.
“Come la mettiamo col catechismo?”.
E così via…
Io ti dico: se hai fatto una scelta, getta alle ortiche i complessi di inferiorità.
Sii fiero della decisione che hai preso!
Se hai deciso di seguire la seconda religione, io ti rispetto. Possiamo essere amici e volerci bene, grazie a Dio (la prima religione non ha mai causato “guerre sante”, né versato il sangue di chi la pensava diversamente).
Ti rispetto e, naturalmente, mi aspetto di essere rispettato a mia volta.
Se hai deciso – come me – di seguire la prima religione, sii fiero della tua scelta: sappi che appartieni a un lignaggio spirituale nobile e virtuoso, che ha fatto sempre e solo il bene di tutti gli esseri viventi; non hai nulla da nascondere e nulla di cui vergognarti.
Al giorno d’oggi, moltissimi seguono la prima delle due religioni, l’Insegnamento di Liberazione, o sono d’accordo coi suoi principi…
…Ma non lo sanno! Non si sono mai soffermati a riflettere su questo!
I seguaci della seconda religione sono molto forti, fieri e uniti fra di loro, nel loro comune senso di identità.
Si riuniscono nelle loro chiese, sinagoghe e moschee e tutti gli altri… se stanno zitti, vuol dire che sono d’accordo con loro.
Io voglio che i seguaci della prima religione siano altrettanto forti, fieri e uniti fra loro.
Io voglio che quando si parla di spiritualità, anche casualmente e/o fra amici, chi appartiene alla prima religione abbia il coraggio di dire, a testa alta: “Io appartengo alla prima religione. Seguo l’Insegnamento di Liberazione”.
Impara a spiegarlo con parole semplici, oppure consiglia ai tuoi amici e/o parenti di leggere questo articolo.
I membri della prima religione devono iniziare a riconoscersi fra loro. Cerca gli altri che sono come te: sono tantissimi, e sono letteralmente ovunque!
Voglio che quando si parla di spiritualità o religione, tu non nascondi la testa sotto la sabbia, come fanno gli struzzi.
Quando qualcuno dà per scontato che tu appartenga alla seconda religione (o mette in discussione il tuo pensiero, la tua educazione dei figli, la tua idea del “catechismo”, ecc.) voglio che tu affermi le tue convinzioni a testa alta e con fierezza.
Rispondi: “Io appartengo a un’altra religione, l’Insegnamento di Liberazione, la prima e più antica religione di questo pianeta”.
Non vergognarti, sii fiero.
Sei in buona compagnia.
Quelli come te sono tanti.
Molti di quelli a cui dirai di far parte della prima religione, verranno a leggere questo articolo e scopriranno anche loro di farne parte!
Sii felice, sii fiero
Comincia subito: se senti, in cuor tuo, di far parte della prima religione, scrivilo qui sotto nei commenti a questo articolo, che tutti lo possano leggere!
Se hai un blog, cita questa pagina e dì apertamente ai tuoi lettori a quale delle due religioni tu e il tuo blog appartenete.
Il periodo buio dell’oscurantismo e della Santa Inquisizione è finito per sempre, non hai nulla di cui aver paura.
Perderai alcuni lettori, ma ne guadagnerai molti altri.
Chiedi anche ai tuoi lettori di decidere a quale delle due religioni loro appartengono.
E ricorda che lo scopo di tutto questo non è “contestare”, “contrapporsi” o “acquisire una nuova identità”…
Lo scopo di tutto questo è duplice:
1) indirettamente, contribuire all’evoluzione della cultura di questo Paese;
2) direttamente, diventare tu stesso una persona migliore, per essere di beneficio agli altri.
Infatti, questo è davvero lo scopo principale dell’Insegnamento di Liberazione…
Italo
P.S. 1 : Questo articolo è dedicato alla memoria di Giordano Bruno, bruciato vivo in Piazza de’ Fiori a Roma, appena quattro secoli fa, da esponenti della seconda religione, per aver fatto affermazioni molto più blande e “innocue” rispetto a quelle che ho fatto io in questa pagina.
P.S. 2 : Se senti, in cuor tuo, di far parte della prima religione, scrivilo senza paura qui sotto nei commenti a questo articolo, che tutti lo possano leggere!
Sono senza dubbio appartenente alla prima “Religione”. Bellissimo Articolo. Grazie
Ne sono felice Matteo. Saluti affettuosi!
Ciao italo sono erika e per molti anni ..diciamo dall infanzia ho appartenuto a una religione oppressiva che non mi ha dato la mia libertà in tutti i sensi..tra paure e sensi di colpa ecc..non so ancora cosa sono io bene interiormente e quali capacità ho per realizzarsi ed essere veramente felice..per gran parte della mia vita tutto questo è stato annullato..da qualche anno ho riscoperto molto altro ..e faccio parte della prima religione..ma ho bisogno di cono schermi ancora meglio..grazie per le informazioni preziose un abbraccio fortissimo erika
Grazie Erika, ti invio i miei saluti, le mie benedizioni e i miei auguri per il proseguimento del tuo percorso!
Ciao Italo, sono Marco B. dalla provincia di Padova, complimenti per i tuoi post e temi, sono di una profondità, cultura e maturità enorme!
Io son felice quanto mai di gridare con orgoglio di appartenere alla 1^ religione, finalmente concetti che piú o meno rispecchiano quanto sono arrivato a pensare, grazie anche alla passione per la scienza, ai metodi scientifici per esprimere delle tesi ed a come valutare e giudicare i fatti secondo la concretezza delle cose e degli eventi che ci capitano lungo la nostra vita!
Buongiorno Italo dopo averti letto mi accorgo che sono sempre appartenuto alla prima religione
Dare é il segreto per ricevere e aggiungerei DARE INCONDIZIONATAMENTE senza aspettarci qualcosa in cambio AUGURI A TUTTI
che la luce sia con voi
Grazie Ugo, ben detto, saluti affettuosi e auguri a te!
Grazie Italo ,le cose che hai scritto sono molto importanti ,hai spiegato perfettamente il concetto . Io ho scelto la prima religione gia da molti anni e penso che sia la strada giusta da percorrere.A
quelli della seconda religione dico di fare la loro strada perché hanno bisogno di passare di li per comprendere, quindi li rispetto e gli mando un messaggio di amore .Grazie.
Grazie Fabio, saluti affettuosi
Ciao Italo, sicuramente appartengo alla prima anche se a me non piace identificarla con un qualcosa, la prima religione come la chiami è la nostra Vera Natura ed è solo scoprendola che possiamo liberarci
Ciao Enrico
Ben detto Enrico, ti auguro tutto il meglio e ti saluto con affetto.
condivido pienamente enrico tosetto
io appartengo alla seconda religione,applicando gli insegnamenti della seconda religione,ma anche quelli della prima;cerco di migliorarmi con tutte le conscenze che noi umani abbiamo a disposizione e alla mia portata.
p.s.condivido l’omaggio a giordano bruno uomo libero
Grazie Tessyy per la tua testimonianza, ti mando i miei saluti più affettuosi.
Non ho letto tutto,però mi prefiggo di leggerlo! Mi rispecchio nella prima! Dio e’ Vita,e’ dentro ogni cosa! Bisogna avere rispetto della Vita,in qualsiasi forma si manifesti!
Grazie Caterina, saluti affettuosi.
Buongiorno, ti seguo ed è la prima volta che ti scrivo, sto da anni approfondendo le connessioni tra buddhismo e il pensiero di Nietzsche…trovo molte connessioni (anche se Nietzsche non conosceva la religione d’oriente).Cosa ne pensi? (domanda a cui rispondere con un saggio :)…beh scriviamolo!
Cmq bell’articolo…come sempre…ciao!
Certo Giovanni, anche Nietzsche era un esponente della prima religione.
Saluti affettuosi e grazie per la tua condivisione!
Gran bell’articolo…..Grazie Italo 🙂
Io appartengo senza alcun dubbio alla PRIMA RELIGIONE, ho intrapreso un cammino spirituale ben preciso, fatto di meditazione, di letture ispirate, di maestri illuminati, di conseguimenti spirituali costanti.
Tante volte mi sono scontrato, nel mio canale Youtube, con fanatici della seconda religione, pronti solo a giudicare tutto e tutti ed a citare versetti del loro LIBRO al pari di dogmi intoccabili ed inattaccabili!!!
Io so, sento che l’illuminazione è alla mia portata, e sto facendo un percorso mio personale, che è tortuoso, difficoltoso….ma che alla fine mi porterà alla meta, non importa quanto tempo e quante vite saranno necessarie (potrebbe anche bastarmi solo questa).
Sono fiero di appartenere alla prima religione 🙂
Grazie Roberto, per le tue bellissime parole e per il tuo buon esempio!
Ti mando tanto amore e tante benedizioni.
Noto un po ‘ di ego, comunque complimenti, forse e’ anche un suo sfogo dopo lo spettacolo teatrale messo in onda su rai 1 in prima serata ieri sera, con un grande attore come roberto benigni…….
Non guardo la televisione e non so cos’hanno dato ieri sera.
L’ego che vediamo negli altri è sempre una proiezione del NOSTRO ego.
Saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona.
Non ho guardato Benigni perchè, dopo quello che Mauro Biglino ha rivelato riguardo alla Bibbia, provo un po’ di pena per quelli che si ostinano a studiarlo come un libro sacro…
In quanto all’ego – perennemente citato da quelli che si infastidiscono davanti a una persona sicura di sé e delle sue scelte – di grazia, caro Paolo, mi citi qualcuno che, a suo dire, lo ha “superato”…
Essendo un membro della Soka Gakkai…non posso che appartenere alla “prima religione”…
Benvenuto Diego, facciamo parte della stessa nobile famiglia. Saluti affettuosi e buon proseguimento della tua pratica.
Sto leggendo il libro CONVERSAZIONI CON DIO (il secondo) e anche in questo libro si parla di un Dio simile a quello della prima religione. Si anch’io decisamente faccio parte della prima religione.
Grazie Rita. Saluti affettuosi e auguri di ogni bene.
Salve Italo, scrivi che “Lo scopo di tutto questo è duplice:
1) indirettamente, contribuire all’evoluzione della cultura di questo Paese;”
ma di quale Paese stai parlando, di Malta dove risiedi?
Ma a me di Malta nonmenepo’fregàdemeno
Mi spiace che non te ne freghi nulla di un altro paese.
Pensare solo al proprio paese e non agli altri denota una mente e un cuore un po’ ristretti.
Ho scritto “questo paese” perché ho composto questo articolo OGGI, e mi trovo in Italia.
Saluti affettuosi, possa tu essere più felice e altruista.
Rispondere ad una provocazione: you’re doing it right! 😀
Naaaa.. Maestro Italo, da Malta sta creando RICCHEZZA non per l’Italia forse, ma per gli italiani. TUTTI..
Io sono uno di questi. Nessun governo mi ha dato una mano quando sono fallito e nessun tribunale e/o giustizia mi sta proteggendo! Se sono riuscito ad alzarmi “da solo” e ricostruire tutto daccapo partendo da sotto zero (IN ITALIA) è SOLO grazie ad Italo. (Per questo motivo oggi lo considero un vero e proprio Maestro In quello che fa)
E sai che c’è? Quando ho risanato tutto il mio debito, me ne vado a Malta.. O in Inghilterra.. O in Africa! Dove i governi AIUTANO le persone.. E NON cercano di derubare tutti a più NON posso. Se in Italia c’è questa situazione di COMPLETO DEGRADO, Marisa.. Fammelo dire: é colpa tua!
ahahaha.. Ovviamente scherzo.. Sarebbe colpa tua se tu fossi una di quelle persone che aspettano il governo o la “giustizia” per risolvere i propri problemi. Chi fa così.. Non ha capito molto bene che il VERO problema solo ESATTAMENTE loro. Ma se tu segui Italo e lasci la tua opinione tra i commenti.. Credo che non fai parte di questa categoria.. E certamente sei fuori pericolo.
Ne approfitto: Buone feste a tutti!
Grazie Francesco, buone feste anche a te!
..ne parlavamo proprio questa mattina con il mio compagno, ci troviamo di fronte a “facce strane” quando esponiamo il nostro pensiero..
Siamo fieri di appartenere alla prima religione!
…e io sono fiero di avervi come ospiti del mio blog!
Saluti affettuosi e auguri di ogni bene!
Ti ringrazio di aver reso con parole semplici e chiarissime quello che anche io penso ma che non sarei riuscita ad esternare in questo modo meraviglioso!
Le ortodossie creano complicazioni e dogmi x confondere la mente delle persone e purtroppo spesso ci riescono.
Grazie!
cristina
Grazie a te Cristina! Saluti affettuosi.
Eh si ho già abbandonato da anni la seconda religione.. Talvolta mi diverto a parlare di questo con amici e colleghi x vedere e “sentire” le loro reazioni.. Purtroppo italo ho imparato a mie spese che qualche volta è meglio lasciar perdere con chi non vuole ascoltare x paura di mettersi in gioco. Le energie che si muovono non sempre sono piacevoli. Comunque apprezzo questo tuo articolo.. Concordo sul fatto che bisogna essere coraggiosi e andare fieri del proprio percorso anche rischiando l’esclusione o la derisione del “branco”;)
Grazie Davis, un “branco” che ti esclude e ti deride non è degno della tua onorevole compagnia.
Ti mando i miei saluti affettuosi e auguri di felicità.
Ciao Italo, bentornato! Anch’io mi riconosco meglio OGGI nella “prima religione”, ma un tempo facevo parte della “seconda religione” e non escludo che un qualsiasi ricercatore possa trovarne una terza, che contenga parti della prima e della seconda. E chissà, magari io stesso, DOMANI, posso essere portato da un evento improvviso a intraprendere un terzo sentiero, nel continuo ed infinito avvicinamento ad un ancor ignoto Creatore. Ai suoi nipoti, nonno mario insegna soprattutto la Ricerca del Sè, che non può essere a compartimenti stagni, ma libera da ogni modello imposto.
Grazie Mario.
Se insegni ai tuoi nipoti la ricerca del sé, fai parte della prima religione 🙂
Se rileggi con attenzione, scoprirai che (AI FINI DELLA DISTINZIONE CHE HO FATTO – dunque non “in assoluto”) qualunque “terza via” può solo rientrare nella prima o nella seconda religione.
Sii felice, saluti affettuosi.
Ciao oggi ho scoperto questo blog devo dire che dagli articoli che ho letto serbi una persona saggia che ha fatto veramente un percorso spirituale. Io sono da sempre una persona a cui non piace bersi le idee, i credo e le convinzioni degli altri ma preferisce cercare di comprendere cosa cerca veramente e per questo credo di far parte della prima “categoria” e spero un giorno quando sarò pronto di cercare la forza di intraprendere un percorso spirituale anch’io.
Detto questo però devo chiederti una cosa: non hai paura che creare un articolo abbastanza estremistico e un po’ di parte faccia si che chi lo legge e si riconosce nel primo gruppo cada nell’errore di considerarsi di fatto, parte di una religione/gruppo?
Questo a parer mio é sbagliato perché dovrebbe essere così per tutti, come hai detto tu nell’articolo è alla base della natura umana.
Saluti
Benvenuto Lorenzo, grazie per le tue belle riflessioni.
Penso di avere lettori intelligenti, che non cadono in estremismi ma amano pensare con la propria testa e sentire con il proprio cuore.
Non ho paura (per rispondere alla tua domanda) di provocare riflessioni profonde negli amici che leggono i miei articoli.
Ancora grazie, continua a farci visita, ti auguro tanto bene.
io appartengo a gesu,noi uomini creiamo religioni e divisioni,scusa ma mi sembra che tu abbia la presunzione che la verita appartenga alla prima religione cioè al buddha , descrivendo i sbagli della seconda religione con tante notizie errate.comunque il regno è dentro di noi, bussate e vi sarà aperto.
io sono fiero di appartenere al dio della vita.
Andrea, credo che tu non abbia letto con attenzione.
Comunque se appartieni alla seconda religione, io ti rispetto e ti amo ugualmente.
Mi piacerebbe che tu possa dire di me la stessa cosa.
Saluti affettuosi.
io ti rispetto ma ti ho detto semplicemente che non appartengo a nessuna delle due io appartengo al dio amore che nella mia vita si è manifestato in gesù ti lascio con una scritta che si trova nella cella di P.Pio ( il manifesto non ha nessuna religione). un abbraccio fraterno.
Ricambio l’abbraccio fraterno, e auguro ogni bene, a te e alle persone che ti sono care.
Articolo esauriente e “appassionato”…lo mando subito a Veronesi! 🙂
Grazie Gabriella, saluti affettuosi.
Ho deciso di appartenere alla prima religione molto tempo fa. E ho scelto te come maestro per continuare ad evolvere nel modo migliore, per fare del mio meglio…Grazie!
Grazie a te Dirk. Tante benedizioni e buon proseguimento della tua pratica.
ciao Italo,quanto tempo! 🙂
la domanda e’ molto semplice: qual’e’ il ”percorso” piu’ adatto da seguire per chi si avvicina alla prima religione (ovvero per chi vuole ‘sapere di più’ e studiare con cura i vari aspetti).
Grazie e buona serata!
Per cominciare unisciti alla nostra tribù e vieni al prossimo raduno di Senigallia l’ultimo fine settimana di Marzo.
Italo sarà generoso di insegnamenti e spiegazioni.
Caro Silvio il percorso di realizzazione personale e spirituale che insegno da molti anni a centinaia di studenti (-> http://italocillo.it/incontro/) è, a mio umile parere, un eccellente condensato della prima religione. Non devi crederci perché te lo dico io: puoi partecipare e verificare da te stesso.
Saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona.
A circa 12 anni quando un minimo di logica ha saputo superare il senso di colpa installato dalla seconda religione mi sono subito ”convertito ” alla prima grazie Italo !! 🙂 a big hug to all
Grazie Marco, ti auguro ogni bene!
All’età di 17 anni mi ritrovai profondamente immerso in un viaggio interiore che durò diversi giorni, mosso dalla necessità di comprendere il mistero della vita.
Viaggiai così molto velocemente da una intuizione all’altra ed alla fine trovai una risposta che divenne il mio slogan: Dio c’è ed è dentro di te!
Grazie a te, Italo, da adulto è avvenuto l’incontro con L’insegnamento di liberazione, altrimenti conosciuto come Buddhismo Vajrayana e non ho alcun dubbio che passo dopo passo, vita dopo vita, realizzerò quello stato conosciuto come “Illuminazione”, lo stadio più elevato dello sviluppo umano, perché è ciò che desidero.
…e io sono felice e fiero di averti come amico e studente. Grazie Matteo per le tue belle parole e per la tua condivisione, sii felice!
Caro Italo, sono molti mesi che non leggo articoli così lunghi. perché non ho molto tempo. Sono felice che qualcosa dentro mi abbia ‘costretto’ a leggere fino alla fine. GRAZIE….
(È evidente che sono esponente della prima religione! :-P)
…ti ricorderò e ringraziero sempre per “Meditazione Guidata” e avermi introdotto per mano a questo Universo.
Prima di allora i miei tentativi di avvicinarmi alle tradizioni orientali erano sempre falliti. Credevo si sarebbe dovuto fare canti in lingue strane o farsi lavare il cervello da GURU distanti anni luce dal mio stile di vita.
Grazie ancora di cuore.
Grazie Sebastian per la tua condivisione, i miei saluti più affettuosi, sii felice.
E’ stato per me un tale ‘riconoscermi’ nei concetti e nei pensieri, che ancora mi commuove.
Bellissimo articolo Italo, lo diffonderò senza dubbio.
Grazie Antonella, ti mando i miei saluti più affettuosi.
L’articolo che aspettavo!! Sei veramente GRANDE! Italo grazie, senza alcun dubbio la prima religione.
Grazie Rosario, saluti affettuosi e auguri di ogni bene!
SENZA OMBRA DI DUBBIO LA PRIMA RELIGIONE
Grazie di cuore Italo per la tua dedizione, generosità, impegno, amore, accoglienza, saggezza, ….
Senza alcun dubbio mi sento da sempre di appartenere alla prima religione, che preferisco chiamare ‘Insegnamenti di Liberazione’.
Un grandissimo abbraccio,
Serena
Grazie Serena, lo preferisco di gran lunga anch’io 🙂
Un grande saluto affettuoso.
Più chiaro di così!
Grazie Michele, saluti affettuosi 🙂
Il mio problema è che fin da quando ho memoria e coscienza ho sempre avuto una propensione mentale verso le idee che tu definisci della “prima religione”. Mentre tutto il mio ambiente circostante, la mia educazione, erano intrise di “seconda religione”… E per un po’ di tempo sono quasi riuscite a convincermi. O, meglio, mi hanno causato conflitti interiori e contraddizioni di cui sto pagando ancora ora il prezzo, a 23 anni. Dopo avere conosciuto te, Italo, o, meglio, il tuo pensiero, in un attimo le cose mi sono apparse più semplici e chiare e sollevato da vent’anni di condizionamenti mentali, e mi sono sentito più libero di perseguire quella che si può definire la mia “natura originaria”. Ti devo quindi un doveroso e affettuoso grazie 🙂
Grazie Fabio, questo è meraviglioso. Prosegui il tuo percorso a testa alta, ti mando tante benedizioni per questo.
Decisamente appartengo alla prima religione. Mi sono sempre trovata in diffcoltà con gli insegnamenti della seconda religione, fin da bambina notavo le contraddizioni. Eppure, una volta, quasi trent’anni fa, in circostanze davvero particolarissime, mentre leggevo alcuni brani dei vangeli, ho capito cose che nessuno mi aveva spiegato, cose completamente diverse da ciò che mi era stato detto prima. Diverso da ciò che veniva (e viene tutt’ora) promulgato. Erano insegnamenti che ho riconosciuto come se già fossero dentro di me, così limpidi, senza possibili fraintendimenti. Come ho già detto erano circostanze davvero particolari, ed io, presa alla sprovvista non mi ero appuntata nulla. Le comprensioni, come erano venute sono svanite. Per qualche motivo non riuscivo più a ricordare se non la sensazione di gioia e di pace che avevo provato leggendo. Da qui è partita la mia “conversione”, non alla seconda religione però. Sono ritornata alla prima. Ho affrontato un bel po’ di opposizione e ho lasciato indietro tanti “cadaveri” ma la strada ormai era segnata. Piano piano e con fatica ho ritrovato quelle comprensioni ed ora so che sono sulla strada giusta.
Grazie Cinzia per la tua testimonianza sincera, ti mando i miei saluti più affettuosi e le mie benedizioni.
Caro Italo; questo è uno dei primi concetti che ho approfondito ed imparato proprio grazie a Te ed al percorso che ho seguito. Ho sempre cercato di esplorare e capire di più anche della “religione” a cui appartenevo e che faceva parte della mia cultura e nel mio cammino di ricerca ho conosciuto ed interagito con tante persone intelligenti e sicuramente preparate. La scoperta più interessante e sicuramente “scioccante” è stata scoprire che Yeshua (Gesù) diceva cose nei “suoi” vangeli che sono state completamente travisate, distorte e probabilmente manipolate dalla chiesa, penso per questioni di potere. Nelle sue parole originali non vi sono riferimenti a sensi di colpa, peccato, croci da portare o quant’altro, ma semplicemente gioia, presenza mentale, cambio di vibrazione dei pensieri e istruzioni per vivere pienamente il presente in questo passaggio di cosiddetta realtà. Insomma, quasi quasi una traduzione “occidentale” di molti precetti e principi spirituali Buddhisti. Mi piace pensare anche di poter fare un confronto serio e sensato tra Te con chi “sa” e porta avanti, come te, un percorso di liberazione diverso ma fondamentalmente simile; chissà…
Una precisazione; dico sempre “ho deciso; seguo l’insegnamento di liberazione, ed ho cambiato completamente la mia vita” ma non metto la parola religione. Ma forse sbaglio. Un abbraccio affettuoso, e grazie.
Carissimo Fulvio, “religione” in realtà non piace neppure a me 🙂
Però è un linguaggio che gli altri (quelli della seconda religione) possono capire, dunque possiamo usarlo senza alcun imbarazzo.
L’altro argomento (quello sul confronto e, in particolare sulla figura di Gesù) è materia per un altro articolo, e ci sarebbe molto da dire.
Ti mando i miei saluti più affettuosi.
Grazie Italo per le tue parole. Sono anni ormai che la mia “realtà” è cambiata. È successo quando ho capito di appartenere alla prima religione senza saperlo. L’ho scoperto leggendo libri di maestri orientali, e tanto altro ancora. Sentivo che tutto il mio essere risuonava con quello che insegnavano. Ora continuo per la mia strada e non mi nascondo.
Ti abbraccio con tanta ammirazione per la tua costanza nel divulgare in tutti i modi possibili quello che hai riconosciuto come vero.
Bona
Evviva! Grazie per la tua condivisione, auguri per il proseguimento del tuo percorso!
Grazie Italo, ti seguo da tempo e questa volta ho deciso di scrivere. Si, ho scelto la prima decisamente ed ora posso dirlo senza essere considerata una strega!!!
…e senza rischiare di essere bruciata viva o annegata 🙂
Evviva! Saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona.
Secondo gli Are Krisna, Krisna è una persona.
È definito ogni volta la Persona Suprema che nessuno può superare o uguagliare e che noi tutti siamo qui per servirlo sotto qualsiasi forma vita dopo vita e compatiscono gli Impersonalisti cioè coloro che credono che Dio non abbia una forma predefinita ed eterna senza inizio e senza fine.
La mia donanda è:fanno parte della prima o della seconda religione?
Ciao Daniele. Se usano strumenti come la meditazione, per purificare la propria mente e il proprio cuore, e realizzare l’illuminazione spirituale, fanno senza dubbio parte della prima religione.
Saluti affettuosi.
Sarebbe da specificarlo nella tua descrizione principale. Non tutti magari si prendono la briga di leggere anche tutti i commenti ed il tuo messaggio potrebbe essere travisato.
Grazie di tutto.
Ciao Italo
io ho deciso di “appartenere” a me stesso e ricercare quello che di buono hanno da dire entrambe le religioni.
E devo dire che ho trovato messaggi utili e positivi in tutte e 2 le religioni.
Però ho notato che solo la prima religione è coerente con questi messaggi per cui, se fossi “costretto” a scegliere, seguirei senza dubbio la prima religione.
Grazie Italo per tutto l’amore che ci dimostri tramite questo materiale
Grazie per la tua testimonianza Gianni!
Ricorda che il modo migliore per realizzare il frutto di una via spirituale è quello di PRATICARLA.
Quando si fa il salto dalla teoria alla pratica (che è il solo modo per evolversi spiritualmente) bisogna scegliere necessariamente una delle due vie, poiché sono profondamente diverse.
Saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona.
Ciao Italo,
Bell’articolo. Condivido e vivo i contenuti della prima religione senza dubbio.
Un abbraccio da Colonia!
Ciro
Grazie Ciro, un grande saluto affettuoso!
Bellissimo articolo!
Come sempre, le Tue parole creano una visione capace di far risparmiare a chi la accoglie tante fatiche e sofferenze.
Grazie alle Tue parole, di cui la mia mente si è nutrita nell’arco dell’ultimo anno, moltissime delle mie convinzioni limitanti e disfunzionali si sono frantumate, soprattutto nell’ultimo periodo, anche le più resistenti, una dopo l’altra, conducendomi dolcemente in uno stato di relativo benessere.
Finalmente!
Sono fiero di me!
..e… GRAZIE! 🙂
Ammiro la Tua grande Saggezza. Semplice, ma molto sottile, capace di apportare veri cambiamenti nella vita quotidiana.
La mia religione, la religione del mio Essere è la Prima.
In questo periodo della mia vita sto lavorando molto serenamente e appassionatamente su di me per poter prendere nei prossimi tempi delle decisioni in linea con la mia interiorità.
Sono felice, perché, piano piano, mi sto aprendo alla Vita e soprattutto agli Altri! 🙂
Un saluto di cuore, a Te e a Francesca.
Alberto
Che bello! Grazie Alberto per la tua testimonianza! Un grande saluto affettuoso e auguri per il proseguimento del tuo percorso.
Ciao Italo complimenti, chiunque si dedica a riflessioni così profonde merita rispetto e ringraziamento perché induce ad altrettanta riflessione. Ultimamente evito di infilarmi in considerazioni che portano a scelte e, mi comporto come quei soggetti che solitamente detesto, quando si tratta di argomentare su situazioni che restano circoscritte alla nostra materialità quotidiana e, quindi, nulla a che vedere con la nostra spiritualità, stando alla finestra ad osservare ciò che accade fuori. Si parla spesso del fallimento della (nostra) religione cattolica, dimenticando spesso che le religioni sono sostenute dagli uomini e, in quanto tali, spesso siamo esposti a tante debolezze, soprattutto chi appartiene a quei soggetti ritenuti divulgatori della dottrina. Il problema non è di oggi, viene da molto lontano e, nonostante tutto, la storia non è servita a migliorarci e a migliorare soprattutto chi si schiera con questa o quella religione. L’uomo per natura ama vivere in società, se fosse stato il contrario, avremmo avuto più eremiti che comunità. Questa condizione spinge tutti noi a condividere regole (leggi) e religioni che, spesso, esercitano pesanti ingerenze con la vita laica della nostra società. Per non andare oltre la linea dell’argomento principale, penso che tutto nasca dal nostro interno e dai condizionamenti esterni che si susseguono dal momento in cui si nasce. Per il resto, per me, è solo filosofia. Rispettare il prossimo, non rubare, non uccidere, non corrompere ecc. sono regole universali che vanno rispettate fin quando vorremo vivere in società e, fin quando sentiremo il dovere di trasmettere in eredità ai nostri figli quei principi utili a vivere in armonia con se stessi el il prossimo. E’ per questo che reputo le religioni come i guardiani della nostra esistenza ma, i veri attori siamo Noi.
Grazie per il tuo contributo “laico” Antonio, intelligente ed onesto.
È vero che la virtù (condotta etica, le “regole” di cui parli) è alla base di ogni società/comunità, ed è giusto che così sia.
Ti mando i miei saluti più affettuosi e i miei auguri di ogni bene.
Salve a tutti sono Sofia, personalmente ho sempre cercato le mie risposte al di fuori delle RELIGIONI cosi definite… tutte le religioni !!! lo spazio per me era sempre troppo stretto limitante e controllato…
Sono nata in Italia e battezzata con fede cristiana cattolica, ma se é vero che prima d’incarnarci scegliamo di essere quelli che siamo in questa vita, la mia ricerca è sempre stata quella di capire è di trovare il perchè di tutto… ora ho 58 anni e forse ho capito che ho scelto di nascere ed essere battezzata nel nome di CRISTO non perché condivido l’aberrazione della chiesa CATTOLICA e altre religioni, ma perchè sento che il Grande Rivoluzionario che ha indicato l’unica strada é IL CRISTO …. siamo tutti fratelli e sorelle nell’AMORE INCONDIZIONATO e nella COMPASSIONE siamo UOMINI DIVINI che hanno diritto ad essere FELICI…questo per me è il futuro !!! E’ l’evoluzione dell’umanità.. e finalmente non ci sarà più da scegliere tra la n.1 e la n.2 in contrapposizione …. Questo è giusto e questo è sbagliato… ma lo vivremo dentro di noi… se ti ascolti veramente lo sai qual’è la VIA…Grazie per questa mia riflessione…
…e io ringrazio te per questa tua riflessione. Possa tu essere felice. Auguri di ogni cosa buona.
grazie a te !!! E a tutti voi !!! Buona Vita Felice in Prosperità in Libertà e nell’ Amore … Sofia
Ehi ciao Italo. Col passare del tempo per la mia identità (inteso in senso intimo) ho sentito sempre di più il bisogno di non “configurarmi” come appartenente ad UNA religione. Parallelamente ha dato sempre più spazio alla MIA spiritualità… indubbiamente un percorso affascinante e determinante 😉
Se devo fare la mia scelta non ci sono dubbi sulla “prima” religione e sul rispetto delle scelte di tutti. Ognuno ha il suo cammino e la “strada giusta” è fatta di 1000 percorsi diversi.
Detto questo buone feste a tutti e a te 😉
Grazie Toni per le tue belle parole. Ti mando un grande abbraccio, tanti saluti e ricambio di cuore i tuoi auguri di buone feste.
Italo carissimo, wwwoowww che articolo mozzafiato!
Onorata e fiera di aver deciso di appartenere alla prima religione grazie soprattutto ai tuoi insegnamenti.
Un abbraccio affettuoso
…e io onorato e fiero di averti come amica e studentessa, e ospite di queste pagine.
Ti mando tanto amore e tante benedizioni.
Ho appena finito di leggere il tuo articolo ad alta voce, in modo che potesse sentire anche mia madre, e ti posso assicurare che hai letteralmente spaccato! Ho amato i concetti che hai esposto e come li hai esposti. Io non sono buddista, ma abbraccio tutta la sua filosofia, ovvero quella della liberazione e della felicità. Ti seguo ormai da anni e ogni tua lettura o podcast è un’ispirazione! Grazie italo…
Grazie a te Luigi, per la tua visita, la tua condivisione e le tue parole! Ti auguro ogni bene! Sii felice!
Caro Italo quante cose sono nella mia “percezione”da tempo cosi come tu le descrivi e senza saperlo esprimere..meno male che tu riesci a illuminare ogni cosa 🙂
Grazie Loredana, possa anche tu illuminare te stessa e il mondo intero! Sii felice!
Ho partecipato a diversi forum e blog su questo argomento, ed ho sempre confermato quanto scrivi. Dici di aver iniziato questo percorso da 25 anni, 🙂 sei giovane, ma molto bravo, io ho iniziato da più di quaranta anni, e da quando ho cominciato a capire le differenze le ho sempre sottolinealte, spesso passanto per estremista. Eppure, queste differenze mi appaiono da sempre lampanti. Il problema vero è che la gente vive sotto uno stretto condizionamento mentale, dovuto al sistema in cui vive. Come dire, se fai qualcosa che non corrisponde alla “normalità”, non c’è bisogno che ti corregga una istituzione, ti correggono i tuoi stessi parente e amici, costringendoti a seguire le “regole”. Per fortuna ho cominciato a leggere cose interessanti fin da giovanissimo, e fortuna ancora più grande, che col tempo ho cominciato anche a capire. Auguro a tutti di realizzare la propria spiritualità. Grazie per questo interessante artiloc, Italo. A presto.
Grazie Pietro per la tua testimonianza e il tuo esempio di vita, ti auguro tutto il meglio e ti mando i miei saluti più affettuosi.
Ricambio di cuore i tuoi auguri e aggiungo un ringraziamento per quanto riesci a fare per gli altri.
Nel Dharma. Namastè.
Un articolo da incorniciare 🙂
Grazie Amos, saluti affettuosi 🙂
Categorizzare la vita è una enorme auto-limitazione.
Esiste una terza religione, che è la somma delle due citate nell’articolo.
ps.”La polarità esiste per essere trascesa”
Purtroppo quello che scrivi è un’impossibilità a logica.
La via da Roma ad Ancona non è la “somma” della via Roma-Milano e di quella Roma-Reggio Calabria.
Raccomando di rileggere l’articolo con attenzione.
E, in qualsiasi caso, rispetto il tuo sentire e ti auguro ogni cosa buona.
Grazie Italo per la tua generosità, articolo intenso e appassionato, era ora di parlare schiettamente, i tempi sono pronti per descrivere le cose come sono!
Per il mio cuore e per la mia ragione la seconda religione non esiste neppure, è solo una malattia, mentre la prima non merita il termine riduttivo di religione – come si dice in un commento e tu concordi, ma davvero è la via che ci porta a realizzare che non siamo separati da nulla, tantomeno da Dio…
E ancora grazie di cuore a te e alla tua meravigliosa famiglia, Francesca, Shanti, Gabriel e Surya 🙂
Grazie Andrea, concordo in pieno, ti mando i miei saluti più affettuosi e auguroni di ogni cosa buona, anche da parte dei miei familiari.
Buonasera Italo,
ottimo articolo, interessante e profondo. Non abbraccio le due religioni o le abbraccio tutte e due o forse sono in mezzo alle due religioni. Non ho ancora maturato questa scelta. Prima o poi ci riuscirò. Continuerò a leggerti. Grazie per l’attenzione.
Grazie Nadia per la tua sincera condivisione, ti auguro ogni bene, per il tuo percorso di realizzazione personale e spirituale. Sii felice!
Grazie della sintesi e dello sprone ad essere fieri seguaci della prima religione.
Mia moglie ed io con i nostri amici più intimi siamo ricercatori motivati della nostra vera Essenza.
Sono convinto che la nostra onda presto spazzerá via l’oscurantesimo della seconda religione.
Grazie Andrea, le religioni oscurantiste non sopravviveranno alla fine di questo secolo.
Ti auguro tutto il meglio, buon proseguimento del percorso tuo, di tua moglie e dei vostri amici spirituali!
Caro Italo, mi unisco volentieri al coro di apprezzamenti per questo Tuo notevole contributo che sintetizza egregiamente i termini di una questione di capitale importanza con cui ciascuno/a di noi è chiamato -nella ricerca di un senso della propria esistenza- ad interrogarsi.
Ritengo che, probabilmente, riguardo le “religioni abramitiche” le cose stiano in termini abbastanza più complessi di quanto hai succintamente esposto: anche in esse è (o era?) presente -come possibilità- la via verso la Liberazione, ma velata, quasi occultata come il seme entro il frutto; e sempre riservata a ristretti circoli “esoterici” che spesso nel corso della storia sono stati perseguitati…. E attualmente, a quanto mi è dato di capire -ma vorrei sbagliarmi- tante di quelle conoscenze preziose vengono utilizzate in maniera assai poco nobile da persone senza scrupoli che se ne sono appropriate e le hanno distorte. Questi ambienti e istituzioni hanno a disposizione enormi mezzi e apparati, che li mettono in grado di ingannare molti seri ricercatori, deviando proprio quella domanda sul senso della vita che tutti ci accomuna, con la trappola dell’accesso al potere sui nostri simili.
Ecco: più che l’adesione a una o un’altra “religione”, la questione potrebbe essere formulata laicamente in altri termini: in prima istanza, scelgo la libertà, o il potere?
Un caro saluto e augurio a tutti/e
Ah… quasi dimenticavo: anch’io voto 1 😉
Grazie Massimo, splendida e molto pertinente la tua ultima domanda: io e te scegliamo senza dubbio la libertà 🙂
Ti mando i miei saluti più affettuosi, e auguri di ogni bene.
Non vorrei apparire presuntuoso, ma le cose che dice Italo in questa pagina mi sono chiare da quando avevo 10 anni. La cosa che più mi aveva colpito nella suorina che teneva le lezioni di catechismo era il suo stato permanente di negatività e disumanità che era ESATTAMENTE quello descritto sopra.Il non aver trovato fino a pochi anni fa persone che condividessero il mio modo d’essere mi ha un po’ amareggiato, ma non mi ha fatto cambiare di una virgola quello che ho sempre sentito come profondamente vero.
Grazie Giuseppe, per la tua visita e per la tua testimonianza, ti auguro di essere felice.
Caro Italo per una strana coincidenza ho pensato alla Mnemotecnica come mia nicchia di mercato e guarda caso stavo pensando di approfondire l’argomento con due libri di Giordano Bruno “opere Mnemotecniche”….e comunque ho fatto parte fin dall’età di 7 anni ai seguaci della 1^ religione anche se allora lo facevo solo per un fatto di istinto. E comunque credo che pensare ed agire secondo un proprio intimo sentire avvolte porta come conseguenza un Po di isolamento……. ma io preferisco di gran lunga essere un libero pensatore che tenta di vivere (quando ci riesco) nell’unico momento possibile di incontro fra terra e cielo “il qui ed ora” Ti auguro una serena giornata
Grazie Michele, è io ti auguro tanto bene e tanta felicità, saluti affettuosi.
Da quando ti conosco seguo l’insegnamento di liberazione, sempre diritta (col tuo aiuto),
a testa alta!
Grazie, bellissimo articolo
Grazie Raffaella, un grande abbraccio.
Ciao Italo,grazie per questo articolo veramente bello e appassionato.Personalmente ,nonostante il tentativo da parte della mia famiglia di trasmettermi la fede cattolica,non l’ho mai condivisa.Come ti raccontai in risposta ad un tuo precedente articolo,ho trovato la mia via quasi spontaneamente attraverso esperienze non cercate ma ,proprio per questo ,cosi’ intense e illuminanti …….quel velo che si alza e senti e sai che l’unica verita’ e vita e tutto ma proprio tutto e’ Amore….totale….che meraviglia…..io…tu…gli altri….siamo uno…..dopo provato cio’ non ho dubbi…..non ci sono divisioni….da niente e da nessuno….non riesco proprio a dare una connotazione a tutto questo.Appartengo alla prima religione?….Se parliamo del nostro mondo a tre dimensioni credo di si……ma quello che sento e’ diverso…siamo tutti uno,e non lo metto maiuscolo proprio perché non c’e differenza.Ti mando tanto tanto amore…..
Grazie Lucia per le tue meravigliose parole e per la tua testimonianza.
Ti mando tanto amore e tante benedizioni.
Innanzitutto Grazie Italo per il meraviglioso lavoro svolto in questo articolo. Per quanto mi riguarda ho cambiato idea già da qualche anno sulle “religioni”. La prima ti rende libero e ti permette di crescere. La seconda ti fa vivere sottomesso a un “Dio” padrone che ti guarda e giudica.
La mia scelta? Assolutamente la prima!
Un saluto Lorenzo
Grazie Lorenzo, saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona!
Caro maestro,
grazie ai miei genitori già dalla mia infanzia sono stato educato alla prima “religione” .
Grazie a Te però oggi posso dire di essere passato alla pratica, cioè alla Realizzazione progressiva quotidiana della mia personale felicità .
Il percorso sarà lungo , ma il fuoco della fede e della fiducia ardono nel mio cuore.
Sento crescere in me , giorno dopo giorno , il desiderio e la volontà di essere di beneficio agli altri attraverso la condivisione delle mie conoscenze ed esperienze.
Presto ti chiederò consiglio !
Grazie di tutto cuore
Davide
Grazie Davide, la tua aspirazione è molto bella e virtuosa. Ti mando tanto amore e tante benedizioni.
Ma perché bidogna credere per forza ad una religione? Io come la maggior parte degli scienziati più grandi siamo atei… Un abbraccio affettuaso
Ciao Antonio, grazie per la tua visita. “Credere” è un verbo che appartiene solo alla seconda religione. Per la prima, ciò che conta è fare l’esperienza diretta, in prima persona: trasformare la propria mente e il proprio cuore, per il bene di tutti gli esseri viventi.
Consiglio di rileggere l’articolo.
Ti mando i miei saluti più affettuosi e auguri di ogni bene: sii felice!
Appartengo alla prima religione (preferirei chiamarla :via spirituale) da molti anni..Condivido l’articolo e ringrazio.
Grazie Stefania, anch’io preferisco “via spirituale”. Ti auguro tanto bene e tanta felicità.
non faccio parte della tua religione, non sono un’affiliata
sono completamente libera
non rendo conto a nessuno se non a me stessa
vivo la mia vita cercando la libertà, la conoscenza, la comprensione, l’evoluzione, la temuta saggezza
faccio errori, sbagli
sbatto la faccia contro muri
mi anniento, dormo e poi mi sveglio
correggo, persisto…
vedo, sento, vivo e faccio esperienza…ma non rendo conto della mia anima e della mia evoluzione se non a me stessa, che è la peggiore e la più esigente delle maestre
creo incontri, creo mancanze
posso creare luce e buio, gioia o noia
sorriso evoluzione ed involuzione
tutto è possibile
si, anche involvere!
a seconda di quanto ci si vuol calare nel vedere e nel comprendere l’anima dell’altro
sono libera e sempre lo sarò
sono nata così
e tutti siamo così
Proprio come c’è scritto nell’articolo, c’è chi fa parte della prima religione senza saperlo 🙂
Sono felice per te Daniela, e per noi che abbiamo te in mezzo a noi,
grazie di cuore, un abbraccio
Grazie Daniela per la tua condivisione, saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona.
Ciao seguo senz’altro il primo orientamento che applico da anni senza problemi e senza paura perchè dentro di me ho trovato la libertà dell’agire correttamente nella legge divina; per gli altri posso sembrare una stupida o un’ingenua ma questo non ha importanza alcuna x me; e dopo aver sentito Corrado Malanga nella conferenza di Pescara dell’anno scorso a conclusione dei suoi lavori trentennali, ne sono ancora + convinta. noi scintille dell’essere divino, della COSCIENZA PRIMORDIALE che abbiamo desiderato fare l’esperienza duale per capire, perchè se non si fa non si capisce, stiamo facendo ritorno all’unità di coscienza senza tempo e senza spazio, dopo la divisione e la separazione e la sofferenza finalmente possiamo fare l’esperienza della vita in comunione,nella gioia, nella collaborazione. e nell’amore…………..è incredibile,ma sta succedendo ora ed è bellissimo. L’Uomo dotato di anima finalmente ha vinto ed è libero nel suo essere divino di vivere e realizzare tutto ciò che vuole nell’amore di tutti verso tutto, in primo luogo verso se stesso. Dentro di noi c’è colui che la convenzione chiama Dio, noi siamo Dio, è ora che agiamo responsabilmente e creiamo la realtà che vogliamo…………………….perchè possiamo farlo punto e basta.
Grazie Anna, ti auguro ogni bene e ti mando i miei saluti più affettuosi
Buongiorno Italo, ancora una volta le tue parole sostengono il lettore a manifestare le proprie scelte, a evidenziare consapevolmente la direzione intrapresa nella quotidianità.
Io mi identifico nei valori espressi da quella che hai indicato come “prima religione”.
Mi hai fatto del bene nello scindere queste due modalità così diverse di “voler cercare Dio”; nelle fondamenta di questi due insegnamenti c’è una scelta basica per il proprio vivere : la Liberazione o la Sottomissione. Questi due aspetti determinano, a mio avviso, l’inclinazione personale a volersi assumere la responsabilità della propria vita o a volerla delegare.
Questo tuo intervento mi è molto di sostegno anche per la scelta che dovrò fare insieme al mio compagno per quanto riguarda “l’istruzione spirituale” di nostro figlio…. la seconda religione, dalla quale provengo per scelta dei miei genitori, è per me, da molto, un fardello. La mia famiglia non approverà sicuramente una scelta che non sia “la loro” e vorrei in tutti i modi evitare dissapori, ma , sinceramente, questa direzione obbligata non riesco proprio a percorrerla. Mi auguro dunque che sia la mia luce ad illuminare lo svolgimento degli eventi, per il bene di tutti gli esseri coinvolti.
Buona giornata e, sempre, Grazie -^-
Scusa se mi permetto mia cara e dolce Marta,
la ricerca di approvazione da parte degli altri ci toglie solo che energia, segui il TUO cuore, sempre.
Tra l’altro si tratta di tuo figlio, ed è giusto che lo educhi come ritieni giusto.
In realtà della stessa cosa riguardo all’educazione spirituale di mia figlia, ero convinta anch’io, e cioè che i miei genitori non approvassero le mie scelte, ma con mia gran sorpresa essendo determinata in ciò che facevo, ho dimostrato loro che posso cavarmela senza il loro consiglio e questo mi ha portato a venir rispettata di più ed anche a renderli ‘orgogliosi’ di me!
Finché dimostrerai agli altri che hai bisogno di loro è ovvio che faranno di tutto per aiutarti, anche se magari non proprio come vorresti, dimostra loro che sei capace e determinata nelle tue decisioni e dimostrerai che hanno cresciuto bene la loro figlia! 🙂
Spero questo possa esserti utile,
un abbraccio grande
Ben detto Marta, la tua visione è chiara dunque troverai la soluzione migliore per tutti, ti mando tanto amore e tante benedizioni
Caro Italo, da alcuni giorni ogni volta che mi arriva una tua email con i tuoi contenuti io provo un sentimento di gratitudine crescente e il mio cuore trabocca. Mi dico che devo essere un po’ idiota a provare tutto questo amore verso un distributore automatico di email…ma la vera idiozia forse sarebbe non provarne, il non sentire il cuore pulsante di chi ti parla al di là del mezzo.
Questo tuo articolo ha un coraggio sorprendente: il coraggio dell’essenza. Le cose sono semplici, e le sfumature non possono essere motivo di confusione, ma solo gioia dei colori.
Io ti ringrazio perché tu, attraverso la tua più alta connessione con l’Universo, sei capace di rispondere alle domande che io pongo dentro di me, come se ti avessi fatto una telefonata e te le avessi poste direttamente.
Inoltre vorrei dire questo: da molti anni leggo le conferenze di Rudolf Steiner ed egli parla di un’epoca futura, non troppo lontana, in cui saranno molto evidenti due visioni di realtà, e a quel punto si dovrà assolutamente scegliere da che parte stare. Tuttavia questo concetto in parte mi creava disagio, come la lavagna con i buoni e i cattivi a scuola. Non si trattava di questo, evidentemente, ma era necessario un articolo di Italo Cillo perché potessi capirlo!
Grazie Italo, non solo per quanto sei stato illuminante, grazie perché la tua opera prepara le epoche future attraverso la gioia del presente, ed aiuta i passaggi dell’umanità. Il tuo invito a scegliere è una servizio all’Evoluzione, e quindi se il mio cuore trabocca per un’email automatica ha ben ragione di farlo.
E grazie soprattutto della tua dedica a Giordano Bruno…finalmente quando andrò a salutarlo a Campo de Fiori lo vedrò contento!
Grazie Anna Ornella per la tua testimonianza meravigliosa, prendi in considerazione la possibilità di partecipare al prossimo incontro dal vivo – visto che abbiamo una così buona connessione karmica – così tu conoscerai la persona vivente dietro il “distributore automatico di email”, e io avrò il piacere di conoscere te. Saluti affettuosi e tante benedizioni.
Già iscritta proprio oggi …prima della tua risposta. Questo telefono senza fili funziona proprio bene 😉
Ne sono davvero felice. Al piacere di conoscerci presto allora…
Hola! Per fortuna la mia famiglia, stanca della seconda religione si é messa presto alla ricerca della Prima religione.. E cosí ci sono cresciuta dentro…
E infatti sempre son stata una bambina “strana” agli occhi dei miei coetanei, e anche degli insegnanti delle scuole..
Ma non farei mai a cambio!
Per un periodo ho fatto finta che non mi interessasse.. Sono effettivamente stata tiepida, ma poi ho capito che non si può farne a meno!
Sono seguace della Prima religione!
Alleluja! Grazie Alessia, ti mando tanto amore e tante benedizioni.
La prima nel modo più assoluto.
La mia filosofia spirituale non basa peró il suo percorso di liberazione sulla meditazione, bensì su tecniche ottenute mediante l’indagine con metodo scientifico sperimentale applicato ai problemi della mente e dello spirito.Gli stati di libertà spirituale che vengono progressivamente raggiunti sono precisi, restano stabili e possono essere raggiunti da tutti.
Articolo molto bello complimenti. Per molti di noi sono cose scontate, ma per la maggior parte delle persone non è così. È anche importante sottolineare che far parte della prima NON vuol dire sempre essere degli asceti asociali.
Onore sempre al grande maestro Giordano Bruno!
Ben detto Flavio! Saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona.
senza dubbio alla prima (anche se preferirei non definirla religione= dal latino legare, perchè in realtà è una liberazione) , con la certezza che anche la scienza “di regime” a breve sarà soppiantata da quella che ci indica chiaramente come spirito e scienza sono strettamente connessi
Ben detto Antonietta, io ho la stessa preferenza 🙂
Saluti affettuosi e auguri di ogni bene!
Grazie Italo, per la bellissima riflessione. Da parte mia non posso fare altro, dopo un lungo e a volte doloroso percorso, che dichiararmi parte della prima religione. Nessuno può farci da tramite con il Divino, dal momento che si trova dentro di noi: un Maestro può solo farcene diventare a poco a poco consapevoli, da cuore a cuore.
Grazie Cinzia, ben detto. I miei saluti più affettuosi per te!
Leggendo questo articolo, sono ripiombata negli anni della mia infanzia e ancora per molti anni a seguire. Ora, sono fierissima di appartenere alla prima religione. Per me non’è stata dura abbandonare le credenze religiose del passato, mi sentivo stretta ai tempi e figuriamoci adesso. Le mie figlie sono state battezzate e hanno fatto la prima comunione, (con il senno di poi neanche quello avrei fatto fare loro) poi, nel momento in cui c’è stata una presa di coscienza della mia ipocrisia rispetto a quel mondo, c’è stata una chiusura completa ed immediata; il bello è che le mie figlie ne erano già al corrente da molto tempo prima di me, Detto questo, reputo la seconda religione quel passato falso che mi costringevo a vivere e che dentro mi creava un disagio enorme, ma oggi, sono veramente fiera di ciò in cui credo perchè è il mio intuito a dettare legge.
Italo, sei un grande uomo e ho tanta stima per te. Grazie
Alessandra
Alessandra, grazie per la tua condivisione e le tue belle parole. Ti mando tanto affetto e tante benedizioni.
Grazie Italo, per questo bellissimo articolo molto illuminante sulla questione, infatti io faccio parte della prima da sempre, ma ho sempre incluso nella prima anche la seconda a modo mio ovvio, secondo me anche quelli che scelgono la seconda stanno facendo un lavoro di illuminazione senza saperlo, ovvio loro non si permettono di pensare che sono: “Dio” o dei Buddha, ma si stanno migliorando come quelli che hanno scelto la prima…secondo te Gesù è della prima o della seconda? Grazie ancora e un affettuoso saluto.
Gerardo
Grazie Gerardo, domanda molto bella e intelligente.
Gesù Cristo è senza dubbio un appartenente alla prima religione.
Tutta la tradizione che da lui è derivata e che porta il suo nome, appartiene invece alla seconda religione.
Chi intende seguire Gesù dovrebbe pertanto, e per coerenza, abbandonare la seconda religione.
Più interessante sarebbe capire COME questo possa essere accaduto.
Mi piacerebbe scrivere una seconda parte di questo articolo, proprio su questo argomento.
Saluti affettuosi e tante benedizioni.
Ho già scelto da qualche anno grazie anche a te, prima religione. Un abbraccio Italo
Grazie Angelo, un grande abbraccio anche a te!
Si ci sono anch’io sono sempre appartenuta alla prima religione senza saperlo, ora ho recuperato quelle senzazioni e opinioni che sin da bambina mi pervadevano specie durante la catechesi….. Opinioni che mi inducevano a stare zitta per quelle risposte assolutiste che ricevevo dai catechisti e sono cresciuta con la convinzione di essere io una che non capiva… Ora grazie al tuo sito, ai tuoi poadcast e ai tuoi seminari dal vivo che ho iniziato a seguire un anno fa (e ora sono anche tua allieva ufficiale da settembre) mi sento pienamente appartenente a questa Degna categoria di persone piene di luce. GRAZIE
Ben detto Giorgia, mia cara amica e studentessa. Ti mando tanto amore e tante benedizioni.
Da molti anni ciò che è vero per me corrisponde alla 1 religione. Grazie Italo dell’ottimo articolo
Grazie a te cara Grazia. Ti mando tanto amore e tante benedizioni.
Credo sicuramente alla prima religione. Da giovane credevo alla prima ma tante cose mi facevano rabbrividir.Oggi dopo anni di studi e meditazioni sono fermamente convinto che il nostro scopo in questa vita è quello di capire che siamo parte del Tutto . Un affettuso saluto.Bartolo
Grazie Bartolo, ricambio il saluto affettuoso e ti auguro ogni cosa buona.
Ciao a Tutti,
non ho una religione, ma in qualche modo sono un religioso, uno che osserva.
Non sono interessato all’etichetta, ma alla qualità del “prodotto”.
Da molti anni vagabondo nella Spiritualità, senza legarmi a questo o quello.
Di seguito quello che ho appreso nel durante, quello che a mio modesto parere sia essenziale per l’Essere Umano, che come un bravo contadino, dovrebbe coltivare come un albero delicato:
> La Conoscenza ( il seme che tutto contiene )
> La Comprensione di ciò che ho Conosciuto ( le radici che assorbono il nutrimento della Terra )
> Il Rispetto per ciò che ho Conosciuto e Compreso ( il tronco )
> L’Amore incondizionato che ne deriva ( i rami che si aprono verso il Cielo )
> La Condivisione di ciò che Conosco, che ho Compreso, che Rispetto ed Amo ( le foglie, i fiori, i frutti )
> Quando tutto “l’albero” è in armonia, Padre Cielo e Madre Terra diventano una cosa Unica, Sacra.
> L’albero Realizzato, non specula se otterrà di più dal Cielo o dalla Terra, semplicemente “canta” la sua Felicità nel durante della sua Esistenza, è già Liberato dalla condizione materiale.
> La gratitudine per Tutto ciò che transitoriamente otterrà nel durante, gli fa capire che non serve impegnarsi per vivere bene, ma semmai è più saggio impegnarsi a morire meglio!
( In sè, vivere e morire sono la stessa cosa, accade nello stesso momento, accade ora in questo presente, ma tutto questo fa la differenza tra la quantità e la qualità )
Vi Auguro il Meglio.
Allegri nel durante….
Leo / neti-neti
Grazie Leo, la tua comprensione è corretta, e anche il tuo cuore. Saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona.
Faccio parte della Prima Religione, dopo che sono stato per molti anni un fedele praticante della seconda religione. Quando la fede non é più riuscita a sostenere la voglia di conoscere e di cercare risposte a domande che iniziavo a pormi, ho iniziato a mettere in discussione il mio credo poiché nessuno é stato in grado di spiegarmi ciò che chiedevo.
Quando ho scoperto che nella prima religione é opportuno porsi delle domande e ancora di più metterlo in discussione senza sceglierlo per “partito preso ” é stato come rinascere.
Grazie per questo articolo Italo adesso ho un aspetto in più che devo giustamente pensare e mettere in pratica nella vita di tutti i giorni.
Pietro
Grazie Pietro, caro amico e studente. Ti mando tanto amore e tante benedizioni.
Ciao Italo.
A 22 anni posso dire che sono un fiero praticante dell’insegnamento di liberazione, la prima religione!
Quella che mi ha insegnato l’ Amore, con la A maiuscola (ovvero “essere di beneficio agli altri”)
Quella che mi ha risposto con un significato logico (finalmente!) alle domande:
“Chi siamo?”, “Da dove veniamo?”, “Cosa ci facciamo qui?”,” Dove andiamo dopo la morte?”
Quella che mi ha donato i metodi per assumermi la responsabilità delle mie azioni e la libertà dalle mie emozioni.
Quella che mi ha fatto riconoscere le Fantastiche persone che siamo, e che siamo sempre stati.
Quello che ha rimesso nelle mie mani il Potere e il Coraggio di vivere la vita secondo le mie Volontà e le mie regole!
Insomma…
Quella che mi ha riempito la vita di Felicità!
… con la F maiuscola!
Per ognuno di questi doni,
e per quelli che arriveranno in futuro,
non sarà mai abbastanza dirti,
a te prima di tutto…
GRAZIE ITALO!
Buone Feste!
sii felice anche tu! 😉
Carissimo Michele, a 22 anni posso dire che sei un essere straordinariamente fortunato 🙂
Grazie per la tua meravigliosa condivisione, se continui così non c’è dubbio che otterrai grandi realizzazioni spirituali in questa stessa vita. Tanto amore e tante benedizioni.
Io ho deciso due anni fa senza saperlo di appartenere alla prima religione, quando al mio primo incontro dal vivo mi hai rivelato in questa esistenza gli Insegnamenti di Liberazione che ho immediatamente riconosciuto come familiari per averli sempre sentiti in me.
Adesso so grazie alle tue opere e ai tuoi insegnamenti di averli ritrovati in questa vita per realizzare, creare e compiere la mia opera per mantenere fede alla mia promessa.
L’universo si va riorganizzando e la manifestazione esteriore del mio mondo ora somiglia sempre più alla mia visione e nella mia vita c’è sempre più Amore, Virtù e Saggezza.
Grazie Italo di questo tuo ennesimo dono.
Grazie Maestro per questo tuo personale insegnamento.
A presto e buona permanenza in Italia.
RobMarty
Grazie Roberto, carissimo amico e studente, ti mando tanto amore e tante benedizioni.
Grazie di cuore Maestro
Grazie Marinella, ti mando tanto amore e tante benedizioni.
Caro Italo, in astratto le due posizioni sono nette e quindi la scelta sembrerebbe già segnata, ma; nella pratica non sempre gli atteggiamenti sono congruenti. Io appartengo per formazione a quella che chiami la seconda religione. A questa appartiene anche un certo Tommaso d’Aquino, formatore principe per molti secoli delle scuole di teologia, il quale affermava ad esempio che tutto ciò che esiste è partecipazione della Realtà Suprema, che la legge naturale è la faccia creaturale della legge divina e che l’ultimo appello per l’uomo è la propria coscienza. Da parte cattolica si è forse esasperata la distinzione tra trascendenza ed immanenza, per cui si arriva a distinguere Dio dalla creatura realizzando incautamente una distanza tra Suprema Coscienza e Universo, quasi fossero due realtà diverse e facendo quindi saltare l’unità del tutto. Ti ringrazio per il lavoro immenso che svolgi nell’interesse di tutti. Ti seguo cercando di eguagliarti nella passione che ti spinge ad offrire strumenti perché tutti siano felici. Insisti nel tuo impegno perché ce n’è bisogno. Un caro abbraccio. Domenico .
Grazie Domenico, ricambio il caro abbraccio, ti saluto con affetto e ti auguro ogni bene.
Venti anni fa un’amica mi “inizio'” con Steiner……fu un portale che mi permise di confermare ciò che ho sempre sentito dentro, fin da piccola…..da allora mi sono sfamata con tutte i concetti che riguardavano la prima (…e unica, per me!!!) religione leggendo tutti i libri che mi facevano sentire veramente viva! Non ho il minimo dubbio: la prima!!!!!!
Grazie Mirta per la tua testimonianza, saluti affettuosi e auguri di ogni bene.
Ciao Italo,
Sempre incisivo nelle tue espressioni !
…. ma utili per riflettere e indagare nel mio animo , sicuramente mi riconosco nella via della libertà quella che ti fa prendere in mano la tua vita attraverso la responsabilità , è per questo motivo che ho deciso di fare esperienza e vivere le tue indicazioni e posso dire che il cambiamento avviene , forte e chiaro con l’entusiasmo di un bambino , a testa alta perché alta è la motivazione.
Con stima , affetto e gratitudine…….
Evviva 🙂 Grazie Eddi, ti invio tanto amore, tante benedizioni e ti auguro ogni cosa buona.
Ciao Italo! meravigliose definizioni! Mi è venuto subito da ridere quando hai fatto la definizione di Dio secondo la seconda religione. Adesso mi sembrano cose assurde!!! Ma andando avanti con la lettura mi sono accorto, ricordato che anche io un tempo ho avuto questo programma mentale istallato, (perché secondo me, è un programma che cercano di istallarti da quando arrivi in questo mondo) anche se riuscivo a sentire la vocina della mia anima che mi diceva che non era cosi, essendo, (negli anni della mia infanzia,) “l’unico” -nel senso che non ho trovato altri che la pensassero cosi- mi è stato molto difficile seguire la mia anima per un lungo periodo, ma poi ho cominciato a trovare altri di questa prima religione ed è cominciato ad essere più facile e più chiaro, ascoltare e seguire la mia anima (che comunque è l’anima del “tutto” di tutto quello che esiste, del Dio della prima religione) e credo che la vita sia un processo e sono contento di seguire questo processo della vita in evoluzione, senza rinnegare niente, anzi con la convinzione che comunque tutto quello che mi è “accaduto” durante il mio percorso sia servito per la mia evoluzione naturale, che sia stato per il mio bene!
Italo! “Stai attento che non ti mettano sul rogo!” (heh he he) come a Giordano Bruno, (un uomo che ammiro molto, uno dei miei “idoli”)
Bellissima la definizione della “religione del insegnamento di liberazione!!!!! meravigliosa questa religione!!! Evviva la religione del insegnamento di liberazione!!!
Evviva! 🙂 Grazie Eduardo per la tua testimonianza, ti auguro un buon proseguimento del tuo percorso!
una scintilla di divino alberga in me, chiede di espandersi 🙂
…e io auguro a lei e a te di espandersi sempre più! Sii felice.
Caro Italo quanto mi hai reso felice con questo articolo stimo Francesca e te già da tempo pratico da 6 mesi , il 28 ricevo il gohonzon quindi nam myoho renge kyo per sempre .
Grazie Meghi, sii felice, auguri per il buon proseguimento del tuo percorso.
Ciao Italo e grazie per l’interessante articolo ! Di sicuro, rifacendomi alle prime righe dello scritto, non andrò a cercare una terza religione, due mi sembrano già troppe 🙂 Personalmente sento verità nel messaggio di Cristo, che come hai ben scritto rispondendo a Gerardo, non voleva certo “l’asservimento, la schiavitù e ancor meno le persecuzioni tra uomini “. Credo che ciò che conti sia ciò che sentiamo nel nostro intimo come “verità” e non sia importante appartenere ad una o un altra religione. Così come credo che non si dovrebbero “etichettare” gli uomini in base al loro credo religioso , nè sentirsi mai superiori agli altri. A mio avviso semplicemente ognuno percorre vie diverse in base a tanti fattori.
Un saluto a te e tutti !
Ben detto Angela, “etichettare gli uomini” e sentirsi superiori sarebbe un grave errore.
Ho scritto questo articolo anche per aiutare i membri della prima religione a non sentirsi “inferiori” 🙂
Saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona.
Ciao Italo e ciao a tutti… Io mi chiamo Mara… Senza alcun dubbio appartengo alla prima religione..
Credo fortemente alle persone che emanano energia…. Come te Italo…e credo che nulla è mai a caso…. Per questo sto’ scrivendo qui…e sono fiera di dirlo…sono anche molto felice di vedere quante persone la pensano in questo modo..
Grazieeeee di cuore per tutto!!!! Un mare di felicita’ a tutti…:))))
Grazie a te Mara, tutti gli amici che stanno scrivendo su questa pagina sono solo una goccia in un oceano più grande, ti mando i miei saluti più affettuosi e i miei auguri di ogni bene.
…fatico molto a chiamarla religione, proprio per non essere associata alla seconda religione…
posso dire di sentirmi una piccola scintilla del primo universo?
Grazie Italo! Davvero un bellissimo articolo!
E scintilla sia! Sei in buona compagnia! Grazie a te Susanna, ti saluto con affetto e ti auguro ogni bene.
Felicissima di appartenere alla prima religione. Altrettanto felice di averti conosciuto e di averti come Maestro. 🙂
E io felicissimo di averti come cara amica e studentessa. Ti mando tanto amore e tante benedizioni.
ehi, Italo,
è tutto il giorno che ci penso
(porti la persona sempre a riflettere, pensare, vagliare)
perché devo decidere di spostarmi da una parte o dall’altra?
non crei divisione così?
io credo che le religioni nel 2000 non hanno più alcuna ragione di esistere
(sarò presuntuosa, ma non credo di esserlo e penso di dire una cosa che molti desiderano!)
arrivati qui non si deve più cercare di creare fazioni!
non è questo il gioco del vecchio modo di vivere nella dualità”?
non è il non voler alzarsi dal solito modo di vedere le cose?
ci si pone sempre sulle difensive
io sto di qua e tu di là
io ho ragione e tu no
vinco io e tu no
ma non siamo tutti Uno ed una sola cosa?
non siamo parte tutti della stessa Essenza?
spiritualmente evoluti alla fine, dopo tutto il nostro vivere, lo saremo tutti e ognuno secondo il proprio tracciato
esperienze, incontri, insegnamenti diversi…tutto porta solo ed unicamente verso una unica direzione
ciao
No Daniela, la tua comprensione non è corretta.
Dal punto di vista assoluto, potrebbe essere vero che “tutto porta solo ed unicamente verso una unica direzione”…
Si potrebbe dire la stessa cosa degli eccidi commessi da Hitler, Stalin, etc. (cioè “che alla fine è tutto fondamentalmente buono”).
Ma dal punto di vista relativo non è “tutto uguale”: l’intelligenza umana deve saper distinguere fra cosa produce felicità e cosa produce sofferenza (causa ed effetto).
La tesi di questo articolo è molto semplice:
1) Ci sono approcci diversi alla spiritualità.
2) Non è vero che sono “uguali”, perché a pratiche diverse corrispondono risultati osservabilmente diversi (sia nell’individuo che nella società) in termini di felicità umana.
3) Chi sceglie un paradigma diverso (da quello che in questa epoca storica è apparentemente “dominante”) deve essere fiero della propria scelta e non vergognarsene.
Tutto qui. Nessun appello alla divisione o alla contrapposizione.
Semmai un appello a riconoscere una distinzione che già esiste, ad esserne consapevoli e a trarne le migliori conclusioni, per se stessi e gli altri.
Saluti affettuosi e auguri di ogni bene.
GRAZIE , GRAZIE , GRAZIE !!!
Grazie a te Josh. Saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona.
Ciao Italo e tutti gli amici che leggono. 🙂 Ho letto l’articolo, e mi chiedevo se si potesse anche interpretare in questo modo:
le due “religioni” sono in ultima analisi due visioni che riflettono la qualità delle menti da cui provengono. La prima religione riflette una maturità personale e spirituale diversa (in quanto più profonda ed essenziale della seconda) perchè nasce da una mente che è meno schiava della paura e dei condizionamenti, e quindi è più libera di muoversi in maniera indipendente da regole, dogmi, veti e vincoli di varia natura. La prima religione riflette una mente che può permettersi di esporsi all’esperienza diretta e che la cerca attivamente, perchè ha acquisito questa capacità attraverso un percorso di comprensione e spesso di crescita attraverso la sofferenza.
Voglio dire che forse l’esistenza di queste due modalità, può non essere vista come una differenza fra religioni, ma piuttosto fra diversi gradi di maturità spirituale dei credenti che si raggruppano solitamente in scuole all’interno delle singole religioni. E il grado di prevalenza di una o dell’altra, potrebbe dipendere dalla consistenza e dalla qualità dei praticanti, piuttosto che da ragioni dottrinali o esteriori.
Anche nelle cosiddette religioni abramitiche, o del Libro, queste due visioni sono sempre esistite come espressione di questi due fondamentali livelli di comprensione e maturità dei praticanti. L’identificazione con la propria visione (da cui : difesa dell’identità, lotta, paura, minaccia, violenza…) è il problema della “seconda religione”, che è espressione di una mente poco “lavorata” dalle pratiche spirituali (meditazione, preghiera, devozione..) e quindi sempre sulla difensiva. Ma questa “seconda religione” l’abbiamo vista all’opera contro scuole della stessa tradizione spirituale: cristiani contro cristiani, islamici contro islamici, induisti contro induisti… Dunque in ogni tradizione spirituale (in modo più o meno marcato) a me sembra che ci siano sempre state entrambe le due “religioni”. E spesso alla prima si arriva dopo essere passati dalla seconda.
La violenza della seconda religione mi indigna, ma allo stesso tempo mi fa anche compassione, perchè dietro vedo il desiderio di liberazione ancora invischiato nella confusione e nella paura.
E’ bene riconoscere con quale modalità ci sentiamo più affini, se nella prima o nella seconda, perchè questo significa conoscere la propria mente. Ma non credo che questo debba portare a rifiutare o etichettare le diverse tradizioni spirituali. A me piace invece trovare nelle diverse tradizioni religiose fratelli e sorelle della “prima religione”, e sostenerli nella loro visione, specialmente quando sono esposti agli attacchi della “seconda” e alle sue manie di persecuzione. Questo è anche il modo migliore per non obbligarli a una difesa d’ufficio nei confronti di chi getterebbe il bambino con l’acqua sporca. 🙂
Grazie Marina, alcune cose che scrivi sono parzialmente accurate.
Per un “raffinamento” della tua visione, raccomando di leggere la mia risposta a Daniela.
Ma, poiché TU mi hai scelto come tuo insegnante spirituale, devo dirti che – ancora una volta – non stai facendo una scelta e non stai prendendo una decisione.
E non mi riferisco tanto al contenuto di questo articolo, quanto a un altro argomento che tu ed io conosciamo bene.
L’incapacità di prendere questa decisione, e di fare questa scelta, è diventato il principale ostacolo alla tua crescita personale e spirituale.
Ti mando i miei saluti affettuosi, e auguri di riuscire a progredire in questo.
Ciao Italo, mi dispiace che tu mi scriva queste parole. Questa non è una difesa, però credo che ci sia stato un malinteso. Forse nel post ho omesso di dire (perchè mi sembrava scontato :-)) che la mia scelta l’ho fatta anni fa e di questa scelta sono sempre stata fiera e la ribadisco anche ora. D’altra parte ho fatto mille battaglie contro una tradizione religiosa che in questo Paese (come altrove) ha fatto invece disastri!! Forse dovevo spiegare meglio il mio pensiero perchè non volevo sostenere che le istituzioni religiose sono tutte uguali e che la differenza la fanno i credenti. Voleva essere piuttosto una riflessione ad alta voce per darmi una spiegazione del fatto che anche in queste diverse tradizioni religiose (in cui non mi riconosco) si possano incontrare persone, nicchie e “scuole” di orientamento molto simile a quella che tu chiami “prima religione”, (anche se solitamente sono perseguitate e fraintese). Questa cosa mi ha sempre colpito, e nel post cercavo una possibile spiegazione di questo fatto. Pensando a questo, ho ipotizzato (ma era solo un’ipotesi che volevo confrontare con voi) che forse il problema non sia tanto da ricercare nella fonte, quanto nell’interpretazione delle fonti (testi, insegnamenti, etc.) che dipende in ultima analisi dalla qualità della mente delle persone che interpretano. Se questa è una sciocchezza mi scuso urbi et orbi! Il post era solo un contributo alla riflessione generale senza alcuna pretesa, e soprattutto non riguardava la mia personale scelta di campo. Su quella non ho alcun dubbio, ne sono fiera e l’ho difesa e la difendo in ogni situazione pubblica e privata. Se invece pensi che ci sia un errore di fondo importante che io non ho afferrato, visto che tu sei il mio Maestro, ti prego di spiegarmelo privatamente, in modo che io possa correggere il mio pensiero. Grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere tutto questo!
:
Grazie a te Marina per il tuo contributo e le tue chiarificazioni, ti mando tanto amore e tante benedizioni.
Marina, conosci il lavoro di Mauro Biglino? Se no, documentati su internet, così capirai che le fonti contano, eccome! (insieme alle interpretazioni, ovvio).
Si, conosco biglino…
Italo, complimenti per la chiarezza con cui hai sintetizzato in maniera puntuale alcuni concetti che sono alla base di qualsiasi ragionamento e riflessione su di un tema che da sempre è centrale per l’uomo!
Condivido appieno, esistono due religioni e va fatta una scelta di campo precisa. Sono assolutamente d’accordo con te sugli atei, gli scettici o comunque coloro che amano definirsi tali, in quanto ho sempre pensato che la loro irreligiosità tradisce fondamentalmente un’incapacità di vivere la loro dimensione umana in maniera costruttiva o anche quanto meno intellettualmente intensa.
Anche io ho fatto la mia scelta e ti ringrazio per questo momento di ulteriore charezza e approfondimento.
Gigi
Grazie Gigi per la tua condivisione, saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona.
Ciao di nuovo Italo, sai che è bellissima questa “cosa” che hai scritto. Mi fa un immenso piacere trovare altri che pensano, comprendono e sentono questo. E’ bello pensare e riflettere su questo “argomento”. E trovare altre che lo comprendono, lo pensano e lo sentono
E arrivando alla comprensione (anche almeno un po’) di quello che realmente sei: è una cosa grandiosa! bellissima! Meravigliosa! Deliziosa! Entusiasmante! Divertente! Divertentissima!!!
Sapere chi sei è la cosa più bella, straordinaria, meravigliosa, grandiosa (non trovo altri aggettivi per descrivere quanto è bella!!!) che possa esistere! E’ una figata!!!! è la figata più figa che esiste!
Ps. è possibile continuare a parlare di questo argomento qui? (o -e- anche direttamente con te?)
Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
Grazie a te Eduardo, il tuo entusiasmo è bellissimo e contagioso 🙂
Proseguire il discorso? È quello che faccio da molti anni (non solo nella teoria, ma nella PRATICA) nei miei incontri dal vivo -> http://italocillo.it/incontro/
Posso consigliarti di partecipare? Sarei ben felice di incontrarti a Senigallia e conoscerti di persona.
Saluti affettuosi!
Sarei felice anch’io di conoscerti di persona, caro Italo, se posso vengo molto volentieri! 🙂
Vedremo.
Grazie del invito e saluti affettuosi
Ciao Italo.
Qualche hanno fa ero molto in conflitto dentro di me per una questione che non ricordo più ormai…ed una voce dentro di me dal nulla mi spiazzò dicendomi: “ragioni sempre in termini di o..o invece di ragionare in termini di e…e”. E con ciò non dico che tutto quello che tu abbia scritto non siano delle ottime riflessioni. Con le dovute correzioni anche la seconda via va bene e ti dirò anche senza le dovute correzioni, con una grande fede, si può accedere ugualmente al divino perché c’è sempre la possibilità della grazia divina grazie ad un rapporto personale e profondamente intimo di ognuno con Egli o il proprio Sè (come lo si voglia dire) che esula dalla comprensione umana dualistica. Quindi questo rimane un discorso, seppur molto accurato, purtroppo molto generalista e proprio perché é generalista io mi sentirei di fare più un e…e che un o…o.
Per chi ha occhi per vedere il divino è ovunque anche in chiesa, ovunque, o forse bisognerebbe semplicemente aprire il proprio cuore. Altre volte ci sono regole mentali autoimposte che bisogna superare. Le trappole sono molto molto sottili ancor di più nel mondo relativo.
Detto ciò la mia stima per te non cambierà mai e sceglierti come Maestro è un onore perché hai gran cuore e un’immensa intelligenza e forza di volontà ma in questi momenti non riesco a non chiedermi: chi sta parlando: l’Italo “uomo” che ha tratto conclusioni dalla sua personale esperienza o la consapevolezza intrinseca che è in te? Chi?
Personalmente posso dire di essere un ottimo segugio della Verità e quando la sento mi risuona dentro, come credo quasi a tutti. Ad un certo livello di comprensione il tuo discorso non fa una piega, il proposito è lodevole e se c’è un Assoluto in ognuno di noi so che sta guardando (o avrà ispirato) questa intenzione: tutto è bene, quindi anche questo tuo scritto in definitiva è un bene per molti.
Ma se dovessi dirmi “scegli” ti direi che non ho bisogno di scegliere, e non è per pigrizia o per “paura”. Per me scegliere come ho fatto in passato sarebbe stare lì a dover combattere con tutti e tutto per che cosa???Sarebbe di nuovo un ego contro ego, per ritornare al gioco dell’ego in definitiva, quando in realtà lo spirito sa far comprendere più di mille parole. (Ps. Chissà perché qualcuno che ha cercato di contestarti era donna…la visione di unità è molto più femminile che maschile).
E quindi ti rispondo con le parole di Anandamayi Ma…”qualsiasi cosa tu dica Pitaji io non mi oppongo. Da ogni livello di coscienza è vero ciò che si dice.”
E se proprio lo vuoi sapere personalmente scelgo e sceglierò Te per l’Eternità (da comprendere bene ciò che ho appena scritto). Grazie, a presto 😉
Grazie Rossella 🙂
Fare una scelta non vuol dire “stare lì a dover combattere con tutti e tutto”, come hai scritto (traendo una conclusione errata da una premessa corretta 🙂 ).
“Fare una scelta” significa:
1) saper distinguere (cioè non fare confusione nel PROPRIO approccio)
2) applicare questa distinzione corretta A SE STESSI (tutto questo non ha nulla che vedere con “gli altri” o con chi “la pensa diversamente”: la chiarezza serve A TE STESSA)
3) fare esattamente tutto il resto che tu scrivi, proprio come lo scrivi 🙂
La non-dualità (o “unione/unità”) è al principio, nel mezzo e alla fine: è onnipresente e non è mai stata in discussione (certamente non è messa in discussione da questo articolo).
Anch’io scelgo TE per l’Eternità, mia cara amica e studentessa 🙂
Sii felice!
Ciao di nuovo Italo. E’ cosi “delizioso” questo argomento che mi appassiona molto parlarne.
“Fatalità” ho avuto una idea ‘diciamo’ “simile” alla tua: in un periodo della mia “gioventù” in cui mi è sembrato di essere arrivato ad un pico molto alto nella mia comprensione della mia anima, mi è venuto alla mente, vedendo tante religioni che ci sono in giro, di crearne una io! ed avendo il mio pensiero cosi chiaro e limpido, ero convinto che avrei trovato tanti che la avrebbero seguita (anche perché mi sembrava impossibile non seguire un “pensiero” cosi meraviglioso!) poi mi si è insinuato un altro pensiero: quello “del libero arbitrio”. mi sono detto che “non era giusto ‘intaccare’ il libero arbitrio altrui!!! e cosi ho desistito.
Adesso con il “segno di poi” , pensandoci bene, in ogni modo le religioni che esistono lo fanno!!! Altro che sì lo fanno!!! Quindi da questo punto di vista, avrei fatto bene!!!
Cosa ne pensi?
Chiaramente tu non stai “inventando” nessuna religione (e neanche io a quel tempo) stai solo dichiarando una religione che è sempre esistita, solo che molti non riescono a “vederla”
Caro Eduardo, puoi essere pronto solo quando sei pronto, non prima.
E quando sei pronto, non hai più dubbi 🙂
Un abbraccio
Ciao Italo. Bellissimo articolo. Cosa dire. Sicuramente in qualche modo ho sempre sentito dentro me di non appartenere alla seconda religione. Detto questo, come ti ho scritto sul blog del podcast, credo che chi predica per diffondere valore e informazioni all’umanità è nobbillissimo. Specialmente chi sa di avere questa missione come te. Solo che mi nasce qualche dubbio quando poi diventa un professione commerciale specialmente quando già se ne hanno altre che già risolvono i problemi legati all’economia personale. Scusa se dico questo ma se ho un dubbio devo dirlo. Perché potrei anche pensare che attraverso la tua comunicazione molto persuasiva, non è che si cerca di far aprire gli occhi ma per altri fini?
Non sto dicendo che il tuo messaggio non sia efficace, anzi e in questo te ne sono grato perché ho capito tante cose da quando ti seguo. Ma proprio perché tengo molto a te (considera che sono anche un iscritto a cerchia ristretta) credo sia doveroso porti anche i dubbi.
Ciao Italo
Grazie Vincenzo, ciò che scrivi è un ottimo argomento di riflessione per te!
Purtroppo (o per fortuna) si riesce a vedere negli altri solo ciò che si vede in se stessi.
Questo vale per tutto: qualità positive e negative, pregi e difetti, ecc.
Per esempio, chi è egoista non riesce a credere che esistano gli “altruisti”.
Chi agisce motivato soltanto dal profitto, non riesce a credere che esista chi invece agisce disinteressatamente per il bene degli altri:
vedrà sempre e comunque motivazioni egocentriche, in chiunque.
Dunque è importante vedere nei nostri giudizi sugli altri uno SPECCHIO dei nostri dubbi su se stessi.
“Ciascuno vede nel mondo e negli altri ciò che si porta nel cuore” (Goethe).
Ti auguro tanta felicità e tanto bene.
Grazie Italo per avermi risposto, ma non credo di aver capito bene. Non capisco il nesso che passa trà un dubbio e giudizio. Il giudizio è qualcosa che viene emesso come opinione definitiva o quasi. Il dubbio, nasce su riflessioni dovute da situazioni sia interne che esterne non chiare, o che lasciano dei spunti di riflessioni. Il mio era un DUBBIO. Non un giudizio. Ci mancherebbe altro. Diciamo che ho trovato la tua risposta un po aleatoria. ( te lo sto dicendo con un sorriso e con un occhio strizzato) hahaha.
Ciao Italo e un caloroso abbraccio
Caro Vincenzo, anche il mio non era un atto d’accusa, ma un’osservazione.
Non c’è differenza fra dubbio e giudizio: sono entrambi idee che proiettiamo sugli altri.
Il dubbio viene prima, il giudizio (a volte) arriva alla fine.
Ma ciò che li muove (entrambi) è la stessa “molla”, che appartiene a noi stessi.
Dunque possiamo imparare molto su noi stessi, grazie al tipo di dubbi (e/o giudizi) che formuliamo sugli altri.
Tutto qui. Ogni volta che dubitiamo, questo è prezioso: ci aiuta a indagare nella nostra mente.
Sii felice, ricambio il tuo abbraccio.
Ciao Italo, ti ringrazio per questo bellissimo articolo, da cui traspaiono una apertura mentale e una profondità di visione per per le quali ho già imparato ad apprezzarti.
Vorrei sottoporre alla tua attenzione un punto di vista che dalle tue parole non mi sembra emerga, che non trovo in contrapposizione con quanto scrivi ma ritengo costituisca un completamento importante. Mi farebbe piacere sapere qual è il tuo pensiero a riguardo.
Nel tuo post associ quella che hai chiamato ‘prima religione’ con l’Induismo, il Buddhismo e il Taoismo, mentre la seconda con l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam (prendiamo ovviamente in considerazione queste per semplicità… sappiamo che l’elenco si potrebbe estendere). Il mio punto è che, a livelli “alti”, anche queste ultime professioni di fede assumono i caratteri della “spiritualità”, e allo stesso tempo le tre religioni del primo gruppo a livello “basso” (potremmo dire “confessionale”) assumono i caratteri della seconda religione. Con alto e basso mi riferisco qui ad un diverso livello di profondità (basso=bigotto / alto=mistico).
Ti faccio giusto qualche esempio per essere sicuro di farmi capire. I sufi (movimento mistico dell’Islam) non hanno praticamente niente a che vedere con i talebani, nonostante entrambi condividano lo stesso retroscena culturale islamico. Non credo quindi sia corretto considerarli seconda religione. Il concetto di casta nell’induismo – seguendo la stessa logica ma al contrario – non ha niente a che vedere con la vera spiritualità, e non dovrebbero dunque rientrare nel primo gruppo. Ci terrei davvero molto a conoscere la tua opinione. Grazie e un affettuoso saluto.
Caro Ross, sono totalmente e incondizionatamente d’accordo, al 100%, con quello che hai scritto 🙂
Grazie per la tua precisazione.
Un grande saluto affettuoso e tanti auguri di ogni cosa buona!
Caro Ross, hai spiegato benissimo quello che io ho cercato malamente di dire nel mio post. 🙂
Ciao Italo, grazie per l’articolo. Sembra scritto apposta per me, nel senso che mi risuona molto. Infatti è già da molto che sono combattuta tra le due religioni. In realtà il mio modo di sentire Dio e la religione si identifica con la prima religione. Infatti, nonostante io venga dalla tradizione cristiana cattolica, in realtà metto costantemente in discussione molte delle “regole” della Chiesa, o comunque il punto di vista della chiesa cattolica. Io mi definisco “cattolica a modo mio”, ma così mi rendo conto che non va bene, o lo sono o non lo sono. Devo prendere una decisione. Però non è facile buttare all’improvviso dalla finestra 40 anni di una pratica. Ho altissimo rispetto per la figura di Gesù e per il suo messaggio, ma sono convinta che ci sia di più di quello che ci vogliono far credere. Il messaggio non c’è arrivato nella sua interezza… la Verità non ci è arrivata. Io sto meditando e lavorando su me stessa, so di essere sulla strada giusta e mi piace poter dire: “Seguo l’insegnamento di liberazione”, senza per forza identificarlo con qualcosa (per esempio il buddismo, non sono ancora pronta per questo). Buone feste! Ci vediamo a Senigallia
Grazie Barbara, così dev’essere! L’insegnamento di liberazione è un’attitudine interiore, non va identificato col buddismo o con qualsiasi altro “ismo” 🙂
Sono felice che ci vedremo a Senigallia, grazie per la tua condivisione, ricambio il tuo augurio di buone feste!
Io, ormai da un po’, ho deciso di stare nel mezzo. Uno stare nel mezzo che non significa non voler o non saper scegliere. Il mio stare nel mezzo, infatti, ha altre radici: è una decisione estrema che mi è indispensabile per vedere il mondo da un’altra prospettiva.
Mi presento, in linee generali. Io sono Cristiano, profondamente Cristiano, nel senso che vedo la mia guida in Gesù Cristo. Non mi sono mai rassegnato, sin dalla prima infanzia, a tenere la testa bassa e sottomettermi ad una dottrina imposta, senza comprenderne a pieno i significati. La mia è una via di libertà. Studio, studio molte cose e lentamente, lasciando che gli insegnamenti possano essere assimilati nel momento propizio, senza porre al mio studio limiti che non siano quelli linguistici. Medito, medito molto la dimensione spirituale della vita che – questa è la mia grande certezza – è una realtà. Contemplo, contemplo profondamente il mistero che ci circonda senza ignorarne i meccanismi, senza mai zittire i “perchè?” ma mai con la superbia di conoscere ogni cosa – che è il freno della conoscenza -, traendo insegnamento e lasciandomi impregnare da quello che il mondo trasmette.
Sono capitato fortuitamente su questa pagina e ho letto con piacere questo articolo, trovandolo subito molto interessante. Interessante non significa, tuttavia che lo condivida in pieno, o che, in cuor mio, serbi alcune perplessità.
Mi spiego:
Questo articolo crea una bipartizione nettissima che corrisponde a una evidente presa di posizione da parte dell’autore. Presa di posizione che configura, attraverso un linguaggio e un discorso finemente architettati, attraverso una categorizzazione che pone come strettamente antitetiche le due vie, una via “buona” e una via “cattiva”, o meglio, una via di “liberazione” e una di “sottomissione”. Con tutto il rispetto, riassumere i questo modo millenni di filosofia e di sviluppo del pensiero umano è, secondo il mio modestissimo parere, una manipolazione o comunque una forzatura che può risultare fuorviante.
Ritengo che ogni uomo possa trovare in sè la fede, che ognuno, in coscienza, possa abbracciare un proprio credo. Credo altrettanto, tuttavia, che esistano dei presupposti imprescindibili affinché questa ricerca sia fruttuosa: studio, meditazione e contemplazione – e, in ultima fase, l’azione -. Se si lavora già su questi tre presupposti ci si può accostare alla lettura di questo testo guadagnandone, se mancano questi presupposti la lettura sarà inevitabilmente fuorviante: ho proposto il testo ad altri e, agli occhi di un lettore ingenuo, la contrapposizione è parsa chiara: spiritualità orientale o del filone new age contro religioni occidentali; inutile dire che, dopo la lettura, 4 lettori su 5 abbiano preferito la prima via. A me, lettore che sta compiendo in prima persona un percorso spirituale consapevole (ma inevitabilmente ricco di inconsapevolezza), è parso invece che il punto del testo fosse un altro, e per questo mi dispiaccio di quanto già detto.
Io, in tutta coscienza e per onestà, non riesco a configurare le due religioni che in un modo – che credo fosse anche la mira dell’articolo -, contrapponendo una spiritualità reale, una fede ragionata o una religiosità di facciata, un indottrinamento sterile. Se poniamo in questi termini la questione, la mia scelta è inequivocabilmente una: la prima. Questa scelta non esclude, tuttavia, una mia seconda tensione, di interesse squisitamente culturale, che mi impone, indipendentemente dal mio percorso spirituale, di aver cura della mia cultura natìa, di farmi custode di quell’apparato di tradizioni che appartengono alla mia storia. La religione è sì filosofia e spiritualità, ma non bisogna dimenticarene la componente di interesse antropologico. Nella cultura di un popolo si legge la Storia di quel popolo, nelle traduzioni di un’etnia si legge il passato e lo spirito profondo di quella etnia. Guai a dimenticarlo, guai a combattere assieme alla religione di facciata, anche l’apparato culturale a cui è legata. E’ proprio per questo che io continuo ad essere nel mezzo, ad essere un Cattolico praticante. Cattolicesimo non di facciata ma di studio, che si affianca a un cammino spirituale proprio ed autonomo trovando punti di coesione e arricchimento reciproco, e punti di distanza concettuale. La mia ostinazione nel praticare e studiare il cattolicesimo, pur senza particolari simpatie per la Chiesa istituzionale nè riguardo per i suoi diktat, rappresenta la necessità e volontà di preservare una identità di popolo che si lega inscindibilmente alla sua religione. Tra l’altro – e dopo questa ultima riflessione concludo il mio, ormai troppo lungo, intervento – a studiare e approfondire la religione e la tradizione dei nostri padri, capita di incontrare, neanche troppo di rado, tutto un apparato di spiritualità e di sapere popolare e ancestrale che è una ricchezza immane e che, credetemi, fa crescere nello spirito e rinsalda la nostra identità.
Sperando di non esser stato eccessivamente confusionario Vi saluto e spero di aver donato qualcosa a Voi con queste poche parole come io ho ricevuto leggendo. Un saluto e un buon augurio per il vostro cammino da un Libertario, Cristiano e Cosmopolita. Ogni bene.
Mi sono accorto di alcuni errori di battitura, li correggo in ordine di comparsa:
* ” Interessante non significa, tuttavia, che lo condivida in pieno, o che, in cuor mio, non serbi alcune perplessità”
* ” una fede ragionata E una religiosità di facciata”
* ” nelle tradIzioni di un’etnia”
* ” si lega inscindibilmente al suo apparato religioso”
Grazie per il tuo contributo, Aleck. Il tuo intento è nobile e virtuoso.
Aggiungo per tue due spunti di riflessione.
1) Gesù apparteneva alla prima religione e non alla seconda.
2) La tradizione spirituale dell’Occidente NON è quella abramica (che proviene dal Medio Oriente), ma quella, ben più nobile e antica, di Pitagora, Socrate, Platone e delle nostre Scuole dei Misteri.
Qui purtroppo c’è un equivoco in cui cadono molti. La religione abramica in Occidente è RECENTE, non è la “nostra” tradizione.
Uno degli ultimi grandi esponenti di questa nobile tradizione occidentale è stata la Filosofa e Maestra spirituale Ipazia (hai guardato il film Agora? DEVI guardarlo).
La sua morte (trucidata da esponenti della seconda religione) viene presa come spartiacque per datare la fine della “Antichità classica”.
TI mando i miei saluti più affettuosi, e migliori auguri per la tua ricerca.
Grazie per gli spunti di riflessione e la risposta di stima.
Si, ho sempre creduto che Gesù appartenesse, in qualche modo, a quella che tu chiami prima religione, e che gran parte delle dottrine che dal suo pensiero prendono le mosse siano strumentalizzazioni e manipolazioni del suo messaggio, adoperate soprattutto per rendere il cristianesimo un mezzo di potere.
Allo stesso modo vorrei farti riflettere su alcune altre questioni, relative al 2° punto, che sono state, nel tempo, aspetti del mio studio che mi sono ripromesso di approfondire al momento propizio.
L’Italia per sua conformazione geografica è stata, dalla notte dei tempi e della civiltà, ponte nel mediterraneo, centro nevralgico del “vecchio mondo”. Ben le si addice l’espressione americana di “melting-pot”, crogiolo di culture, incontro di popoli. Volendo risalire alla nostra cultura non si può che partire dalle religioni spiritiste e sciamaniche diffuse in tempi remotissimi e di cui gli echi resistono ancora in alcuni riti (riti di propiziazione col captò, tarantolati, sciamani sardi e calabri) e nella nostra musica antica (pizzica e tarantola, canto a tenore, scacciapensieri). Di queste culture è purtroppo difficile conoscere il dettaglio poiché le fonti primarie e secondarie rimaste si limitano agli echi nella cultura popolare e ai resti archepaleontologici (di cui la terra di Bari, mia terra natía è ricca) preistorici o dei secoli precedenti alla colonizzazione magnogreca. Impossibile dimenticare poi l’apporto datoci dalla cultura araba, saracena, turca, nordafricana, che ci ha portato conoscenze architettoniche ma anche e soprattutto, mediche, matematiche e filosofiche fondendosi, soprattutto in Sicilia, con la cultura magnogreca prima e normanno sveva poi. Importante anche l’apporto del paganesimo mitteleuropeo con cui siamo entrati in contatto per un lunghissimo periodo corrispondente all’Impero romano (da prima della nascita dell’impero all’alto medioevo). Se poi analizzassimo puntualmente la tradizione filosofica greca, di cui la nostra cultura è impregnata, dovremmo anche lí constatare due aspetti: 1) anche la cultura greca non è autoctona essendo stata “importata”, sdradicando e sostituendo, poco a poco, le più deboli culture locali; 2) anche la cultura greca, al suo interno, non aveva solo aspetti “occidentali” bensì, soprattutto negli sviluppi magnogreci o, in patria, dopo l’avvento di Alessandro Magno, si contaminò anch’essa con le culture del medio oriente. Emblematico come uno dei filosofi che più amo e che più mi hanno influenzato, Diogene di Silope, era turco di nascita e di cultura greca, vissuto a Corinzio, città da sempre anello di congiunzione tra l’universo della grecità e quello dei “barbari”.
Detto ciò io non considero nessuna cultura sottomessa ad un altra o anche solo meno importante ma, e questo è innegabile, si possono rintracciare i segni lasciati da ogni cultura nella nostra e stabilire quali siano state le più influenti.
Sicuramente la filosofia, la fisica e la metafisica greche hanno segnato il pensiero occidentale in maniera indelebile, tanto da portare i nostri pensatori a rileggere – talvolta erroneamente – ogni cultura, anche lontana, appiattendola, per analizzarla, ai modelli di pensiero appreai dai greci. Allo stesso modo è da riconoscere alla cultura islamica, e araba in particolare, l’implemento e la spinta dati allo sviluppo delle nostre conoscenze matematiche e scientifiche, anche se – e qui mi riempio di dolore – noi occidentali abbiamo del tutto dimenticato, per contingenze storico-politiche, gli stretti rapporti che ci legano al mondo arabo. Altrettanto non si può che prender atto di come più di mille anni di cultura cristiana (nelle sue diverse sfaccettature e dottrine, per cui vale quanto detto in prima istanza) abbiano segnato profondamente, nel bene e nel male, la nostra cultura, le nostre tradizioni (spesso fondendosi o sovrapponendosi a tradizioni preesistenti), la nostra etica e la nostra storia, termine con cui designo tanto la grande Storia quanto la piccola storia quotidiana.
Purtroppo, anzi, per nostra grande fortuna, noi Italiani siamo custodi di un bagaglio storico e culturale immenso, non paragonabile a quello di nessun altro popolo occidentale per ampiezza di influenze, un bagaglio di cui spesso ci dimentichiamo, in buona o cattiva fede, volendoci identificare in un occidente che non rappresenta nel migliore dei modi la nostra identità. Noi siamo un popolo per sua natura multietnico e multiculturale, siamo il punto di incontro tra Africa, Asia e Europa, siamo un crogiolo di culture in cui, e qui si colloca la mia ricerca, sarebbe possibile recuperare, ne sono certo, una spiritualità profonda, ancestrale, nobile, ricchissima di istanze e di tensioni disparatissime, una spiritualità che vada ben oltre i rigidi limiti di una cultura egemone, qualunque essa sia, e che sappia assorbire aspetti salienti da tutta la moltitudine di culture con cui siamo entrati in contatto e da cui siamo nati.
Amo la metaforadell’acqua: siano come acqua, terra e roccia. Scorrere, entrare in contatto con una quantità immensa di suoli, lasciarsi assorbire ma anche contaminare, scavare solchi nella roccia più dura e finire nel sottosuolo di un terreno poroso, evaporare o continuare a scorrere, diventare Vita, per poi ricadere al suolo e ricominciare a scorrere fino a raggiungere, in un’unione ricchissima, il mare.
Per correttezza devo aggiungere che questo mio percorso di studio e ricerca non smette di arricchirsi, nella sua componente spirituale, di nuove suggestioni provenienti anche da culture lontane. Sono ad esempio appassionato di arti marziali, in particolare cinesi, e particolarmente interessato alle applicazioni, ad esempio, del qi (anche ki, o ci). Questo perché non voglio che la mia ricerca così concentrata a guardare indietro, finisca per smettere di guardare avanti; che l’attingere alla nostra storia finisca col fermare quel processo di arricchimento frutto di incontro con altre e lontane filosofie.
Purtroppo in questo ambito ho il grande limite di non avere un confronto diretto con degni maestri, che non siano solo speculatori o praticoni, come spesso accade dalle nostre parti.
Un saluto affettuoso.
Ho controllato su “Cineblog01” : “Agorà” c’è!
Solo che, conoscendo la storia di Ipazia e l’orribile fine che ha fatto, non vorrei assistere a scene che “restimolino” la mia rabbia…
ecco, sono stata ripresa!
ok
capisco
lo so che diversi approcci nei confronti di qualsiasi cosa portano a risultati diversi
stavo pensando mentre scrivevo che alla fine la strada si allunga ma che tutti magari, in questa vita o in un’altra, decideranno di non remare contro la felicità
noi abbiamo il nostro libero arbitrio e gli altri, purtroppo (a volte devo dire purtroppo!) hanno il loro
è giusto quello che dici
approcci diversi portano a risultati diversi
l’unica cosa che vorrei è che anche chi fa fatica a capire capisse un po’ di più
ma a noi non è dato possibile l’obbligare altre persone a comportarsi in altri modi
ci comporteremmo come Hitler ecc..
non ci è concesso
è possibile spiegare, ma finché l’entità in questione non deciderà per una diversa soluzione non se ne potrà fare niente
puoi divulgare, spiegare…e ancora spiegare
con affetto,
Daniela
Ci ho messo un pò a leggere questo articolo, lungo e denso. Da leggere con calma, ma le frasi con cui più concordo sono queste:
La prima religione è un Insegnamento di Liberazione.
La seconda religione è un Insegnamento di Sottomissione
Ecco, per me, il cuore di questo articolo.
Per me è stato un dono prezioso avere deciso di seguire la prima religione, quella della autoliberazione e dell’affermazione personale e spirituale tramite, soprattutto, con l’incontro con un maestro che mi sta aiutando a percorrere questa strada.
Grazie di cuore, Italo!
Grazie a te Rita, i miei saluti più affettuosi e tante benedizioni.
Ciao Italo,
é la prima volta che leggo un articolo del genere, io personalmente non riesco ancora a dividere le religioni, pensavo , come molti, che “dio” è sempre unico…Ma da un po di tempo avevo iniziato a dire che essere “spirituali” ed essere “religiosi” sono due cose diverse. Che la “spiritualità” è diversa dalla “religione”…Dicendo questo a voce alta, ovviamente, ne ho avuto un po di difficolta nel essere capita, sopratutto, da chi la pensa diversamete, anche perché, avevo iniziato a definirmi “spirituale” piuttosto che “religiosa” . Ma ora sono proprio contenta dopo aver letto questa tua definizione . Ho sempre pensato che la “religione ” per se , ne ha mille verità, ma è stata interpretata male, malissimo, visto i risultati . Ora decisamente posso affermare quel che penso, che la “spiritualità” non puo essere tolta dalla vera religione , e che chi porta “Dio” in se , è illuminato, perché LO vede da per tutto, perché “Dio” è la Natura Divina e l’Amore in ciascuno di noi. Io di origini sono ortodossa , ma pur troppo( o per fortuna) una buona parte dalla mia infanzia non l’ha vissuta da religiosa , sono nata sotto il così detto comunismo , ero pure battezzata di nascosto da mia nonna ectt..:-) Dopo la caduta del muro a Berlino, in qualche modo, leggendo alcuni libri di un noto maestro spirituale , ho iniziato a ricuperare questa parte . Io penso che , la fede in Dio è amore , compassione , liberazione , illuminazione. La fede in Dio per me vuol dire fede in questa parte divina che credo ogni uno di noi possiede, ma deve lavorare in qualche modo per svilupparla. E anche in questo, tutti siamo diversi. Ci deve essere una scelta ,si, ma questa comprensione per me può partire solo dal cuore proprio, la dobbiamo sentire. Oltre che seguire, “sentire” dentro….
Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri con noi.
Un saluto caloroso
Grazie a te Desi, saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona.
Sincronicità non casuali, e ormai neanche più sorprendenti. Quando cominci a comprendere, grazie a una sorridente pratica della meditazione, che tutto quanto domandi all’Universo ti arriva sotto forma di risposta…se sai leggerla in volo. E così, proprio in questi giorni mi chiedevo: “Chi sono io? Dove sto andando? Qual é il significato di questa mia vita? Dove mi sta portando il sentiero della meditazione?” Con questa lettura, oggi mi hai offerto l’opportunità di ammettere a me stessa che finalmente sono in grado di formulare la risposta. Tutto grazie all’inciampo nel tuo articolo, nella tua domanda semplice e precisa. A cui ti voglio rispondere con quella semplicità e precisione di cui ero io stessa alla ricerca: sì caro Italo, sono felicissima di sentirmi al 100% parte dell’Insegnamento di Liberazione. So che potrai capirmi se non adotto né il termine “prima”, né “religione”: perché non mi voglio identificare in nessuna contrapposizione, in nessun diritto di precedenza, e tantomeno in nessuna corrente di pensiero definita “religione”. Credo che sentirsi parte del sentimento accudito nell’Insegnamento di Liberazione, ci liberi – appunto – da ogni dualismo, da ogni senso di superiorità (prima/seconda), da ogni etichetta. Mi rendo conto che per te é stato necessario dare un nome e coniare definizioni per condurre alla chiarezza, per indurre alla comprensione noi lettori, per suscitare la nostra scelta brillante, pulita. E con amore accolgo il tuo invito. Ora non immagini – o forse sì – quanto sia speciale per me in questo preciso istante aver compreso che tutto il retaggio della mia educazione religiosa familiare é alle spalle, l’ha lasciato andare definitivamente via, finalmente. Senza tensioni, con onesta com-passione e ringraziando quell’esperienza adesso che il mio cuore urla di gioia: “Io sono io!!! Il mio essere esulta e celebra la vita nell’Insegnamento di Liberazione!!!”. Che tu sia benedetto, caro amico di tutti noi, e con te gli esseri meravigliosi che abitano la tua famiglia. A riabbracciarci insieme a Senigallia :-))))
A Senigallia Abha, grazie per aver condiviso la tua esperienza e le tue riflessioni! Un grande saluto affettuoso e tante benedizioni.
Aderisco completamente alla prima religione, assieme a tanti esseri senzienti.
Grazie Guido, saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona.
Articolo che spiega in modo semplice e diretto un contrasto spirituale lungo secoli…Complimenti Italo!!
Grazie Danilo, i miei saluti più affettuosi e auguri di ogni bene.
Grazie Italo, ci hai regalato un vero e proprio Manuale, credo sarà usato come indice di comprensione di tutte le religioni, sei straordinario… hai pensato di tradurlo anche in inglese?
chiunque dovrebbe leggerlo
Io Appartengo alla Prima religione,
che tra l’altro, mi ha insegnato le leggi universali le quali, mi hanno permesso di capire l’illogica farsa di alcune Leggi terrene
La Prima Religione ti LIBERA
la Seconda Religione ti INCATENA
Italo, riconosco in te, l’Ambasciatore Ufficiale della Prima Religione
un grande abbraccio e infinita gratitudine
Mahat
P.S. ho fatto la mia scelta! http://www.sovranitaindividuale.it/sovranita-ed-evoluzione/scopri-quale-religione-appartieni/
Grazie Mahat per la tua testimonianza e per il tuo generoso impegno nell’evoluzione dell’uomo e della cultura umana. Ti mando tanto amore e tante benedizioni, per te e per tutte le tue attività.
Chiaramente appartengo alla prima, con molta fierezza e senza alcuna paura. Ogni volta che mi capita l’occasione ne sono testimone. Ho incontrato la via del Buddha dopo lunghe peregrinazioni, che sono iniziate quando ero ragazzina e non trovando risposte nella seconda religione, l’ho abbandonata. E’ stato un vero colpo di fulmine. Poi ho incontrato te Italo e non mi sono più allontanata da questo sentiero meraviglioso. Sono cambiata enormemente, ho imparato l’amore e il rispetto di tutte le persone, indipendentemente dal percorso che fanno.
Grazie Italo per l’amore che hai per noi e per l’aiuto che ci dai nel progredire lungo il sentiero della nostra realizzazione.
Un abbraccio
Neria, carissima amica e studentessa: tanto amore e tante benedizioni.
Assolutamente nella prima da sempre.
Grazie Italo per la chiarezza che infonde questo articolo che sicuramente aiuta a prendere una “posizione” e certamente smuove le coscienze.
Un abbraccio
Cristian
Grazie Cristian, ricambio l’abbraccio e ti mando tanto amore e tante benedizioni.
Ho appena scoperto di essere un tiepido…ho seguito per anni la seconda religione anche per il fascino avuto dalla vita dei santi come S.francesco, S.Pio da Pietrelcina, S.Rita da Cascia, S.Maria madre di Gesù…ma in cuor mio condivido pienamente tutti i principi della prima religione. So di non necessitare tanto di “salvezza” quanto di “liberazione dalla sofferenza”. Pertanto è necessario per me una decisione; non si può stare da entrambe le parti…Ora credo di aver compreso che , probabilmente Gesù sia stato un vero Maestro Illuminato, che ha cercato di Trascendere in tutti i modi, fino a sacrificare Se stesso, la seconda religione, ma che il suo messaggio originale sia stato nei secoli travisato, inquinato dal potere dell’umana coscienza di quel momento, fino ai giorni nostri.
° Caro Italo, ti voglio chiedere se i tuoi Ritiri Ri-Generatori creano anche dei gruppi a livello territoriale, poiché se è vero che la Via della Liberazione della Sofferenza sia un percorso individuale, senza la condivisione reale (non virtuale) con un gruppo che la pensa come te, sia un po’ sterile.
Sarebbe interessante che ci fosse, ad esempio, il “Gruppo Rigeneratore di Milano, Bologna, Roma, Napoli,ecc., con incontri regolari…Vabbè forse mi sto facendo un po’ prendere la mano dalla “frenesia spirituale”…:)
Un abbraccio
Caro Giovanni, questi gruppi già esistono e avviso puntualmente ogni mese la mia mailing list dei loro incontri. Probabilmente non sei iscritto alla mia lista: poco male -> vai in alto a destra in questa pagina e inserisci nome e email, sarai avvisato di tutti gli incontri locali. Saluti affettuosi e auguri di ogni bene.
Ciao Italo, secondo me quello che lega le persone alla seconda religione
è Gesù, ritenuto da tutti un esempio, e c’è quindi del buono anche in questa.
Mi ha impressionato molto il confronto in termini di tempo tra le due è come
se la prima rappresentasse una foresta che cresce lenta e silenziosa e la
seconda un albero della stessa che cade con un gran rumore.
Sono cresciuto da cattolico ma mi sono sempre considerato cristiano, quindi
in sintonia con le opere di Cristo quindi direi in sintonia con l’insegnamento
di liberazione. Conservo molto volentieri questo bel articolo. Grazie!
Buone feste a Te e a tutta la tua Famiglia
Grazie per il tuo bel messaggio Massimo.
Gesù apparteneva alla prima religione, ma – come giustamente scrivi – “quello che lega le persone alla seconda religione è Gesù”: hai esattamente messo il dito sul punto cruciale.
È questo il grande grattacapo storico e il grande “complotto” di cui molti parlano.
La seconda religione ha “usato” abusivamente la figura di Gesù per affermare se stessa.
Questo è il problema della nostra epoca e questo è il nodo cruciale che dobbiamo sciogliere.
Se scriverò una seconda parte di questo articolo, sarà tutta su questo argomento.
Grazie Massimo, ti mando i miei saluti più affettuosi e i miei auguri di ogni bene.
Ho detto: mi metto sabato, finito tutto il lavoro della settimana, prima di andare a dormire, me lo leggo con calma l’articolo di Maestro! Oggi sono tornato: 230 commenti! Ho letto senza smettere di ridere
Domani volevo riposarmi.. E invece No! Registro.. Sai che faccio? Ci ritorno su questo articolo, mi faccio nuovi amici e ci ritorno con loro, ok?
Caro Maestro, indubbiamente appartengo alla prima ipotesi, il cammino verso la liberazione. Anni fa appartenevo alla seconda religione, ma crescendo osservavo che in cuor mio la sentivo stretta e non comprendevo il motivo…. forse xke portavo avanti nei miei modi di fare i principi della prima ipotesi, forse xke non accettavo che mi venissero imposte credenze senza tener conto de mio essere…. non a caso è arrivato il giorno che ti ho conosciuto e ho potuto ascoltarti, ho ascoltato ciò che dentro di me volevo ascoltare. .. un percorso per la liberazione. … ecco io appartengo a questo. GRAZIE MAESTRO
Grazie Angela per la tua condivisione, ti mando tanto amore e tante benedizioni.
Gentile Signor Italo Cillo
Io in quanto ha religione la penso esattamente come Mauro Biglino. A letto i libri di Mauro Biglino? ha visto i suoi video? Conosce Mauro Biglino? Che ne pensa?
Certamente, tutta l’opera di Mauro Biglino è straordinariamente valida. Lo considero un amico e ho avuto l’onore di ospitarlo in una puntata del mio podcast.
Come si fa a non essere d’accordo!! Condivido in toto.
Grazie Roberto, saluti affettuosi
Sono fiero di aver deciso di far parte della prima “religione”,di essere felice e di rendere felici tutti quelli che incontro e anche quelli che non incontro lasciando il mondo sempre un po’ meglio di come l’ho trovato!
Thank you
thank YOU Stefano, tanto amore e tante benedizioni!
non esistono due religioni,ma molte religioni,in quanto esse rispecchiano storicamente le culture dei diversi popoli che hanno abitato il pianeta.Sicuramente tra di esse vi è una connessione,spesso non avvertibile all’occhio di chi non ha molta esperienza di queste cose,che riconduce al una Rivelazione primordiale,ma bisogna stare attenti a non creare pasticci! Ciò che tu dici,sia riguardo a quella che chiami prima religione,che a quella che chiami seconda,è pieno di inesattezze e di luoghi comuni.In particolare,per quel che riguarda la “seconda religione”,è chiaro che stai cercando di porre in cattiva luce il Cristianesimo,di cui credo tu conosca solo la patina superficiale,senza mai essere andato al di là del “sentito dire”;atteggiamento tipico di tanti che si sono lasciati “affascinare”da cose orientali. Uno dei mali del mondo di oggi è che vi sono troppi maestri in giro per il mondo!
Grazie, meno male che sei venuto tu a portare la luce e a chiarificare la nostra confusione. Saluti affettuosi e auguri per tutto.
Condivido pienamente questo articolo e mi sento già da molto tempo facente parte la prima religione che non solo è assolutamente ancestrale rispetto alla seconda ma contempla il nostro viaggio o missione terrestre come un unicum in relazione con il Tutto che è Vita. La Vita non è solo la nostra,quale percezione egoica figlia della nostra categoria mentale per sua natura limitata al preciso abito con cui si riveste un ruolo assolutamente irripetibile e con cui si “è spiritualmente scelto” il coabitare, insieme ad altri miliardi di esseri generati da un lieve prana, questo pianeta che non è altro che un minuscolo granello tra innumerevoli altri pianeti, soli e costellazioni. Noi siamo la goccia di un oceano indefinito, che esperienza dopo esperienza, infrangendosi con il proprio fluire sugli scogli, vive quell’unico istante in cui si differenzia e si trasforma ma non si separa della stessa essenza da cui è uscita. Tu Italo capirai perfettamente questo mio pensiero, visto quello che hai scritto in questo articolo, che non ambisce di certo ad essere uno sfoggio saccente e puerile di “conoscenza”, perché questa e ciò che molto spesso riduce un essere ad avere solo questo “desiderio di sete” che può diventare per lui una zavorra pesante da cui non potersi più liberare per alleggerire il suo spirito e poter così levitare verso i piani celesti. Queste parole sono solo per riuscire ad unire in un indissolubile legame tutto quello in cui credo e combatto per poter comprendere il senso profondo di questa mirabile e affascinante avventura terrena! Un abbraccio! Sursum Corda!
Ben detto Riccardo 🙂 Grazie per la tua condivisione, saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona
ho sempre pensato che la seconda religione era ed è un inganno per l’umanità,e le diverse fedi hanno un unico scopo di controllo sulle persone anche se si fronteggiano fra loro con guerre di dominio
Grazie Giorgio, saluti affettuosi e auguroni per tutto
Non voglio giudicare nè la prima e nè la seconda religione, come vengono chiamati in questo post e nè patteggio per una o per l’altra. Dico solo che le caratteristiche ed i concetti della prima religione spiegati sono strettamente somiglianti, se non uguali a quelli del satanismo, attualmente sfociato nella corrente new age, da persone come Alice Bailey, Helena Blavatsky, Albert Pike, Aleister Crowley, Anton Lavey. E’ solo un mio spunto di riflessione, senza offesa o provocazione, ma solo di dialogo. Saluti
Certo Anto, è una riflessione che si evince piuttosto facilmente da questo articolo la tua,
e cioè che chi appartiene alla seconda religione vede chi appartiene alla prima come ‘satanista’, qualunque cosa essa possa significare, grazie per la condivisione,
un abbraccio e sii felice (a proposito, buon Natale!)
Ciao Anto, conosco a mala pena i nomi e cognomi dei signori che hai menzionato, e certamente ne so molto poco di satanismo 🙂
Tuttavia sono un insegnante autentico e autorizzato dell’insegnamento di liberazione chiamato impropriamente “Buddhismo”, che risale a 2.500 anni prima della nascita di questi signori.
L’unico scopo dell’insegnamento di liberazione è quello che ho descritto, credo bene, nell’articolo: migliorare se stessi e realizzare la propria vera natura, per essere di beneficio a tutti gli esseri viventi.
Come questo possa conciliarsi col satanismo – anche nella più sfrenata delle fantasie – mi sfugge 🙂
Saluti affettuosi e auguri di ogni bene.
Cara Anto, non mi sembra corretto chiamare “spunto di riflessione” il semplice atto di applicare etichette.
Riflettere è un’attività seria…
Ciao Italo, sono Marco B. dalla provincia di Padova, complimenti per i tuoi post e temi, sono di una profondità, cultura e maturità enorme!
Io son felice quanto mai di gridare con orgoglio di appartenere alla 1^ religione, finalmente concetti che piú o meno rispecchiano quanto sono arrivato a pensare, grazie anche alla passione per la scienza, ai metodi scientifici per esprimere delle tesi ed a come valutare e giudicare i fatti secondo la concretezza delle cose e degli eventi che ci capitano lungo la nostra vita!
Grazie per la tua testimonianza Marco, saluti affettuosi e auguri di ogni bene
Entrambe le due religioni o rappresentazioni di dio hanno un senso, dipende esclusivamente da che punto di vista ci si pone; dal punto di vista dell’io separato, potremo considerare soltanto il dio separato, al di fuori dell’io separato invece, la separazione non è più concepibile, ma sarebbe un errore pensare che il dio separato non esista, o che sia soltanto immaginario. Anche il dio separato fa parte e agisce nella realtà dell’esistenza.
Grazie Gabriele. In effetti personalmente non penso che un dio separato non esista.
Ma qui la discussione diventa troppo complessa e delicata per essere affrontata sulle pagine di un blog.
Ci sarebbero molte altre distinzioni importanti da aggiungere.
Ti saluto con affetto e ti auguro ogni cosa buona.
Sarebbe molto interessante un podcast su quest’argomento del dio separatore.
Ciao Italo
APPARTENGO CON FERMEZZA ALLA PRIMA RELIGIONE !
Quanta chiarezza in questo articolo, grazie.
Grazie Mario, un grande saluto affettuoso
ma io credo che la prima religione sia quella piu giusta avendo sempre fede in DIO ciao buone feste
Ciao Italo, io non riconosco alcun Dio, per me non c’è nulla di assoluto nell’infinito. Hai scritto correttamente che nella prima religione non esistono credenze ma l’esperienza diretta ebbene l’idea dell’Assoluto insieme ai concetti affini tra cui quello di Dio non è mai frutto di esperienze ma un pregiudizio nei confronti di noi stessi, del tipo: “se escludo il soprannaturale dalla mia vita, temo di smarrirmi (prima o poi) nel labirinto della mente, e di non uscirne più vivo senza le classiche ancore di salvezza che i miei educatori mi hanno imposto”. Si ha paura dell’ignoto, di non avere un rifugio dove andare se il sentiero attualmente percorso dovesse fallire infatti ammettere la superstizione genera un fortissimo effetto placebo in una mente primitiva. Non si vuole essere rifugio di se stessi al 100% – ma è l’unico che c’è.
Detta questa necessaria premessa specifico che, secondo me, la religione intesa come una ricerca oppure un insieme di istruzioni, dirette alla coscienza che siamo, serve ai malati mentali ossia dormienti e morti dentro per “ritrovare” progressivamente se stessi, non certo ai san(t)i ovvero i risvegliati cioè esseri umani.
Quando si guasta un computer, lo si porta all’assistenza, oppure lo si butta mentre quando si guasta la mente di un uomo si fa finta di nulla, si continua ad usarla e abusarla sostenendo di “fare ricerca” (della verità) o di seguire “una verità religiosa” ma è un’evidente contraddizione in termini ed uno spreco di spaziotempo a nostra disposizione.
Il computer che non funziona non viene più chiamato “computer” essendo oramai un altra cosa ad esempio un ammasso di ferraglia mentre ci si ostina a chiamare un uomo che non funziona: “uomo”, e gli si parla della “verità”.
Ma, come un computer con la RAM o la CPU rotta non è più in grado di imparare a contare fino a 10 – figuriamoci altro – così un uomo con la mente rotta non è in grado di sperimentare/ comprendere la famosa verità, temuta dai più, indipendentemente dal fatto se ha scelto questo o quell’approccio per ritornare essere Umano.
La seconda religione, intendo quella originaria e non come dipinta dagli “storici” e “fedeli” è un “centro di assistenza” per uomini guasti “bloccati” (ipnotizzati dalle circostanze) incapaci di iniziare una ricerca autentica da soli. La prima religione è l’attivazione delle facoltà di autoguarigione e di illuminazione, di autocoscienza insite nel DNA (anticamente denominato “anima”) di ognuno di noi. La prima religione o via spirituale non è migliore né peggiore della seconda, sono rivolte a uomini guasti con caratteristiche mentali molto differenti.
Né chi “segue” la prima né chi “segue” la seconda deve sentirsi inferiore o meno importante, ma entrambi fieri, nel loro piccolo, di voler arrivare da qualche parte anche se, in entrambi i casi, non parliamo della verità. Se stai a Milano, la strada che ti porta a Torino non è Torino. Se poi ti fermi a metà strada Torino nemmeno lo vedi da lontano.
Appartenere ad una religione di questo genere (sia la “1°”, che la “2°”) equivale a dichiarare “sono matto” e in alcuni casi “sono un criminale” non per caso Yahshua ha’Mashiach – un profeta saggio che però portò agli Umani un insegnamento ormai obsoleto e superato – affermò chiaramente di non essere venuto per i Giusti (sani nella mente) i quali ovviamente non avevano bisogno di lui; lo stesso discorso è valido per il Buddha, Lao-Tsu, Krishna e chiunque ha indicato una Luce nella Tenebra – ognuno secondo le esigenze della società e il contesto preciso dove e quando è nato o anche della qualità dell’interlocutore che di volta in volta ha incontrato.
Sicuramente uno schiavo ha bisogno di essere liberato, a questo punto mi chiedo e vi chiedo: voi che appartenete alla “prima” religione, siete tutti quanti schiavi dipendenti da qualcosa o qualcuno – insomma siete caduti così in basso?
Forse occorrerebbe essere fieri di NON essere schiavi di niente e di nessuno semmai, nemmeno delle ipotetiche divinità interiori o esterne, inferiori uguali o superiori che siano – il punto di riferimento degli Adepti pure della “prima” religione.
Dalla visuale cosmico universale, Gnostica, quelli appartenenti alla “seconda” oggi come oggi nel XXI secolo logicamente neanche prendo in considerazione in quanto perduti per sempre poiché a differenza degli Adepti della “prima” preferiscono lo Status Quo dunque non essere liberati dall’illusione dell’inferiorità, adesso né mai.
Possiamo comunque definire una “terza” Religione intesa non più come ricerca e/o un insieme di istruzioni tra l’altro di solito provenienti almeno in parte dalle istituzioni e teorie varie, dunque “pareri” (dogmi) di qualcuno, ma piuttosto lo stato d’Essere dell’Uomo che 24 ore su 24 sperimenta la Realtà quindi vacuità, insostanzialità, impermanenza etc in ogni singolo istante dell’esistenza senza il minimo bisogno di una dottrina stampella (per delegare) o di una dottrina bastone per bacchettare sempre chi gli capita a tiro.
Dal momento che avete messo le mani avanti dichiaro senza ombra di dubbio di appartenere alla “terza” Religione nel senso etimologico del termine, “religere” essere connessi alla Realtà, o meglio dire: essere la Realtà (la verità = realtà, la nostra Vera Natura).
Chi cerca trova ma nel frattempo non sa – e quando pensa di sapere senza sapere ostacola se stesso e gli altri.
Ripeto, non è un vanto “seguire” o sentire risuonare in noi questa o quella via o impostazione di ricerca bensì NON seguire nessuna finora proposta (e fallibile) in particolare quante contengono elementi soprannaturali non verificabili perciò automaticamente ingannevoli e manipolatori – solitamente gestiti dal Sistema delle Mafie legalizzate sotto forma di eggregore invisibili velenose e distruttive – davanti alle quali le masse indietreggiano e si vendono volentieri per 30 denari o per una poltrona nella stanza dei bottoni, se c’è l’occasione, “imperdibile”. Ecco non vorrei rafforzare il meccanismo globale energetico suddetto notoriamente legato a entrambe le filosofie o teologie menzionate. Se davvero siamo usciti dall’Oscurantismo dimostriamolo nei fatti le parole non bastano; quello che desidero sostenere qui è che credersi, ancora una volta, sottomessi all’Assoluto, ad un Dio oppure alle forze interne o esterne incomprensibili e “mistiche” – poco importa se ti comandano da dentro o da fuori, poco importa se considerate superiori o uguali o inferiori a noi (o noi stessi) – ci rende facile preda dei falsi profeti dell’Ultima Ora, feroci ma perfettamente mascherati mimetizzati tra moderni buonisti perbene formati nelle patrie galere e sui banchi dei corsi “newage” gratuiti o meno, oppure tra la manovalanza “volontaria” dei giornalacci alternativi.
E’ come lasciare incustodita una backdoor della qual esistenza però tutti sono a conoscenza, praticamente un non-sense che vanifica il lavoro compiuto.
Oggi, di nuovo c’è il rischio di rinnegare un padrone solo per poter aderire ad uno peggiore, apparentemente accettabile e questa escalation (chiedo scusa per la parolaccia) va avanti dalla Notte dei Tempi come si è fatto in passato si pretende anche inconsapevolmente l’esclusiva nonostante tutto – ordunque si prende il meglio della propria Visione dei Mondi e il peggio delle altre, in particolare le interpretazioni delle stesse per darsi ragione da soli. E’ sufficiente chiamare la propria con nomi belli le altre con nomi brutti, la “nostra libera”, le “altre schiavizzano”, chi più chi meno.
Tuttavia non sarebbe che il giochetto delle vecchie Dittature sopravvissute: militari, religiose, industriali, economiche, mediatiche, politiche, culturali, sessuali. Non è tempo, questo per l’Anticristo? L’ingannatore supremo, il famigerato Tentatore affascinante, e irresistibile? La mia “opinione” anzi esperienza, invece, è che tutte le vie mistiche- misticheggianti- mistificatorie, in questo caso tirare in ballo un Dio, un Assoluto, impediscono il risveglio dell’Essere Umano a 360° sferici chi in un modo chi in un altro. Come uscirne? Facile. Ci si ritiene diversi, innovativi, addirittura creativi ma si è ancora “sotto la legge”, quella della tradizione a noi pervenuta completamente distorta. Una cosa alterata, seppur di poco, non rappresenta più la verità (la realtà) ma il suo contrario, l’antiverità e l’antirealtà.
In altre parole: o la Tradizione, o la Libertà. Ecco La scelta (e non cercate una 3° opzione perché non esiste).
P.S. 1: Per me il cosiddetto “anticristo” non è colui che rinnega cristo o questa o quella religione ma colui che rinnega la nostra Vera Natura, che fino a prova contraria non risulta essere soprannaturale ma semplicemente Umana. Si narra che costui non verrà da fuori. Non è un Alieno. Non è nemmeno il Diavolo. Quindi, sarà uno di noi.
P.S. 2: No, l’Uomo non è in divenire come affermano gli ex malanghiani. L’Uomo è. ADESSO o mai più. Io dico sempre se non sei felice QUI non lo sarai ALTROVE.
P.S. 3: No, l’Uomo non è schiavo degli Alieni come affermano i seguaci di Biglino, ex massone. Gli scienziati Extraterrestri (Elohim) ci hanno donato un bellissimo corpo il Tempio dello “spirito”, sta a noi creare e “coltivare” questo spirito (coScienza) giorno dopo giorno, istante dopo istante giustamente nessuno te lo regala perché nessuno può vivere la tua vita al posto tuo. E soprattutto nessuno può schiavizzare una coscienza. Ognuno pianga i suoi mali, se qualcuno di voi si sente schiavo, è perché ha voluto sperimentare l’incoscienza ovvero l’assenza di felicità, accantonando per troppo tempo la meditazione, il silenzio, l’essenza delle cose. Ma un corpo, privato della coscienza diventa un banale contenitore aperto nel quale entrano “demòni”, software biologici (programmi mentali) altrui. Io li chiamo appunto virus mentali. Gli “alieni”, extraterrestri c’entrano nulla con questi virus presenti dappertutto in natura, e con le nostre scelte. Si sa, dove c’è il libero arbitrio esiste la possibilità di addormentarsi – di morire dentro.
P.S. 4: No, la prima non è satanismo come sostengono i fanatici, lo diventa però se invece di trovare te stesso cerchi il potere sugli altri. Ma anche la seconda diventa satanismo, se invece di mettere in pratica la volontà del tuo Dio, tra cui amare senza condizioni (anche il nemico) esegui gli ordini del “demonio” – la tua Ombra o la parte Oscura di ognuno di noi. Ne sei capace, di raggiungere le vette cosi alte? Forse sì o forse no, ma ricorda che sta scritto: “chi odia è omicida”. Il problema principale degli appartenenti alla seconda religione è che spesso dicono ma non fanno, di conseguenza non lasciandosi ammaestrare dalla loro divinità per mancanza di “fede” (Fiducia), non hanno quasi mai conosciuto il Vero Amore. Raccontano che dio è amore, ok, ma loro chi o cosa sono? Non sono stati creati a immagine e somiglianza, del loro dio-amore? Allora perché vedo in giro i seguaci della seconda religione a discriminare continuamente i “diversi” da loro (diversi sessualmente, diversi politicamente, diversi religiosamente) togliendogli i diritti fondamentali, anche quando – nei fatti ed a volte anche nelle intenzioni – evidentemente più giusti e più equilibrati di loro? Nella “seconda” religione convivono pochissimi santi con una gran moltitudine di sciocchi/ criminali contro l’Umanità mai pentiti per le loro malefatte ieri come oggi.
Un abbraccio a tutti nessuno escluso soprattutto ai nemici.
Rieccolo! Ma ben ben ben-tornato carissimo amico misterioso, sai che proprio in questo periodo
stavo ripensando a te? (certo che lo sai)
Beh, devo farti i miei complimenti, quasi non serve che Italo scriva una seconda parte dell’articolo… 🙂
…se non fosse che, come al solito, rendi sempre tutto molto difficile alla comprensione dei più
e di sicuro superare Italo nel far del bene agli altri per te resta sempre uno scoglio fatto di…orgoglio?
Non lo so neanche io, che soddisfazione ti dà se nessuno ti capisce? Forse è solo un tuo limite
che ti impedisce di ‘ritornare’ da dove sei arrivato, visto che sei arrivato, solo che non hai trovato ancora il sentiero di ritorno a quanto pare. Ma che scopo ha la tua vita se vivi continuamente nell’assoluto dicendo agli altri: ‘io vivo nell’assoluto!’ ? Hai paura di ‘sporcarti’ forse? Eppure i grandi maestri illuminati forse è vero che davano insegnamenti per i ‘malati di mente’, ma attraverso l’esempio e mai dicevano: Io sono arrivato, non ho bisogno di queste cose. Le facevano e basta. Anche perché la pratica non si discosta dalla realizzazione, esempio: Cristo fu un grande maestro, insegnava ad amare gli altri predicandolo e praticandolo dicendo non ‘fate quello che vi dico’ ma ‘fate come faccio io’.
Critichi il bigottismo della seconda religione che non pratica l’insegnamento, ma se non rendi più capibili i tuoi contributi in modo da renderli di beneficio per chi legge, ne fai parte un po’ anche tu, non credi? Ma forse la tua realizzazione non ti ha portato ad amare gli altri e cercare di essere loro di aiuto, non lo so, io non sono ancora arrivata, forse esistono più ‘illuminazioni’. Visto che ci sei magari scrivi anche più brevemente, forse te lo ricorderai che i lettori amano leggere frasi brevi ma più incisive…un po’ come fa Italo insomma 🙂
Ti ringrazio, perché hai scritto delle cose molto interessanti ed io avuto la pazienza di leggerti e sforzarmi di capirti, un abbraccio grande grande a te(questo l’hai imparato, eh? 😉 )
faccio solo un paio di appunti:
quello che semini raccogli: chi giudica verrà giudicato.chi critica verrà criticato.
quando si ha la comprensione che l’essere umano ha una sua verità personale, esso esprime rispetto per gli altri esseri umani, visto che anche loro come lui, possiedono una verità personale.
Questa non dovrebbe essere messa in discussione. Perchè farlo? Non ci troviamo in competizione con i nostri fratelli. Semmai possiamo fare domande per comprendere quali sono i pensieri che hanno portato i nostri fratelli a trarre certe conclusioni. Il tutto senza mai fare un giudizio.
chi sente la vocazione di essere maestro, cerca in tutti i modi di elevare gli altri, non facendo vedere quali sono gli “errori” altrui, o come siano prive di fondamento le idee altrui, ma mostrando lui stesso la sua luce, pace e realizzazione.
Spero che queste parole non vadano a toccare l’ego, percheì anche il mio obiettivo è quello di elevare e non giudicare.
in pace
ciao Italo
anch’io faccio parte della prima religione
Grazie Simona, saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona.
Quando ho iniziato il mio percorso spirituale – circa 20 anni fa – l’ho iniziato nel solco del cristianesimo ortodosso, anche se va detto che quasi subito ho ricercato la strada dei Padri del deserto con la preghiera del cuore ed incessante e, di conseguenza, iniziai a praticare un certo tipo di meditazione con una comunità fondata da un gesuita (!). Detto ciò, potrei considerarmi un seguace “a latere” della seconda religione. Ma “nel mezzo del cammino……..mi ritrovai in una selva oscura” (povero Dante….) e così scelsi la strada in salita della prima religione. Ora, anche se sudando e sbuffando, sono felice di proseguire il mio cammino e non lo abbandonerei per alcun motivo. “Sento” di essere sulla via giusta e pur restando aperto al cambiamento, non potrò mai abbandonare la religione della mia essenza ….che è amore. Pace e benedizioni a tutti e auguri per un sereno tempo di riflessione.
Grazie Alessandro per la tua splendida condivisione.
Saluti affettuosi e auguri di ogni bene!
Ciao Italo, ti seguo con interesse da molto tempo e ti ringrazio di tutto quanto ho avuto modo di imparare, dal tuo esempio e dal confronto con te.
Religioni? Non fanno per me, ne la prima, tantomeno la seconda, preferisco non essere “religato” da nessuno…
Ti auguro ogni Bene a te e alla Tua Famiglia
Grazie Gianpaolo, ricambio gli auguri, con affetto.
Bellissimo articolo! Grazie per il tuo pensiero chiaro e sintetico e sopratutto per il tuo invito all’unità.
Spero che arriverà pure per me il giorno di potervi incontrare !
Un abbraccio di luce!
Grazie Aurelia, ricambio il tuo abbraccio e ti auguro ogni bene!
Ciao Italo, splendido articolo e come sempre grazie.
Ho sempre avuto una certa avversione per la religione che mi è stata imposta da ragazzino, dall’imposizione del catechismo all’obbligo di andare la domenica mattina a messa (o il sabato sera che dovrebbe valere come la presenza della domenica…).
Solo dopo essermi staccato da questo genere di religiosità, ho saputo di poterne fare tranquillamente a meno. Ora comunico direttamente con DIO, il creato..che essendo “il tutto” ha sempre tempo anche per me. Sono sicuro della nostra affinità divina, che parte da una ricerca in noi stessi.
Giordano Bruno diceva il giusto e un uomo in terra come il Cristo ci sarebbe andato a braccetto 🙂
La fusione tra religione e potere ha distorto i messaggi rendendoli schematizzati, ghettizzati, limitati, regolati…questo è stato il vero peccato originale.
Confido nel presente….che dici? Ci confidiamo?
Un caro ed accorato abbraccio Italo
Guglielmo
Grazie Guglielmo, ricambio l’abbraccio e ti auguro ogni bene.
Credere e amare se stessi, vuol dire consapevolizzare l ‘energia positiva e amorevole che esiste in ogni cuore che pulsa . Credo che nel mondo animale sia istintivo , tranne per l’uomo che viene confuso con
Egoismo , narcisismo , individualismo ecc…
Grazie Ivo, saluti affettuosi.
Ciao Italo, nonostante io mi senta facente parte di coloro che credono nell’evoluzione della propria anima mi sento di manifestare qualche pensiero un pò fuori dal coro. Prima di tutto improntando tutto questo articolo sula fatto che ci sia una prima e una seconda religione mi sembra di usare proprio un pò della presunzione tipica del cristianesimo in particolare e l’argomento mi sembra un pò più complesso e delicato per limitarsi a creare due fazioni. Certo da un lato è vero che il cristianesimo,ha prodotto orrori e che adesso in particolare li produce l’islam e l’ebraismo (vedi muri e persecuzioni e sopraffazioni nei confronti dei palestinesi) e tutte queste assurdità mi hanno fatto riflettere partendo dalla semplicissima constatazione che essendo tutti facenti parte della stessa creazione come si può pensare di fare la guerra ognuno in nome del proprio Dio e poi tante altri aspetti del buddhismo in particolare mi hanno fatto avvicinare perchè erano in linea con riflessioni e credenze che si creavano già dentro di me. Detto ciò però è anche vero che bisogna chiedersi quanto sia davvero colpa delle religioni in se o di chi le interpreta: più volte ho sentito dire islamici che dicono che il terrorismo è solo uno strumento di alcuni criminali e che la stessa parola ‘islam’ vuol dire ‘pace’ e che non è vero che le donne vanno trattate come esseri inferiori; il mio primo corso di meditazione l’ho fatto con un gruppo cristiano fondato da un prete gesuita che scopri che in tempi passati anche i monaci cristiani praticavano yoga e meditazione,forse i veri insegnamenti di Gesù non ce li hanno tramandati come avrebbero dovuto i leader spirituali del cristianesimo. Insomma fare velocemente di tutta l’erba un fascio non è neanche proprio giusto,l’ argomento in sè non può essere trattato così semplicemente.
E anche riguardo al fatto di considerare Dio al di fuori di sè anzichè dentro, può davvero contare quando magari chi prega Dio al di fuori di sè è spinto da sentimenti purissimi e un immensa fede nell’amore? Io credo che quella preghiera avrà comunque il suo effetto. E poi per finire credo che forse secondo l’evoluzione individuale di un’anima se in una determinata vita non è il buddhismo,ma anche il cattolicesimo,l’islamismo o altro ad aiutare quell’anima a evolvere, non credo che debba sentirsi meno solo perchè fa parte della seconda religione.
Spero venga pubblicata anche questa voce fuori dal coro per approfondire l’argomento con la risposta tua e di altrie crescere insieme e spero prima o poi di incontrarti Italo perchè se come dici tu un potenziale maestro và anche messo alla prova e non solo seguito cecamente anche uno scambio di opininoni e qualche critica sono un inizio per conoscerti meglio.
Tutti i miei rispetti e auguri di ogni bene!
Grazie Dario per il tuo feedback intelligente: tutto ciò che scrivi è giusto e condivisibile.
Il mio articolo non si oppone alle tue osservazioni, ma le completa perché scritto da due angolature molto precise e, soprattutto, con due scopi molto precisi:
1) non sono solo gli esseri che seguono i due tipi di “dottrine” ad essere diversi (e ad avere diversi gradi di maturità spirituale), ma sono anche le due “dottrine” stesse ad essere diverse, e questa differenza dev’essere compresa e apprezzata, perché produce conseguenze nella mente di chi le segue;
2) chi non sente di seguire o condividere le religioni attualmente considerate “dominanti” in Occidente (quelle abramiche) non deve provare “complessi di inferiorità” né vergognarsi.
I punti principali dell’articolo erano questi due, e non posso che confermarli 🙂
Ti ringrazio per il tuo contributo, ti saluto con affetto e ricambio i tuoi auguri di ogni bene!
Ciao Italo, ti scrivo brevemente-purtroppo il tuo articolo crea un antagonismo tra “seconda” ovvero “prima” religione che in realtá non esiste affatto. Quindi mi pare deludentemente limitato -parlato francamente. Ti suggerisco la lettura del libro di Thich Nath Hanh ” going home – jesus and buddha as brothers” , pubblicato da Riverhead Books. Saluti natalizi dalla Germania innevata! Iris
Cara Iris, grazie per il tuo contributo.
Ho letto e apprezzato quel libro molti anni fa, quando fu pubblicato.
Se credi che il mio articolo “crei” un antagonismo, devo farti notare che non hai riflettuto abbastanza o lo hai letto frettolosamente.
Ti raccomando di leggere con attenzione la mia risposta a Dario, subito qui sopra, perché si applica anche a te.
Può anche esserti utile rileggerti con calma e senza fretta l’articolo.
Se ti domandi “dove sbaglia questo articolo?”, certamente troverai una risposta alla tua domanda.
Se invece ti chiedi “in cosa potrebbe aver ragione?”, anche in questo caso troverai una risposta.
La qualità delle nostre risposte (e delle nostre comprensioni) dipende dalla qualità delle nostre domande.
Ancora grazie, ti saluto con affetto e ti auguro ogni cosa buona.
Chiarimenti notevoli, nel tuo articolo, nella prima parte. Complimenti. Ho apprezzato meno la seconda parte, dove ti poni in modo, scusa, un po’ papesco (so che non ti piacerà). “Decidi”, “Io voglio che tu…”, “Comincia subito” e così via, come se sentissi di avere un’autorità spirituale, del tutto infondata. A me piace chi offre la propria esperienza (che magari sarà utile a qualcuno) senza pretendere di guidare con un pressing morale, neanche tanto sottile. Ciao e buona vita.
Italo si rivolge ai suoi allievi, a coloro che l’hanno scelto come maestro o comunque a coloro che sono in accordo con la sua descrizione della “prima” e “seconda” religione o via ed hanno intenzione di praticare la prima. Siccome non è possibile mettere in pratica o accettare due insegnamenti opposti, lo scopo dell’articolo è incoraggiare queste persone a “scegliere” apertamente, pubblicamente ciò che hanno già scelto inconsciamente o indirettamente. Cosa ottima perché come dice una canzone “Life is a practice”, senza praticare questo o quello non si va da nessuna parte. Uno dei pericoli in questo atteggiamento è che potrebbe spingere gli indecisi a fare scelte sbagliate, in fretta. Ad esempio se Tizio ha bisogno della “seconda”, praticando la prima -per lui troppo complessa o difficile poiché abituato a delegare- non si “salva” ovvero non si risveglia più in quanto ha perso l’occasione. Oppure, se Caio ha bisogno della “prima”, tentare di praticare la seconda sarebbe una perdita di tempo perché troppo sempliciotta e insignificante per il suo livello di coscienza. Non avrebbe progredito, anzi. In ogni caso Meditare etimologicamente significa esercitarsi, niente di misterioso e sovranaturale.
Grazie sia a Romano Angelo che a “MilkyWay” per il vostro intervento: le vostre osservazioni si completano. Saluti affettuosi e auguri di ogni bene.
caro italo e carissimi tutti….. non voglio più essere tiepida …. forse non lo sono mai stata… ma è certo che non lo sono mai stata rispetto a questa decisione…. sempre sempre da quando ricordo sono appartenuta alla prima religione…. essere consapevoli che c’è una luce dentro di noi che illumina i nostri cuori … che fa si che possiamo accettarci come siamo per accettare gli altri… che ci permette di creare la nostra realtà in amore e condivisione camminando sul sentiero della comapssione e del non giudizio… è sempre stato per me l’unico modo di vivere… mi sono sempre rifiutata di pensare anche da piccolina che c’era un dio che giudicava… come può giudicare colui che ci ha lasciato liberi di scegliere le nostre esperienze????? poi da grande sono stata stra felice di comprendere che il mio sentire era semplicemente il giusto cammino…. e anche la mia mamma che mi ha sempre considerata ribelle… ora all’età di 84 anni mi chiede di spiegargli meglio come funzionano davvero le cose…..
Grazie italo per le cose fantastiche che ci insegni…. grazie per portare luce nei nostri cuori con l’unico fine di essere di beneficio al mondo…… tante benedizioni di luce per te…. e tanto amore….. eliana
Grazie Eliana per le tue belle parole e le tue belle riflessioni, ti mando tanto amore e tante benedizioni.
Meraviglioso articolo che dona pace al mio conflitto interiore religioso.
Grazie Alessandro, saluti affettuosi e auguroni di ogni bene.
Respiriamo l’aria, ma nessuno la vede.Ci domandiamo…esiste questo Dio? Solo la FEDE può aiutarci a credere. Io non lo so…dalle cose che mi accadono posso solo pensare che tutto accade perchè deve accadere. Grazie che ci hai dato l’opportunità di parlare ed interrogarci dell’esistenza di COLUI CHE E’.
Grazie a te Angelo, saluti affettuosi e auguri di ogni cosa buona.
Buon Anno Italo.
Ho partecipato al seminario a Scapezzano nel 2013 ed è stata una bella esperienza,anche se non sono riuscito a dare continuità alla pratica.
Riguardo alla scelta delle due religioni possibili,penso che un individuo non possa scegliere consapevolmente da che parte stare;credo infatti che quesa scelta sia quasi automatica e frutto della propria evoluzione spirituale.
Mi spiego meglio:
se io sono progredito sulla via spirituale vuol dire che io appartengo già alla prima religione;
se non lo sono allora avrò bisogno dei dogmi e dei lavaggi di cervello imposti dalla seconda religione
non avendo altra possibilità di scelta.
Cosa ne pensi?
Certo Rodolfo, in un certo senso hai ragione,
e in un certo senso non è mai troppo tardi (o troppo presto) per riflettere, farsi domande profonde e diventare consapevoli di qualcosa di cui non lo si era prima.
Saluti affettuosi.
ciao Italo
voglio chiederti una cosa o due e cioè di spiegare, almeno per me affinché possa capire bene, cosa intendi Tu per religione
perché è tanto importante suddividere le persone in due gruppi?
non potrebbe essere che non esiste ne l’una e né l’altra?
non potrebbe essere che le varianti in realtà sono infinite?
ciao
Ciao Daniela, ti sei aggrappata al senso “letterale” di questo articolo, anziché al suo significato più ampio.
Lo fai spesso nei tuoi interventi e domande, perciò mi sono preso la libertà di dirtelo 🙂
Non aggrapparti al senso letterale, concentrati sulle conseguenze pratiche/concrete di questo messaggio sulla vita di una persona, e sugli obiettivi che intende raggiungere.
Saluti affettuosi e auguri di ogni bene.
si, è vero
e riletto tutto con più distacco e meno pignoleria il risultato è molto diverso
cercherò di seguire il tuo consiglio e di non fare più le pulci a ciò che leggo o sento o vedo
grazie e un saluto affettuoso anche da parte mia!
Ben detto, grazie a te Daniela
Sono certo di avere scelto la prima religione. Con una certa frequenza le due religioni sono presenti entrambe in tutte le religioni, ed in molte persone
Io è dall’età di 17 anni che “ufficialmente” ho scelto di non appartenere a nessuna religione. E da allora fino adesso ne sono sempre andato fiero e mi sono sempre sentito felice della mia scelta. Non mi sento per nulla tiepido o procastinatore ed ancor meno bigotto. Chiaro che tra le due religioni da te annoverate, io, a dover sceglire, preferisco la prima, ma ciò per me non è sufficiente per arrivare all’appartenenza. Mi sono avvicinato da poco alla pratica della meditazione e ne sto ricevendo i relativi benefici, allo stesso modo in cui posso beneficiare di qualsiasi altra cosa che appartiene a qualsiasi altra categoria a cui non necessariamente debba appartenere. Dunque io continuerò a prendere ciò che reputo migliore dalle varie categorie senza appartenenze religiose. Questa è la mia fiera scelta. Posso comunque continuare a meditare ed a seguire i tuoi insegnamenti personali-sociali-spirituali? Oppure non…appartenendo…ne rimarrei impedito?
Un abbraccio.
Lucio
Grazie Lucio, per la tua consapevolezza e la tua fiera scelta, non solo NON sarai “impedito” nella tua pratica – se pratichi col sincero desiderio di migliorare te stesso per il beneficio di tutti gli esseri viventi – ma ne riceverai meravigliosi risultati spirituali.
A quel punto capirai anche cosa intendevo veramente dire, con le mie espressioni (volutamente “forzate”) di “religione”, “scelta”, “appartenenza”, e così via 🙂
Saluti affettuosi e buon proseguimento della tua pratica.
Italo sai che faccio il tiffo per te e famiglia da sempre..
A nome di tutto lo Staff GanoFit.it
Facciamo Parte della prima e unica Religione..Per sempre da sempre sino alla fine
Un abbraccio
Marco Zafarini
Grazie Marco 🙂 Un grande saluto affettuoso.
Da quanto letto capisco che molto probabilmente faccio parte della prima religione. E me lo confermano le recenti diatribe in tema di yoga o mandala che ho con i miei migliori amici, facenti parte della seconda religione. Che sempre più quando ci incontriamo mi mettono in difficoltà. Sono contento di vedere così tante persone che fanno parte della prima religione!
Esatto Piergiorgio: sono/siamo tantissimi 🙂 e il complesso di inferiorità non è giustificato.
Siamo in buona compagnia 🙂
Saluti affettuosi e auguri di ogni bene.
Molto interessante Italo, ho trovato anche questa affermazione che apprezzo notevolmente. tu che ne pensi?
Noi non siamo esseri di materia che possediamo una coscienza, noi siamo ESSERI DI COSCIENZA SEPARATI E RESI VISIBILI SULLA TERRA, PER MEZZO DI PARTICELLE ELETTRICHE ATTRATTE E LEGATE INSIEME IN ELEMENTI, PER DARCI UNA FORMA VIVENTE E VISIBILE, SECONDO UN MODELLO FISICO FONDAMENTALE.
lettere di cristo .co.za
Grazie Michele, certamente questa affermazione è corretta 🙂
Ti mando i miei saluti più affettuosi.
Ave Italo, complimenti, come sempre, per il tuo articolo, avrei voglia, appena possibile, di seguirti più approfonditamente in quanto molto di quanto ho letto risuona col mio pensiero e con gli studi che porto avanti (studi “fai-da-te” su religioni, spiritualità, alieni, scienze olistiche, sovranità, ecc…)!
Volevo chiederti se hai avuto modo di incontrare o di seguire alcune conferenze (o leggerne libri) dei cari signori del caso Amicizia (Bruno Sammaciccia in primis, Gaspare DeLama, ecc..).
Ti porgo questa domanda perchè leggendo il tuo articolo una frase mi ha riacceso un dubbio affiorato in me mentre leggevo (meticolosamente) il libro Contattismi di massa… “Dio Esiste, e Dio non Esiste, …”
e si tratta di un discorso fatto da Sigir e riportato sia nel libro di Stefano Breccia (dettato dal prof. B. Sammaciccia) sia riportato da Gaspare De Lama quando racconta la sua esperienza…
Io sono convinto di ciò che dice Biglino, così come Icke così come Sitchin, ma non capivo come mai i W56 non POTEVANO parlare di religione così come NON POTEVANO dire chi o cosa fosse Dio, se era cosa reale o meno… ed io non capivo..non mi quadrava il cerchio… SOLO dopo mesi di studi iniziava a palesarsi la giusta strada… e gli AMICI parlavano proprio di ciò che hai nominato : “PRIMA RELIGIONE”, l’Esistenza/NON Esistenza di DIO.
Avanti cosi Italo, ringrazio ancora te e tutti i tuoi collaboratori, grazie di cuore.
Se c’è qualcosa che io possa fare per essere d’aiuto sarei ben lieto di farlo.
Con amore, Fabio Celli.
Grazie Fabio, non conosco il lavoro delle persone che hai menzionato, quindi non posso aiutarti a tracciare un parallelo. Se tu ci vedi delle similitudini, è probabile che ci siano 🙂
La cosa migliore che puoi fare, per essere d’aiuto a te stesso e agli altri, è passare dalla teoria alla pratica e seguire il percorso di realizzazione che propongo nei miei incontri dal vivo.
Credo che il “passo successivo” per te sia proprio questo.
Se tu lo decidessi, sarei felicissimo di accoglierti.
Saluti affettuosi e auguri di ogni bene.
Grazie Italo per la tua cordiale risposta, e ad essere sincero hai proprio centrato il bersaglio! é proprio la pratica che mi manca… So paraticamente tutto di Sovranità indivuduale…ma ancora aspetto il momento, poi sarà il karma a farmi capire quando… Analoga cosa con la religione Cristiana Cattolica (ho già una letterina compilata a dovere da spedire al parroco per chiedere la cancellazione dai Registri della Chiesa riguardanti il mio pedo-battesimo), e così anche per il mio interesse nei testi Veda, nell’Ayurveda in particolare (con tutto ciò che tratta…).
Mi è sorta proprio ieri l’intenzione di provare a partecipare al prossimo incontro di Senigallia, vorrei venire su dall’Abruzzo con la mia compagna (che sento parte integrante di me), siamo molto interessati a conoscere te e ciò di cui saggamente parli…
Vedrò appena mi è possibile di effettuare la registrazione all’incontro.
Grazie ancora di cuore, spero di fare presto la tua conoscenza.
(PS.: ritengo CONTATTISMI DI MASSA un utile lettura-studio per chi come me era ancora legato al mondo materiale e cercava risposte da altri esseri… (per me è stato il punto di partenza verso il mio viaggio interiore).
La mia ricerca spirituale è cominciata quando ero una bambina molto piccola con interrogativi molto grandi… giganteschi! Ho accettato la seconda religione più o meno fino all’età di 11 anni, cioè fino a quando, appena cresimata, le contraddizioni cominciavano a farsi forti e numerose e i risultati erano fin troppo dolorosi. Chiaramente questa è un’esperienza personale, è evidente che dipendesse dalle mie circostanze di vita (compresa la parrocchia che frequentavo su ordinazione dei miei genitori, che però non venivano mai a messa con me), altrimenti tutti l’avrebbero pensata come me. Comunque, a 11 anni ho creato lo scompiglio sullo scuolabus con una delle domande/affermazioni più blasfeme che si possano attribuire ad una creatura tanto piccola. Ignoravo all’epoca della grande fortuna di poterlo fare in questi tempi e in questi luoghi. Nel giro di poco ho “conosciuto” il buddismo, scoprendo che quanto meno riusciva a dare delle risposte a molti miei quesiti, e che somigliava molto a quelle che erano le mie sensazioni al risveglio, dopo aver sognato, o dopo aver “meditato”. Non ho potuto praticare poiché la mia famiglia era contraria, ed io ero troppo piccola per prendere comunque l’iniziativa, ma in un certo senso ne sono felice perché, col passare degli anni, ho cominciato a notare delle discrepanze anche nella pratica del buddismo. Senza internet, senza appigli, nell’ignoranza delle mie circostanze, a 14 anni mi sono data alla “religione inconsapevole” del trasgredire e sognare (ad occhi aperti e chiusi), nella posizione di San Tommaso, aspettando “prove dal cielo”. La mia sofferenza crescente mi ha portata anni dopo a ricevere alcune “prove”, ma la mia incapacità di essere perfetta come si aspetta un Dio al di sopra degli esseri umani, generava in me un circolo vizioso di sensi di colpa che alimentavano tale sofferenza e miei “difetti”, anziché donarmi pace e capacità di divenire più pura. A 28 anni è arrivato mio figlio. Ancora non sapevo cosa avrebbe scatenato in me quest’evento e dove mi avrebbe portata. Dopo quasi due anni di “zombismo”, la paura conscia/inconscia della sua morte ha risvegliato il mio antico terrore della morte, che tristemente ha accompagnato ogni sera della mia infanzia durante la messa a letto. A 30 anni esatti, le porte del mio inconscio devono essersi schiuse, e sono stata travolta da un’esperienza psico-mistica degna di annoverarmi tra le streghe del terzo millennio. E’ stato come morire nella seconda religione e rinascere nella prima, con un passaggio intermedio di “nulla” lungo e doloroso, le cui ferite cominciano a cicatrizzare oggi a distanza di 7 mesi. Dio benedica Internet! Anche se la persona che mi ha aiutata a superare questa fase l’ho conosciuta su passaparola, quindi Dio benedica il passaparola! Ad ogni modo, con le informazioni a cui si può attingere oggi, sto finalmente trovando me stessa, e questa me stessa è possibile solo nella prima religione, se così la si può effettivamente chiamare. Per me era sottinteso, da bambina piccola, che non ci fosse scissione tra spiritualità, scienza e filosofia; nelle mie riflessioni (ormai offuscate) le tre cose coesistevano e andavano di pari passo in automatico.
Penso che la seconda religione sia come su scritto a seguito di una determinata manipolazione, somministrazione ed interpretazione dell’essere umano. Se venisse spiegata come un mito, ne venisse estrapolato il senso simbolico, ricollocando Dio al se’, ecco che diverrebbe la prima religione, e il libero arbitrio avrebbe un ruolo diverso nell’esistenza. E per assurdo, nel caso specifico del Cristianesimo, le parole di Cristo avrebbero un senso davvero applicabile alla vita quotidiana di tutti!
Grazie Italo, come mi aveva anticipato una persona a me molto cara, le tue parole nutrono!
Grazie Enrica per aver condiviso un pezzo di te e della tua ricchezza interiore.
Ti mando tanto amore e tante benedizioni.
Namastè Italo… Appartengo alla Prima Religione… fin dall’infanzia… seguo l’Insegnamento della Liberazione… so che Dio ci vuole liberi, è l’uomo che attraverso l’applicazione delle sue leggi (create in nome di un dio) ci vuole rendere schiavi…
Non esistono dogmi, ma solo certezze… da ri-scoprire e seguire…
Luce e Amore alla tua Vita ed al tuo Stupendo Lavoro…
Francesca Maria
P.S. ho riportato parte di questo articolo nel mio blog… http://sifrareikimaster.blogspot.it/2015/03/io-appartengo-alla-prima-religione-e-tu.html
Se la cosa non ti fosse gradita, fammelo sapere che lo rimuovo…
Grazie Francesca Maria, anche per aver “rilanciato” l’articolo sul tuo blog, ti mando tanto amore e tante benedizioni
Grazie Italo… sono proprio necessarie di questo periodo… Luce e Amore a te ed alla tua splendida famiglia
Ciao Italo, Premesso che seguo i tuoi Podcast e mi piace moltissimo riascoltarli perchè dici moltissime verità ma non assolute come tu sostieni e ne sono molto felice per te che lo affermi e lo sottolinei spessissimo.E se leggi attentamente ciò che segue capisci anche perchè ti seguo , ti ammiro e stimo per quello che fai.
Ma e sottolineo Ma ti i devo “bacchettare” su ciò che affermi in questo post.
Mi dispiace contraddirti ma di RELIGIONE ne esiste solo UNA, essa prende diversi nomi ma è SOLO UNA.
LA RELIGIONE
Etimologia
Il termine religione deriva dal latino relìgio,la parola deriva dal verbo relegere, ossia “rileggere”, intendendo una rilettura degli eventi naturali. (che letteralmente significa legare insieme) e con questa espressione si intende la relazione che viene stabilita tra una persona ed una o più divinità o forze sovrannaturali e fra gli uomini che praticano uno stesso culto; in altri termini si può definire come una proiezione metafisica condivisa codificata e tramandata all’interno di un contesto sociale. Il bisogno religioso è presente in ogni cultura in forme esternalizzate da riti che hanno una valenza sociale e possono o meno avere un contenuto etico (guidare il comportamento interiore) e filosofico (dare risposte a domande universali). Alcune religioni sono dette rivelate in quanto si ritengono depositarie di una rivelazione e spesso adottano dei testi sacri nei quali sono comprese tutte o parte delle rivelazioni divine.CONCLUDENDO LA SETTA E’ SEMPRE LA RELIGIONE DEGLI ALTRI.
http://it.wikipedia.org/wiki/Religione
http://it.wikipedia.org/wiki/Portale:Religioni
http://www.proswastika.org/index.php
A proposito del credere e della spiritualità di indico questo link http://it.raelnews.org/news.php?extend.256
A proposito del credere e della spiritualità
In questa stagione di strane credenze, ecco alcune parole di Rael prese dagli appunti mentre stava spiegando degli aspetti della filosofia raeliana… Felici Saturnali a tutti!
A proposito del credere
Credere è una cosa del passato. Smettete di credere, ma comprendete ed usate il vostro cervello. Usate la scienza. Credere ci conduce alla favola di Babbo Natale o a vedere la Terra come il centro dell’universo.
Potete credere in qualsiasi cosa stupida, avete la libertà di farlo. Ma non tentate di renderla scientificamente plausibile.
La libertà di credere è importante. Potete credere in Babbo Natale ed io rispetterò la vostra decisione. È la vostra libertà. Ma se tentate d’impormi ciò in cui credete, allora vi dirò: “No, grazie”.
La scienza di oggi rende possibile capire perché il cervello ami credere. Fa parte del nostro cervello immaginativo. Se usate solamente la parte razionale del vostro cervello, allora comprendete, ed è quello che noi vogliamo.
Potete credere nella scienza, ed avere una religione scientifica. Noi Raeliani siamo degli atei religiosi. Anche i Buddisti lo sono, essi non riconoscono alcun Dio.
Io rispetto ogni credenza. Una credenza pacifica, come credere che siamo al centro dell’universo, va bene. Non va bene se siamo costretti a credervi.
Le religioni monoteiste sono molto pericolose. Esse cercano di convertire il mondo intero all’Islam o al Cristianesimo, e questo è pericoloso. Io sostengo le scuole che insegnano tutte le religioni come parte del loro programma, insieme all’ateismo. Poi, le persone possono scegliere quello che vogliono.
Se credete in un Dio soprannaturale ed onnipotente, siete in pericolo. Ai Musulmani viene chiesto di uccidere in nome di questo Dio.
Dovremmo censurare tutti i testi religiosi. Il Corano è pericoloso poichè dice che i Musulmani dovrebbero uccidere i non-credenti. Ci dovrebbe essere un comitato dell’ONU per censurare tali libri.
La scienza è la più bella espressione del genio umano e dovrebbe essere l’unica religione al mondo.
In passato, c’erano i maghi. Quando un bambino era malato, i genitori lo portavano da un prete. Ora vanno all’ospedale. E’ semplice. Prima erano soliti pregare, ora vanno da un dottore. Gli scienziati salvano la vita e rendono le persone più felici.
A proposito della spiritualità
La cosa importante è di avere una spiritualità. Noi siamo atei, ma la cosa più importante dell’essere Raeliani è che noi abbiamo una spiritualità.
La scienza senza la coscienza è pericolosa. Essa conduce a dei comportamenti simili a quelli di Hitler. La coscienza viene dalla spiritualità. Ecco perché noi abbiamo bisogno di scienza e spiritualità alla stesso tempo. Ma la spiritualità può uccidere, come è il caso della filosofia musulmana. Per questo motivo abbiamo bisogno di una spiritualità che promuova i diritti umani. Le scuole dovrebbero insegnare i diritti umani. Essi sono la miglior protezione per l’Umanità. La nostra filosofia mette la vita di un solo essere umano al di sopra della vita dell’intera umanità, questo è l’unico modo.
Ogni criminale crede di agire per qualcosa di buono. Hanno bisogno di essere guidati. Molti stanno uccidendo in nome di Dio.
Se non credete in alcun Dio, allora vi sentite responsabili della vostra vita. Potete sentirvi collegati alla natura e alle persone intorno a voi, ad ognuno, e risentire l’amore senza aver bisogno di un Dio. Sentirsi UNO con tutti, questa è la filosofia atea dei Raeliani.
Coloro che ci crearono ci hanno trasmesso un solo messaggio attraverso i millenni: “Amatevi l’un l’altro e create un mondo di pace”. Questo messaggio è stato tradito due volte: la prima volta quando è stato detto che proveniva da un Dio, poi quando è stata formulata la teoria darwiniana secondo cui il nostro antenato era una scimmia. Essa ha distrutto ogni spiritualità.
“Amatevi l’un l’altro e create un mondo di pace”, questo era ed è il loro messaggio.
Solo due cose sono infinite:
L’universo e la stupidità umana.
La scienza senza religione è zoppa.
La religione senza scienza è cieca.
Albert Einstein
Inoltre riguardo alla tua affermazione nell’episodio 3 di tempo di cambiare ove affermi che non credi alla canalizzazione ( channeling)ma sostiei che essendo tu Buddista e che il Buddismo si interessa del funzionamento del cervello, dovresti sapere che….channeling letteralmente “canalizzazione”, il termine con il quale si indica il processo per cui un individuo il canalizzatore entra in contatto mentale.con un’altro essere. QUESTA è TELEPATIA. Riconosciuta dalla scienza.
Un grande filosofo cinese scriveva:<>.Non c’è una verità, ci sono delle verità.La verità unica esiste solo per i fanatici.
Un pensiero d’Amore è un’enorme Vibrazione che parte dal Cuore per Destinazioni Cosmiche.
SE TUTTI PRENDESSERO COSCIENZA DI QUELLO CHE C’E’, E CI POTREBBE ESSERE OLTRE IL MICROSCOPICO PUNTINO BLU DI NOME TERRA , CASA DI TUTTI GLI ESSERI UMANI , SENZA DISTINZIONE DI FALSI APPELLATIVI…COME RAZZA , RELIGIONE ETCC. E DEL SISTEMA SOLARE IN CUI SI TROVA…IL PICCOLO PIANETA RITORNEREBBE AD ESSERE IL PARADISO TERRESTRE BIBLICO. (STUDIARE ASTRONOMIA E’ UNA DELLE PIU’ FANTASTICHE ESPERIENZE CHE OGNI ESSERE VIVENTE COSCIENTE DOVREBBE VIVERE.TUFFARSI IDEALMENTE NELLO SPAZIO INFINITO E’ SUBLIME, INCOMPARABILE ESPERIENZA DI MEDITAZIONE SENSUALE).
WARNING FROM RAEL: For those who don’t use their intelligence at its full capacity, the label “selected by RAEL” on some articles does not mean that I agree with their content or support it. “Selected by RAEL” means that I believe it is important for the people of this planet to know about what people think or do, even when what they think or do is completely stupid and against our philosophy. When I selected articles in the past about stupid Christian fundamentalists in America praying for rain, I am sure no Rael-Science reader was stupid enough to believe that I was supporting praying to change the weather. So, when I select articles which are in favor of drugs, anti-semitic, anti-Jewish, racist, revisionist, or inciting hatred against any group or religion, or any other stupid article, it does not mean that I support them. It just means that it is important for all human beings to know about them. Common sense, which is usually very good among our readers, is good enough to understand that. When, like in the recent articles on drug decriminalization, it is necessary to make it clearer, I add a comment, which in this case was very clear: I support decriminalizing all drugs, as it is stupid to throw depressed and sad people (as only depressed and sad people use drugs) in prison and ruin their life with a criminal record. That does not mean that there is any change to the Message which says clearly that we must not use any drug except for medical purposes. The same applies to the freedom of expression which must be absolute. That does not mean again of course that I agree with anti-Jews, antisemites, racists of any kind or anti-Raelians. But by knowing your enemies or the enemies of your values, you are better equipped to fight them. With love and respect of course, and with the wonderful sentence of the French philosopher Voltaire in mind: “I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it”.
Se non si è capito la mia religione è la SCIENZA( la ricerca scientifica senza ostruzionismo,quella che salva le vite ) religione di TUTTI i raeliani ed io sono Raeliana FIERA di esserlo.
P.s Il 2004 anno dell’ateismo e precisamente il 13 dicembre Rael lo ha dedicato a Giordano Bruno con una Pacifica manifestazione internazionale un corteo di raeliani di tutto il mondo con a capo Rael che ha avuto luogo a Roma terminando in Piazza dei fiori ove Come tu ricordi L’ateo degli atei Giordano Bruno è stato barbaramente arso al rogo e sottolineo barbaramente perchè per chi non lo sapesse gli è stato messo in bocca un arnese di ferro che gli impedisse di parlare mentre cuoceva come un capretto.Il sudetto arnese serviva oltre che a bloccare la bocca a ferirla se avesse tentato comunque di dire la sua nonostante tutto. Invito a vedere il film di carlo ponti Giordano Bruno con la magistrale interpretazione di Gian Maria Volontè nel ruolo di Giordano Bruno.
P.s2 Rael ci dice sempre che il Buddismo e il Raelismo sono MOLTO simili.
Tutti indistintamente abbiamo bisogno di crescere o se preferisci Evolvere ma dobbiamo avere la sovracoscienza di capire e mettere in atto con amore incondizionato verso se stessi e verso il nostro prossimo ed il nostro lontano CHE la perfezione NON ESISTE. ESISTE L’EQUILIBRIO.Io giudico chi ho di fronte a prescindere dagli orientamenti religiosi, politici, culturali, sociali e chi più ne ha più ne metta.
Buon proseguimento Namastè
Ciao Hijada, grazie per la tua visita, saluti affettuosi e auguroni per il buon proseguimento del tuo percorso.
Ciao Italo,
il termine religione, contiene la parola relegare, ovvero legare qualcuno a qualcosa od a qualcun altro. Di per se mi fa venire l’orticaria.
In tutta onestà la prima mi sembra tutto tranne che una religione. Scelta da tempo, perdendo amici, essendo giudicato male in famiglia (come si fa a non mandare i figli a catechismo!), è la via che pratico e che mi da gioia e serenità anche nei momenti duri.
Mi fa sentire amato e mi fa amare anche le difficoltà. Perchè un vero amico (Dio) ci darà sempre ciò di cui abbiamo bisogno, che a volte non coincide con ciò che ci piacerebbe. Pensare a Dio come una persona è una scorciatoia mentale. Ci da sicurezza ma ci ingabbia nella crescita.
Ci vediamo a Senigallia, non vedo l’ora di conoscerti di persona.
Grazie di queste parole, sono lucide e dirette. Ognuno di noi poi è libero di scegliere.
Grazie Marco, a presto a Senigallia!
ciao a tutti penso di appartenere alla prima religione, anche se so d certo che tutte le prepotenze fatte dai seguaci della seconda religione meglio ancora del cattolicesimo,non riguardano tutto cio che gesu voleva dire, secondo me anche lui voleva treamite le virtu, arrivare alla realizzazone spirituale cioe felicita comunque italo ti adoro….
Grazie Silvia, saluti affettuosi e tante benedizioni
ciao a tutti, bellissimoarticolo esprime tutto cio che ho sempre pensato. starei ore a leggere quello che scrivi, spero di incontrarci al più presto ……aspetto intanto di ricevere tuoi articoli grazie
Saluti affettuosi Silvia
Cosa ne penso? Che a sentire questi discocorsi mi sembra di sognare!! Direi che è più che certa la TESI SCIENTIFICA MONDIALE che annulla qualsiasi sovrannaturalità e che la realtà è che facciamo solamente parte di questo universo (come le foche, i microbi, ecc..) e che non c’è NESSUN DOPO O ALTRO.
Grazie del tuo feedback Antonio, se è questo ciò che credi: ti auguro buona fortuna! 🙂
voglio dire che fin da che ho ricordo il “dio della seconda religione mi e sembrato piu simile ad un demone vendicatore piuttosto che ad un dio, di conseguenza mi sono sempre data per atea fino a quando spinta da domande che nn avevano risposta anni addietro ho trovato la mia prima strada spirituale. da allora la Prima religione con caratteristiche di scelta di adesione attiva alla vita e stata il filo conduttore dei miei giorni.
ma devo dire anche che il termine religione secondo me svilisce moltissimo i concetti che insegni e che non rientrano nelle caratteristiche che intrinseche del termine Religione. la religione e devozionismo ad un entita superiore a cui guardare con sottomissione…….io preferisco chiamarla “filosofia della vita illuminata” o filosofia della meditazione che scaturisce da una esperienza diretta con lo stato naturale/non ordinario . ma questa e solo e solo una posizione/scelta personale di una persona che solo a sentir parlare di religione si sente abbastanza male.
ciao italo e grazie di tutto
Grazie Patrizia per la tua splendida condivisione…
E naturalmente sono d’accordissimo sulla bruttura della parola “religione”… l’ho anche scritto 🙂
I miei saluti più affettuosi per te
Sono fiera di appartenere e praticare la prima religione.
Grazie Monica, i miei saluti più affettuosi 🙂
Mi piace il tuo approccio alla spiritualità così leggero e sereno. Io da moltissimi anni mi sono liberato dai pesanti condizionamenti della religione monoteistica occidentale ed ho esplorato altre religioni come il buddismo e l’induismo per poi crearmi una religione e filosofia ecletticamente personale che ,praticandola, mi da’ e mi ha dato serenità e felicità. Questo mio approccio alla spiritualità contiene in gran parte elementi di pratica buddista ma ho salvato anche qualche elemento di mistica cristiana. In più, avendo girato l’oriente per molti anni ed essendo entrato in contatto con molti personaggi straordinari nel mio cuore e nella mia mente sono avvenute delle trasformazioni che mi hanno aiutato a capire qual’è lo scopo della mia esistenza che credo sia “la realizzazione del proprio valore”. Ora ho 78 anni e vivo in buona salute fisica e mentale, con uno sguardo sempre attento al mondo che mi circonda e sempre pronto ad accogliere messaggi da nuovi maestri, filtrandoli naturalmente in base alle mie esperienze di vita e di cultura. Grazie dell’attenzione ed un abbraccio, Elvio
Che bella condivisione Elvio, ti ringrazio, ti saluto con affetto e ti auguro tanto bene
Complimenti per l’articolo, è un caffè bollente che ti sveglia dal sonno delle parole verso la veglia della visione, cosi’ come diceva ” Plotino”, come coloro che mostrano la strada a chi vuol veder qualcosa. L’insegnamento può riguardare soltanto la VIA e il CAMMINO, ma la visione è tutta opera è tutta opera personale di colui che ha voluto contemplare… e si può fare solo con la pratica, la pratica e la pratica. La differenza fondamentale tra le due religioni ( per me ) è nella pratica, alla prima è direttamente collegato il coraggio della persona che con la pratica, la persona diventa sempre più coraggiosa nell’affrontare la vita, alla seconda è collegata la paura, che si diventa sempre più grande, quanto più grande diventa la credenza del timore di Dio, e alla fine l’individuo si trova bloccato nella preghiera che qualcuno faccia qualcosa per lui, al posto suo. Il problema più grande di ogni essere umano si può riassumere in una sola parola:” PAURA” una dispersione di energia che deriva dall’ignoranza. (questo è quello che ho capito fin ora nei miei percorsi di consapevolezza, e sono consapevole di non aver ancora capito nulla). Un caro saluto a tutti
Ci sono altre sfumature da comprendere, ma quello che scrivi è giusto, grazie per il tuo commento! Un grande saluto affettuoso
Non ci sono parole per descrivere la bellezza e l’importanza di questo testo. Appartengo alla prima religione, e non ho bisogno di altro. Grazie di cuore Italo.
Grazie Mirco, un grande saluto affettuoso
Caro Rishi Italo
Felicissima di appartenere alla prima religione, forse sono più fortunata degli altri perché nasco come atea, che ha come moto: chi fa da se fa per tre …. così ho ascoltato il mio cuore è quello non sbaglia mai e mi accompagna in un viaggio di consapevolezza verso SE.
Grazie per lavoro che fai, grazie per il tempo che dai agli altri.
Un abbraccio dal cuore.
Ciao a tutti! Affermo con Coraggio e Serenità che “appartengo” alla prima religione!
Evviva Nicola!
Un abbraccio grande
oggi 3 settembre ho letto questo bellissimo articolo voglio solo dire sì ho capito di appartenere alla prima religione
Il problema dei filosofi moderni è che la loro conclusione è oscura quanto la loro dimostrazione; o che essi presentano un risultato il cui risultato è il caos…
G.K. Chesterton