“Guarire il cancro con l’Ayahuasca” – Prima parte

Oggi, al posto dei miei articoli originali, ti propongo una traduzione esclusiva molto interessante.
È suddivisa in due parti, l’originale inglese si trova in questa pagina.

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“La fede muove le montagne”, dice il vecchio adagio e il viaggio di questa donna è un chiaro esempio di quanto sia vero.
Margaret De Wys, compositrice, artista del suono e autrice del libro “Black Smoke”, attualmente residente negli USA, si è spinta oltre i confini dell’ignoto in cerca di una guarigione dal suo cancro al seno.

La fede nella via indigena della guarigione sciamanica, attraverso l’uso dell’Ayahuasca, le ha donato una vita completamente nuova.

Cos’è l’Ayahuasca?

L’Ayahuasca è una preparazione tradizionale del Sud America, ottenuta miscelando e cuocendo due piante: la liana dal nome botanico Banisteriopsis Caapi (che ha come principi attivi l’armina e l’armalina, due alcaloidi del tipo MAOI, ovvero inibitori dell’enzima “mono ammino ossidasi”) e le foglie verdi della pianta Psychotria Viridis (che ha come principio attivo il DMT: dimetil-triptamina).

L’Ayahuasca è largamente impiegata in tutto il Sud America amazzonico: in Perù, Ecuador, Colombia, Bolivia, Brasile occidentale, dove è utilizzata soprattutto a scopo curativo, sotto la guida di esperti sciamani.

I metodi per preparare l’Ayahuasca sono tanti e diversi da tribù a tribù, però la procedura di base è uguale per tutti: si sminuzza la liana (che gli indigeni chiamano Ayahuasca) pestandola con forza, si ricopre di acqua in un grande calderone, insieme a una certa quantità di foglie di Psychotria Viridis (che gli indigeni chiamano Chakruna) e si fa bollire il tutto per una giornata intera.
Il risultato è una bevanda densa (chiamata appunto Ayahuasca), dall’aspetto fangoso e dal sapore molto amaro, capace di trasportare chi l’assume in una dimensione più “elevata”, in una realtà differente…

Ayahuasca: il viaggio inizia

Quando a Margaret fu diagnosticato il cancro, si trovava al culmine della sua carriera di musicista: era il 1999.

La notizia le provocò un tracollo emotivo, con conseguente interruzione della sua carriera.
Come accade di solito, le fu consigliata la chirurgia, la chemioterapia, una cura a base di ormoni.

Per caso o per destino, proprio in quel periodo alcuni amici la invitarono a partecipare a una cerimonia rituale in Guatemala.
Decise di andare, anche con la speranza di trovare guaritori tradizionali appartenenti ai vari popoli nativi che si sarebbero incontrati in occasione dell’evento.

…E tutto cominciò da lì: in Guatemala Margaret incontrò Carlos, un curandero (cioè guaritore) e guida spirituale della tribù Shuar della giungla amazzonica.
Ecco un breve estratto del libro che narra l’incontro con l’esperienza di guarigione che avrebbe cambiato la sua vita e di quello che le disse Carlos:

“Il tuo corpo è trasparente, come un bicchiere di vetro: l’Ayahuasca e gli spiriti guaritori mi hanno mostrato in quale parte del corpo posso intervenire per guarirti.
C’è del fumo nero incastrato nel tuo seno, posso vederlo coi miei occhi spirituali: l’Ayahuasca mi dà la capacità di entrare dentro le vene e gli organi dell’ammalato”.


Terence McKenna è un filosofo contemporaneo, il cui interesse principale erano le sostanze psichedeliche e il loro ruolo nella società.
Egli offre una interessante prospettiva sugli sciamani e sul loro uso dell’Ayahuasca: ne parla come di esseri capaci di trascendere i confini ristretti della cultura, di avere una conoscenza profonda, molto più profonda delle persone di cui si mettono al servizio. Capiscono che quello che tutti noi prendiamo così sul serio è in realtà illusorio…


Tornando a Margaret, lo sciamano le disse che era in grado di curarla.
Con la speranza di guarire, e affascinata dal suo potere spirituale, Margaret lasciò la famiglia negli Stati Uniti e seguì lo sciamano nelle foreste dell’Ecuador, per fare esperienza della via tradizionale di guarigione attraverso l’Ayahuasca.


In una intervista rilasciata per Fractal Enlightenment racconta:

“Quando le persone vengono a sapere di avere una malattia grave, cercano cure alternative, diversi percorsi di guarigione.
È quello che è successo nel mio caso, sono stata guarita dal cancro da un curandero Shuar: sono andata nell’Amazzonia ecuadoriana per essere curato da lui e dall’Ayahuasca
.

L’Esperienza sacra con l’Ayahuasca

La cura di Margaret prevedeva un impegnativo e intenso percorso di purificazione, con complicate iniziazioni e somministrazione di varie piante medicinali.
Il tutto si svolgeva in uno scenario amazzonico popolato da coccodrilli, insetti, farfalle, serpenti velenosi, fittissima vegetazione e zero elettricità. 


Rimase presso una comunità Shuar e Quichua non lontana dalla località di Puyo, dove avvenne la prima Cerimonia di Ayahuasca.
I nativi erano seduti in una grande capanna con tutti i lati aperti e il pavimento sporco.
L’unica luce che entrava era quella del fuoco che ardeva al centro. 


Dopo avere ingerito l’Ayahuasca molti dei presenti iniziarono a vomitare: un effetto molto comune in questo genere di cerimonie.
Di solito gli sciamani credono che il vomito sia un segno positivo, di purificazione fisica ed emozionale.
Alcuni dei partecipanti non vomitarono affatto.

L’Ayahuasca cominciò lentamente a fare effetto su Margaret: iniziò a sentire una sensazione “fredda”, che cresceva e si espandeva nel suo corpo, per farsi strada nel cervello, che a sua volta si espandeva con una serie di visioni, immagini e suoni.
Il suo udito diventò così fine da poter sentire il minimo fruscio, anche a parecchia distanza.


Iniziò a tremare violentemente; Carlos iniziò il suo intervento curativo, con la pressione nelle aree in cui si era annidato il “fumo scuro” che aveva visto in lei.
Mentre lo sciamano magnetizzava il fumo nero, cioè il cancro, e lo dirigeva fuori dal corpo, Margaret piangeva di dolore.
Continuò questo movimento più e più volte: Margaret aveva la sensazione che la malattia le venisse strappata via dal corpo.


Ecco come descrive l’esperienza:

“Le mie cellule erano vive, pulsanti e vibranti al ritmo del cosmo, alcune si stavano spontaneamente rigenerando e mandavano segnali a tutte le altre. Le zone scure nel mio seno erano buchi neri che risucchiavano l’energia in un’altra dimensione, dove gli esseri vivevano una dimensione infernale”.

Margaret continuò le cerimonie di guarigione per tre volte alla settimana; descriveva ognuna di queste come terrificante, intensa e sacra.
L’Ayahuasca induce spesso visioni e allucinazioni che possono essere mostruose, bizzarre o misteriose per chi ne fa uso.
Racconta Margaret che una volta è stata inghiottita dalla gigantesca bocca, grande quanto un garage, di un’anaconda, e ha attraversato un portale a forma di diamante, scendendo sempre più a fondo in una dimensione fatta di mistero. 


Le visioni che ha vissuto Margaret sono comunque molto personali e soggettive, per questo possono variare da persona a persona.

Alla fine Margaret è riuscita a guarire?

Lo sciamano è stato capace di liberarla dal suo cancro, con l’aiuto dell’Ayahuasca?

Per scoprirlo, leggi l’affascinate seguito della storia di Margaret:

Clicca qui per leggere la seconda parte.

Nota bene:

Se ti interessa questo argomento, ne ho parlato approfonditamente nell’articolo Tutto sull’Ayahuasca.
Se hai davvero il desiderio, sincero e profondo, di fare questa Esperienza, potrei darti (senza impegno da parte mia) qualche indicazione su come / dove / con chi farla.
Il modo migliore per ottenere questo, è scrivermi a info@italocillo.it, presentarti, parlarmi di te e spiegarmi quali sono le tue esperienze (nel campo della crescita personale e spirituale), quali sono le tue aspirazioni, perché vorresti fare l’Esperienza dell’Ayahuasca.

Saluti affettuosi,

Italo

Italo Cillo (Rishi Chony Dorje)
ha lasciato il corpo il 25 Marzo 2016

Su questo sito trovi la sua storia, i suoi pensieri, le sue interviste e i racconti di chi lo ha conosciuto.

About The Author

Italo Cillo

Sono ricercatore e insegnante spirituale, padre di famiglia, autore, imprenditore creativo, blogger e libero pensatore.

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