Tempo di cambiare – Episodio 46

IN QUESTO EPISODIO:

  • “Vorrei aver avuto il coraggio di vivere la mia vita, anziché quella che gli altri si aspettavano da me”
  • Come sfuggire ai “percorsi di vita obbligati” e creare la propria vita
  • Dobbiamo “sopportare” quello che non ci piace della nostra vita o “sfasciare” tutto quello che abbiamo costruito?
  • “Questa vita non mi rappresenta”: è vero, o è una bugia che raccontiamo a noi stessi?
  • Sviluppo personale e sviluppo spirituale: dove finisce uno e comincia l’altro

“TEMPO DI CAMBIARE”
EPISODIO QUARANTASEI

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Buon ascolto!

Italo

Italo Cillo (Rishi Chony Dorje)
ha lasciato il corpo il 25 Marzo 2016

Su questo sito trovi la sua storia, i suoi pensieri, le sue interviste e i racconti di chi lo ha conosciuto.

About The Author

Italo Cillo

Sono ricercatore e insegnante spirituale, padre di famiglia, autore, imprenditore creativo, blogger e libero pensatore.

Comments

  1. Alberto says:

    Quanta ricchezza nelle tue parole, come sempre.
    Grazie, è stata una enorme fortuna averti incontrato, soprattutto data la mia età (22 anni).
    Ho l’occasione di iniziare veramente a dare una direzione diversa alla mia vita, partendo da piccoli cambiamenti quotidiani e da un costante lavoro su di me. Grazie, ancora.
    🙂
    Alberto

  2. Angela says:

    Ciao Italo, davvero molto interessante tutto il discorso! In particolare mi ha colpita (perchè me ne sto accorgendo in questo periodo) il discorso riguardo le”abitudini e distrazioni” con le quali dimentichiamo (o cerchiamo di dimenticare) che stiamo già “creando la nostra vita “. Dulcis in fundo : Bellissimo il pensiero “augurio” sincero, “possa tu essere felice” 🙂
    Grazie !
    Un abbraccio !
    Angela

  3. bea says:

    Caro Italo, averti incontrato di persona, con la tua famiglia attorno è stato un momento magico. A Senigallia ho percepito energie che mai prima avevo “sentito”…grazie per la tua guida, per la meditazione guidata, e per i 12 esercizi da fare durante il ritiro rigeneratore…completi, da applicare a se stessi, autentici…e wow, dopo il “Reset” sono tornata a casa con tutta l’energia che sentivo a 15 anni, forse…e I really thank you, ascoltando e cantando e ballando i Simply red…thank you Italo

    • Italo Cillo says:

      Grazie Beatrice:
      per la tua pratica del Reset, per il tuo bel messaggio, e per avermi dedicato quella bella canzone 🙂
      Un grande abbraccio

  4. MassimoM says:

    Tutto questo mette in ordine le idee nella mia mente,
    grazie Italo! Al prossimo incontro non potrò partecipare
    ma prima o poi c’è la farò!!! Un caro saluto!

  5. emanuele says:

    Ciao Italo, a proposito di vivere la mia vita, tempo fa lessi l’articolo sul risveglio del leone che commentai con entusiasmo perché proprio grazie alla sua lettura presi ( era Febbraio o Marzo non ricordo) il toro per le corna e tornai a piombo su un sogno che mi accompagnava da almeno vent’anni: scrivere un libro.
    Bene, dopo nove mesi ( non credo alle coincidenze) il libro è nato e sta per essere pubblicato, manca solo un’ulteriore piccola revisione.
    Mi perdonerai se in una precisa parte del testo ho preso spunto da alcune tue parole, riguardo alla Legge Aurea ( virtù e amore) altrimenti sono ancora in tempo a cambiare : ).
    Sono così felice di aver saputo rispondere alla vocina interna che mi diceva: è inutile, non ce la farai mail…con un bel : Tiè! Beccate questo! Allego la prefazione fatta dall’editor perché è il premio più gradito, molto oltre a quelle che potranno essere le eventuali vendite. Hanno saputo cogliere perfettamente ciò che volevo trasmettere.
    Un saluto Emanuele

    Prefazione
    L’essere umano, inteso non solo come uomo, ma come individuo ed essere vivente facente parte di un progetto oltre la vita quotidiana, è l’incipit di questo romanzo. Tutta ha inizio infatti in totale armonia e ricercata coesione tra uomo e natura, in un evidente connubio che getta le basi per una trama decisamente originale, che incalza a ritmi serrati, e non concede pause. Sarà proprio il passato di entrambe i gemelli, il loro amore incondizionato per i viaggi estremi, quelli fatti di percorsi non turistici, scevri da ogni comodità e intrapresi in luoghi non battuti, a iniziarli alla conoscenza di se stessi, conoscenza intesa sia come capacità di interazione con la natura, che come abilità nel saperla sfruttare anche quando le condizioni saranno estreme. Una ricerca della spiritualità che li vede impegnati da tutta la vita, farà di loro, due fari nella notte, li illuminerà guidando ogni membro della famiglia e non solo…
    In un connubio perfetto tra passato e futuro, in ‘cul de sac’ tra realtà e presunta immaginazione, gli adulti Max e Tony, le rispettive mogli Sabrina ed Eleonora, e i tre giovani figli, privati di ogni possibilità di scelta, saranno costretti a conoscere mondi diversi, ad attraversare confini mai sospettati, a convivere con verità raggelanti, e a combattere sanguinose battaglie con altri esseri umani.
    Perché oltre che a una trama geniale sia negli intrecci che nel suo essere volitiva, in cui gli scenari non solo incedono vigorosi, ma si intersecheranno, si sovrapporranno, per poi scindersi, separarsi e infine ricomporsi come tessere impazzite di un puzzle, grande e prepotente è il monito che urla senza tregua: in ogni occasione, sia nel passato, che nel presente, volendo guardare al futuro, L’UOMO non è solamente il fautore del suo destino, ma il perenne ago della bilancia tra vita o morte, felicità o disperazione. Tutto ciò che interagisce con l’uomo, si muove e risponde a causa dell’uomo stesso. Non siamo solo singoli individui, ma ingranaggi perfetti di un progetto enorme che non si ferma alla gestione delle singole vite, ma che è parte integrante e fondamentale, di un universo più grande, immenso e perfetto.
    La dimostrazione perpetuata attraverso i protagonisti di questo romanzo, che in qualunque dimensione l’uomo si trovi, qualunque siano i mezzi di cui dispone, la natura non potrà piegarsi definitivamente al suo volere e che l’uomo stesso, è solo un piccolo ingranaggio di un sistema senza confini, una piccola rotella tanto distruttiva quanto inutile. Non esiste passato, presente o futuro, l’Autore saprà abilmente dimostrarcelo, in cui questa teoria potrà essere messa in discussione. E’ la legge che domina l’universo, è un monito di speranza e redenzione verso cui l’uomo, spesso accecato dall’ingordigia e dalla sete di potere, si presenta sordo e cieco.
    In ultimo ma non meno importante assistiamo al processo di trasformazione, di cambiamento forte e sentito, in cui la vita domina oltre la vita, e l’uomo non può che arrendersi e cibarsi di questa conoscenza che lo renderà eterno. Di fronte all’universo vasto e infinito, diveniamo piccoli essere insignificanti che in solitudine, preda della cattiveria, vittime dell’egoismo e sprezzanti di ogni dono che ci è stato fatto, incapaci di trovare risposte, e finendo per essere noi stessi i sicari delle nostre vite.

    • Italo Cillo says:

      Che bello! Bravissimo Emanuele, ricordo il tuo commento e sono felice che tu ce l’abbia fatta. Congratulazioni e saluti affettuosi.

    • Italo Cillo says:

      Che bello! Bravissimo Emanuele, ricordo il tuo commento e sono felice che tu ce l’abbia fatta. Congratulazioni e saluti affettuosi.

      • emanuele says:

        Grazie Italo, sono così contento! Se pensi che tutto è nato da un sogno, che poi ho trasformato in romanzo senza nessuno studio, inventandomi i personaggi man mano che scrivevo e soprattutto senza alcuna sceneggiatura che potesse indirizzarmi nella direzione giusta. Credo che sia una sorta di miracolo, ma sono certo che ognuno di noi sia come un iceberg: spunta solo la parte visibile. quello che abbiamo dentro esplode fragoroso solo se abbiamo la volontà di ricercare la forza per dire ” Voglio cambiare! ” Dopo tutto ci apparirà più chiaro. Ci ho messo vent’anni a vedere quel leone nello specchio, e ora voglio che sia libero di ruggire. Non sarà facile ma ci riuscirò!
        Ti mando un grande abbraccio; a te devo il mio risveglio. Se non avessi scoperto, per caso, il primo episodio di tempo di cambiare forse me ne sarei rimasto dentro i ‘ famosi binari’ di una vita già preconfezionata, sopprimendo ogni tentativo di ribellione ( non mi piace l’etimologia della parola, ma in questo caso è l’unica che mi viene da dire) che da sempre, almeno da quando ho i miei primi ricordi, monta dentro di me

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