Tempo di cambiare – Episodio 35

IN QUESTO EPISODIO:

  • E’ “morale” pagare le tasse? E’ “morale” che lo Stato le pretenda?
  • “La Matrix svelata”: scioccante serie di articoli dimostra che la “Realtà” descritta da quotidiani e telegiornali è completamente INVENTATA.
  • La cospirazione più distruttiva: “Si tratta di portare le persone a credere che il mondo abbia bisogno di ordine”.
  • Realizzazione Spirituale: siamo entrati nell’Era della Libertà e dell’Autonomia Individuale.
  • “Chi mette l’Obbedienza al di sopra della Libertà rappresenta una forza negativa nello sviluppo spirituale dell’Umanità”.
  • Il mito che “il Pubblico è meglio del Privato”: smontato, smascherato e sconfessato.
  • Bitcoin: come funziona?
  • …e molto altro ancora

“TEMPO DI CAMBIARE”
EPISODIO TRENTACINQUE

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Con i saluti più cordiali,

Italo

Italo Cillo (Rishi Chony Dorje)
ha lasciato il corpo il 25 Marzo 2016

Su questo sito trovi la sua storia, i suoi pensieri, le sue interviste e i racconti di chi lo ha conosciuto.

About The Author

Italo Cillo

Sono ricercatore e insegnante spirituale, padre di famiglia, autore, imprenditore creativo, blogger e libero pensatore.

Comments

  1. ahahahahah
    che forza l’interrogativo nel titolo di questo articolo!!! 😀
    Penso proprio che la risposta sia un secco NO!
    Come faccio a non ascoltarmi questo podcast? 😀
    Ora faccio il download. 😉

    • Ehehe! Pagare le imposte in ITALIA è amorale.

      • Eliana says:

        Mi pare ovvio, i nostri governanti sono tutti corrotti, pensano solo a se stessi e a far quattrini,, stanno portando il nostro bel paese alla rovina:
        Dov’è finita la BELLEZZA; BONTA’ e VERITA di antica memoria?
        Avrei tanto da dire, ma la parola AMORALE dice già molto

  2. Purtroppo su iTunes questa puntata non è ancora presente…

  3. Lino says:

    caro Italo, tendenzialmente no: pagare le tasse è ininfluente in un Paese avente sovranità monetaria. Le tasse e (diversamente) le imposte servono a regolare il flusso della distribuzione e veicolazione del denaro. Lo Stato (che può battere monete liberamente e riconosciuta) si finanzia diversamente per le “sue cose” potendo andare a “deficit” quasi (quasi però, eh) liberamente (Giappone docet). Il fatto è che in molti paesi (l’Italia è sicuramente tra i primi) le tasse sono solo balzelli che opprimono il popolo, così come sono pensate ed applicate, sono solo azioni nefaste e perverse, che opprimono i cittadini e la libertà individuale. Come vedete non si abbattono solo i consumi, le speranze, le speranze, ed il futuro. In una situazione catastrofica (voluta e determinata) come quella attuale e globale, vengono abbattute le libertà individuali e le “pretese”. Dove aleggia la paura, tutti chinano il capo, si adattano per sopravvivere e non guardano certo più ai loro minimi diritti di uomini liberi. Purtroppo la terra, troppo sfruttata, non potrà sostentare quasi 9 miliardi di uomini (nel prox futuro), non almeno a questo ritmo forsennato e, visto che i ricchi, straricchi, caste, lobby, aggregazioni strane, ecc. vogliono e pretendono sempre di più, saccheggiando e non lavorando, un grosso numero di uomini (per loro inferiori) dovrà soccombere, sparire. Non è la legge della giungla, questa, è molto, molto peggio!
    Lino

    • Italo Cillo says:

      Grazie Lino, condividiamo il tuo punto di vista e le tue preoccupazioni.
      Sii anche un po’ felice però 🙂 non ti deprimere, cerca anche il bello intorno a te (ce n’è moltissimo!) altrimenti fai esattamente il gioco delle “elite oscure” 🙂

      • Lino says:

        ciao Italo, grazie della tua risposta, che ho letto con molto interesse. E’ vero, anche per me la misura è ormai (purtroppo) colma e questo sicuramente traspare ….”tra le righe” dei ….miei scritti. Sostanzialmente la penso come te e condivido il tuo pensiero generale, anche per ciò che concerne la libertà individuale come uomini. Quello che più mi addolora e mi stupisce profondamente è l’apatia in cui siamo precipitati (più o meno quasi tutti). La famosa “persuasione occulta” ha evidentemente funzionato bene in decenni di attività….”sottocutanea”. Però in questa forma diciamo di apatia sociale, per rassegnazione e disinteresse della sorte collettiva (oltre che quella individuale, evidentemente), vedo due cose estremamente negative: – la perdita del futuro e delle sue possibilità e la perdita del passato, per i suoi insegnamenti (nel bene e nel male). Pensaci bene: il soffocamento della speranza ed anelito umano (dei giovani per lo più) per uno sviluppo sociale, personale, professionale e, forse conseguentemente, quello evolutivo (individuale e collettivo) e dall’altra parte: l’annullamento della vita passata sofferta e vissuta dalle generazioni a noi precedenti. Le sofferenze, i sacrifici, gli sforzi, le speranze e la morte dei nostri padri e nonni: inutili.
        Per quanto mi riguarda, tra molte altre considerazioni, mi ritrovo ed approvo quanto ricordato da Erika Cioni: “Se fosse qui il Mahatma Gandhi….semplicemente ci ricorderebbe che: “RIFIUTARSI DI PAGARE LE TASSE E’ UNO DEI METODI PIU’ RAPIDI PER SCONFIGGERE UN GOVERNO” …!!

        pienamente giusto!
        un saluto a tutti, ed un plauso alla tua meritoria “iniziativa”
        Lino

  4. Le tasse e le imposte dovrebbero servire per il bene collettivo: difendere la natura, l’arte, la salute e l’istruzione per i più deboli. Aspetti di cui il privato si disinteressa perchè è proiettato solo su se stesso.
    Certo che se la politica non è in grado di fare questo non è evadendo le tasse che si risolve il problema, è necessario cambiare la politica, piuttosto, e pretendere dallo Stato che faccia quello che i cittadini si aspettano. Non sono ottimista ma realista, perchè altrimenti rimane solo il caos.

    • Italo Cillo says:

      Grazie Gianluigi.
      Approfondiremo le tue obiezioni, con cui personalmente sono in disaccordo.
      Saluti affettuosi, sii felice

    • Caro Gianluigi, anch’io la pensavo come te riguardo al discorso privato vs pubblico. Poi ho scoperto che sono proprio i privati a combinare qualcosa. Per farti un esempio, Bill Gates, applicando il metodo di Business anche per la sua onlus (e cioè fare rendere i soldi invece che sputtanarli) redistribuendo gli utili per scopi umanitari riesce a fare qualcosa come 10-15 volte quello che fa la FAO!!!! Prova a fare una ricerca in merito

  5. Jacopo says:

    Ciao Italo!
    Grazie per queste tue riflessioni, che condivido, e che definirei “antropocratiche”, nel senso che coincidono perfettamente con la società che si verrebbe a creare con l’attuazione dell’Antropocrazia di Nicolò Bellia… in cui il ruolo dello Stato è solo quello di emettere il reddito di cittadinanza universale e gestire la massa monetaria attraverso la fiscalità monetaria, in luogo dell’attuale sistema di tassazione.
    Un caro saluto
    Jacopo

  6. Toni says:

    Ehilà
    ciao Italo e ciao a tutti… questo episodio voglio ascoltarlo con una marcia in più. Magari mi aiuta con le mie difficoltà, sai faccio fatica a scrivere ‘Morale’ e ‘Tasse’ nella stessa frase… 😉

    Dai scherzo. Però ne approfitto per condividere una frase che ho sentito di recente:
    Le tasse si pagano… se sono lecitamente richieste

    Equitalia, per esempio, non è illegittima per definizione (forse), ma sono illegittimi moltissimi dei sistemi e degli strumenti che utilizza…

    Beh comunque buona giornata a tutti e a presto

    • Erika Cioni says:

      Grazie, Tony!! “La marcia in più” si sente già….forte e chiara!!

      Mi permetto di dire che la “vera morale” di questi tempi sarebbe….semplicemente….”Rifiutarsi di pagare le tasse”….

      Se fosse qui il Mahatma Gandhi….semplicemente ci ricorderebbe che: “RIFIUTARSI DI PAGARE LE TASSE E’ UNO DEI METODI PIU’ RAPIDI PER SCONFIGGERE UN GOVERNO” …!!

      Possa Quel Giorno essere più vicino di quanto io già non desideri da molto…molto tempo…..Buona Giornata a Te e…..”A presto”!

    • Italo Cillo says:

      Grazie Toni, buona giornata a te!

  7. marco mucchi says:

    una sola osservazione…da liberi riusciremo a superare i nostri limiti?…sapremo curarci?,sapremo operarci? sapremo salvarci in situazioni pericolose?…e sapremo difenderci?..ecco le tasse possono essere viste come un investimento… un investimento per sostenere servizi che possono salvarci la vita e aiutarci nella vita quotidiana…ospedali,medici,vigili del fuoco,forze dell’ordine…strutture per anziani…energia elettrica …riscaldamento…. ma non per fare arricchire altre persone…questo è il problema..

    • Erika Cioni says:

      …più che “il problema”….questo “è super-scontato”…..O pensi forse che il grande Mahatma avrebbe istigato alla Ribellione contro “Governi Giusti”!?!

      • marco m. says:

        🙂 e già ….La terra ha risorse sufficienti per i bisogni di tutti, ma non per l’avidità di tutti.
        — Mahatma Gandhi (Mohandas Karmchand Gandhi)

        • Erika Cioni says:

          ..e già!!! 😀

    • Italo Cillo says:

      Ben detto Marco.
      E, se hai ascoltato con attenzione il podcast in questione, il problema è anche un altro:
      Il libero consenso volontario.
      Senza l’accettazione di questo concetto semplice e sacrosanto, non si entra in una Nuova Era 🙂

  8. marco mucchi says:

    pubblico o privato? è semplice pubblico giusto ..privato sbagliato…se si da un significato diverso al pubblico:

    …il privato non tutelerà mai i deboli…e farà sempre e solo i proprio interesse..

    Voi mi direte: “e il governo ? (cioè il pubblico)non fa lo stesso? risposta SI…. perchè ? perchè non è pubblico ma governo che ha potere come un grosso grasso privato….

    il pubblico…quello vero siamo noi…noi che facciamo una colletta (tasse) per costruirci una scuola .o un ospedale..ho altro.
    il pubblico è giusto ma attualmente non esiste…. il privato sarà sempre sbagliato…e i governi stra potenti agiscono proprio come loro..

    pensiamo a un gruppo di uomini primordiali
    proprio per le difficoltà che si incontrano nella vita decidono di unire le forze e fare gruppo… uno per tutti tutti per uno..
    be… questo si chiama pubblico…e non ci sarà mai uno che sta meglio dell’altro o uno più ricco dell’altro…perchè tutto quello che hanno è in comune..

    • Italo Cillo says:

      Grazie Marco, buoni spunti.
      Riascolta la parte del podcast in cui parlo di “pubblico” e “privato” per affinare ancora di più la tua comprensione, e soffermati a riflettere.
      Ti raccomando anche di rileggere con attenzione -> http://italocillo.it/se-tu-fossi-il-re/
      Saluti affettuosi e grazie.

      • ciao Italo, ti seguo sempre e ti ammiro per quello che fai. Sei una persona molto umile, perché poni prima te stesso al centro di ogni discussione. Ho letto il tuo articolo “Se tu fossi il Re”, mi è piaciuto molto ed hai perfettamente ragione se la logica del reame esistesse ancora oggi (almeno per quanto riguarda l`Italia). Devo peró constatare ahimè che se fossi io il Re nell`era tecnologica in cui viviamo, non avrei bisogno di tassare i cittadini, sia perché le tasse sono illecite, sia perché creerei io stesso la moneta (come andrebbe fatto) erogandola alla collettività come reddito gratuito di cittadinanza, per permettere a tutti di assolvere le funzioni principali della`essere vivente (mangiare, dormire, vestirsi). Non ci sarebbe più nemmeno la concezione delle strutture private, perché potendo creare io la moneta, farei tutte strutture pubbliche ( intese nel senso di comunità) con servizi assistenziali primari gratuiti. Potrei discutere per ore su questo argomento, ma preferisco lasciarti con una bellissima frase che diceva sempre il noto giurista nonché emerito professore universitario Giacinto Auriti: “non esiste ricchezza in un mondo di morti!”. Spero di essere stato utile al dibattito, convinto che siamo tutti su questo “pseudo pianeta Terra” per migliorare se stessi, un grandissimo abbraccio…..Salvatore.

        • Italo Cillo says:

          Grazie Salvatore
          il passo successivo è: rifiutati di fare il re 🙂

  9. ANDREA MORI says:

    Ciao Italo ancora complimenti vivissimi per tutto quello che fai!!! Io vorrei anche farti una domanda; TU CHE VIAGGI MOLTO ALL’ ESTERO PER LAVORO E PER LA TUA VITA PRIVATA COME VEDI LA SITUAZIONE QUANDO TORNI IN ITALIA? CHE SENSAZIONE HAI? TI CI SENTI ANCORA A CASA? CIAO A PRESTO, UN ABBRACCIO ANDREA

    • Italo Cillo says:

      Grazie Andrea.
      Ormai vivo a Malta da tre anni e mezzo.
      Quando torno mi sento sempre meno a casa, purtroppo 🙂

      • Lidia says:

        Ciao Italo di capisco e condivido con te che quando torni in Italia ti senti meno a casa tu, perché l’Italia e stata un’Italia corotta? Ti abbraccio a te Francesca!!!!

  10. Io ho voluto vedere con i miei occhi la tassazione e sopratutto l’effetto di una tassazione più etica rispetto alla tassazione italiana. Ho preso la macchina e sono sceso a Malta, ho parlato sia con un dipendente del Ministero a Valletta (li NON hanno il comune, ovviamente, per queste cose si parla direttamente col Ministero) e poi sono stato a parlare con i titolari di negozi, pizzerie, ristoranti e alberghi, per 3 giorni NON ho fatto altro che misurare l’effetto di una tassazione 6/7 volte più bassa rispetto a quella italiana sulla vita di tutti i giorni per chi abita nei paesi “fortunati” – Malta è ricca, anche se in percentuale i suoi abitanti pagano 6 o 7 volte meno tasse rispetto a noi italiani, a Malta NON ho visto un cassonetto della spazzatura. Le persone (almeno nei posti dove sono passato) lasciano l’immondizia fuori dalla porta.. tanto comunque ogni 15/30 minuti passano i furgoncini a ritirare. NON ho visto una buca per le strade, i servizi pubblici di trasporto spaccano il minuto (oltre a chiedere, sono stato alle fermate dei pulman, personalmente per controllare) – Quindi la domanda è.. i nostri soldi dove vanno a finire? Perchè noi paghiamo così tanto e di fatto abbiamo così poco?

    • Italo Cillo says:

      Grazie Francesco, ben detto.
      Per ulteriore approfondimento, vedi risposta qui sotto a Roberto Prinzi.
      Un abbraccio e a presto

  11. Roberto Prinzi says:

    Interessantissimo podcast 🙂 Grazie Italo

    Riguardo alle tasse, io comincerei da questi tre punti:

    1) Le tasse non dovrebbero superare il 15-20% del reddito dichiarato. La pressione fiscale del 55% e oltre applicata in Italia rappresenta un suicidio per aziende ed imprenditori. E poi, è stato davvero un colpo di genio dei nostri politici, addossare all’evasione fiscale la colpa dell’ingigantirsi del debito pubblico, quando la colpa è da ascrivere esclusivamente a cause politiche, a partire dal divorzio fra tesoro e banca d’italia ed alla perdita della sovranità monetaria. Non le giustifico, ma sono più che sicuro, che molte attività imprenditoriali, senza il supporto di un minimo di evasione fiscale, avrebbero già chiuso i battenti da tempo .

    2) Dovrebbero essere abolite tutte le accise che lo stato guadagna su ogni litro di benzina o di gasolio. Già in questo modo la benzina costerebbe almeno il 50% in meno rispetto ad oggi. Vi rendete conto che stiamo ancora pagando delle accise sulla guerra in Etiopia (1935), la crisi di Suez (1956), il disastro del Vajont (1963) etc. etc. etc. ? Le accise sono un vero e proprio abuso dello stato nei confronti dei cittadini.

    3) In tema di tasse non si può non citare una delle tasse più indecenti ed ingiuste che siamo costretti tutti a pagare, e cioè il Canone Rai. Non è una tassa legittima, in quanto si basa sul regio decreto-legge del 21 febbraio 1938, quando ancora la tv non esisteva in italia,(infatti in quel decreto è citata soltanto la radio!!!!), e dovrebbe essere immediatamente abolita. Eppure, anche se non possiedi la televisione o la radio, ed hai un computer ed una connessione internet, sei comunque costretto a pagare il canone… costretto da una legge del 1938!!!!
    Com’è possibile interpretare una legge che fa riferimento soltanto alle trasmissioni radio, e renderla valida anche per televisioni, computer, internet etc. ? Ennesimo abuso dello stato nei confronti dei cittadini.

    E potrei continuare, ma preferisco fermarmi qua.

    Italo, gradirei cortesemente sapere cosa ne pensi degli interrogativi che ho avanzato, magari parlandone anche nel tuo prossimo podcast.

    Ciao e grazie 🙂

    • Italo Cillo says:

      Grazie Roberto, ben detto.
      Io non sono a favore di UN SOLO organismo (Stato) a cui dover pagare per forza (tasse).
      Sono in favore di TANTI organismi a cui si può pagare per libera scelta e consenso volontario, sapendo cosa si riceve in cambio, visto che non siamo animali ma esseri umani adulti.
      Quindi non sono qualificato per rispondere alle tue domande 🙂
      Tutti e tre gli scenari sono ugualmente illegittimi e illogici.
      Non credo di parlare di “utopie”, ma del minimo del rispetto e buona educazione fra esseri umani.
      Saluti affettuosi e a presto

  12. Roberto says:

    Ciao Italo, sei un VERO PROVOCATORE, ho partecipato e continuerò, a Senigallia, a partecipare agli incontri da te organizzati. Ti ritengo talmente consapevole e onesto che ci hai dato la risposta alla tua stessa considerazione, che condivido completamente, sulla Libertà individuale conseguenza IDEALE del PREZZO da pagare riferito alla RESPONSABILITA’ PERSONALE. Purtroppo come dici tu la maggioranza inconsapevole è addormentata e soprattutto rifugge dal PRATICARE la responsabilità personale nella propria vita. E’ per questa ragione che siamo messi così, tutto è così come deve essere, la via della crescita personale e del RISVEGLIO è lunga, dura, faticosa e soprattutto INDIVIDUALE come tu hai sempre sostenuto e PRATICATO. Grazie ti abbraccio Roberto

  13. dahaelen says:

    Iu questo Universo dove vige la regolòa dell’lebero arbitrio non c’è morale/immorale ma Amorale.
    La questione semmai potrebbe essere vista dal punto dell’Etica. Eticamente corretto o non corretto…Potrebbe questo essere il punto?
    Un abbraccio di cuore a te Italo per il tuo bellissimo lavoro:)

  14. virginio says:

    Mio Carissimo Italo,

    ho ascoltato con grande interesse le tue considerazioni su tasse e governo, che per altro condivido pienamente, tanto più che affondano le radici in filoni di studi giuridici ed economici molto seri (al riguardo, cito due nomi: Von Mises e Rothbard).

    Il problema, tuttavia, non sta tanto nel comprendere la logica cristallina e indistruttibile su cui si fondano tali considerazioni (considerazioni sulle quali si fonda, tanto per dire, la stessa dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti), quanto in quello che un altro incomparabile genio umano, Wilhelm Reich, ha definito, nel suo acuto libro , (p. 400, Sugarco 1994). Secondo Reich, la cui fine la dice lunga su quanto avesse colpito con precisione il nervo scoperto del potere, la repressione nel corso dell’infanzia dei naturali impulsi umani fa di ciascuno di noi un , più o meno consapevole, di (p. 14, ibidem), laddove è definito da Reich come (p. 13, ibid.) e (p. 16, ibid.).

    Ora, è opportuno tenere presente questo nemico della nostra libertà, che ci portiamo inconsapevolmente in seno. Trascurarlo potrebbe esserci fatale. Pertanto, a completamento del tuo discorso, lo citerei, e vaglierei anche le metodologie più efficaci, per sradicarlo definitivamente dalla nostra struttura psichica e per valutare l’entità della sua presenza nel nostro inconscio.

    A conferma che il penoso stato della situazione terrestre sia più responsabilità dei cosiddetti cittadini, che dei loro governanti – come sostenuto da Reich sulla base di probanti rilievi psicologici – militano poi anche precise considerazioni di natura etimologica, che mostrano come il centro di potere “non giochi con le parole”, squadernando invece sotto gli occhi piuttosto miopi dei suoi sudditi le proprie intenzioni “nude e crude” (v. http://www.eleemosune.eu/etimosofia-lessenza-demoniaca-della-democrazia/).

    Un fortissimo abbraccio a grazie ancora per tutto il tuo lavoro a favore dell’amore e della conoscenza, che, secondo Reich, assieme al lavoro, , e perciò, .

    aloha

    virginio

    • Italo Cillo says:

      Grazie Virginio, ben detto: approvo appieno e gli altri articoli parlano (e parleranno) anche di questo aspetto

  15. ANDREA MORI says:

    Ciao Italo 🙂
    correggimi se sbaglio ma ieri in parlamento è passata una legge che trasferisce le riserve della Banca d’ Italia alle Banche private sue azioniste….ma come è possibile? ma quelle riseve non sono di proprietà dello Stato Italiano? Italo e amici di tempo di cambiare ma non è un furto a tutti gli effetti questo? Come è possibile che no ci siano reazioni?
    un caro saluto, Andrea

    • Raffaella says:

      Caro Andrea, credo la Banca d’Italia non sia più statale da un pezzo ormai,
      la disinformazione della gente fa il resto, nessun stupore quindi.

      un abbraccio

      • marco m. says:

        è vero… ma l’oro al suo interno non’è privato…è degli Italiani… c’è da stupirsi e inc….si!!! :-/

    • La Banca d’Italia è totalmente privata.
      Una quota è dello stato (che comunque è un privato).

      Se lo stato rappresentasse i cittadini, attraverso la banca d’italia potrebbe usare quei 7,5 miliardi per aiutare gli italiani.

      Ma siccome lo stato rappresenta interessi privati, quei 7,5 miliardi non sono mai stati investiti. Non erano destinati ai cittadini. Non lo sono mai stati.

      In realtà quei 7,5 miliardi non esistono.
      E’ solo un numero su un computer.
      Click, appare. Click, scompare.
      Puff… magia.

      I soldi li creano le banche centrali. Non sono coperti da nulla, non hanno controvalore oro dal 1971. Sono numeri generati all’infinito dai computer.

      Sapete come fanno le banche a creare la moneta?

      E’ un multilevel marketing, uno schema Ponzi infinito.

      Ogni singola banca genera denaro attraverso il prestito a interesse e la riserva frazionaria.
      Cosa significa?
      Che la banca ti presta 100 e tu devi restituire 110.
      Quei 10 in più sono creati dal nulla.

      Tutte queste “monetine” create dalle singole banche di paese (i client) vengono periodicamente raccolte dalle banche più grandi (attraverso finanziarie, istituti di credito, assicurazioni, ecc). E poi le banche centrali raccolgono il bottino.

      Tutti vogliono il denaro. Il popolo vuole il denaro, lo stato vuole il denaro.
      Ma il denaro non esiste. E’ solo una unità di misura.
      Non ci sono euro? Usiamo altre monete, diamine!

      E’ come se nessuno potesse entrare al cinema perchè la bigliettaia ha finito i biglietti.

      Come dite? Non si può? Lo stato non è d’accordo?

      E allora non fate più accordi con lo stato.

      • Italo Cillo says:

        Maximilian, ben detto!
        L’unico ostacolo – rispondendo ad Andrea Mori – è che la maggioranza conformista accetta tutto questo come se fosse normale.
        La minoranza consapevole deve smettere di usare il denaro fasullo dei banchieri, svuotare la loro economia, passare al Bitcoin e alle altre valute digitali indipendenti.
        E’ l’unica via di uscita

  16. Piccola nota.

    C’è chi sostiene che lo stato non dovrebbe tassare la benzina, così costerebbe la metà.

    Nella frase ci sono due intrusi:

    – stato
    – benzina

    Stato e Benzina sono due concetti superati, non più sostenibili, fallimentari.

    Senza lo Stato e senza la Benzina staremmo utilizzando il motore elettrico da almeno 100 anni.

    Pensate: 100 anni di evoluzione (CENTO!) e stiamo ancora usando lo stesso concetto di motore a scoppio di 100 anni fa.

    Grazie allo Stato.

    Cribbio.

    • Italo Cillo says:

      Grazie Max.
      Lo Stato è il grande intruso.
      Lo Stato è la grande superstizione.
      La maggioranza puntualmente vota i propri carnefici.
      C’è qualcosa di “spirituale” (karmico) in ciò che accade, non “politico”

      • E’ proprio così…
        Bene, è ora di trasformare tutti assieme questo karma 🙂

        • Erika Cioni says:

          ..”AMEN”!! 😀

  17. Alex says:

    Citando il buon Igor Sibaldi:
    “L’Italia è evidentemente uno stato che si stà punendo per qualcosa…non può che essere così, in quanto l’ostilità che ha per se stessa non è altrimenti spiegabile”

    Ma dato che IO prima di essere italiano sono IO…non mi va di prendere parte ancora a questa “flagellazione karmica”…ahaha o come la vogliamo chiamare.

    Quindi: è vero che se siamo nati qui ci sarà pure qualcosa che dobbiamo imparare da tutto ciò (se così non fosse saremo nati altrove), ma è anche vero che la scelta esiste (…imparare la lezione)!

    La scelta è Prenderci la responsabilità di fare queste tre cose:
    1- Mettere in Dubbio
    2- Informarci
    3- Agire

    E l’azione non è la rivoluzione i forconi o le proteste, l’azione è sempre più un processo interno del singolo individuo che si affranca dalle situazioni e dagli accordi ai quali non ha mai preso parte.

    In questo modo le cose pian piano iniziano a cambiare e giorno per giorno accade qualcosa di magico che come un vento caldo (se hai abbastanza coraggio da seguirlo) ti porta fuori da una situazione che ormai ha fatto il suo tempo…

    Forza time changers!
    Cambiate il vostro tempo (mondo) interiore…quello esteriore non potrà che uniformarsi ad esso!

    🙂

    Un’abbraccio!

  18. romano says:

    Il problema è sempre lo stesso, siamo talmente concentrati all’esterno ke non riusciamo a entrare in introspezione. Nel momento che riusciremo ad abbattere il mentale, le cose cambieranno.

  19. silvio says:

    Ciao Italo,
    io ti dico semplicemente grazie per le tue continue provocazioni che ci insegnano a riflettere su numerose- spinose tematiche. Ma io rilancio: lo stato italiano va demolito e ricostruito sulla base di un nuovo patto sociale. Da dove cominciamo? io propongo il boicottaggio.
    ciao

    • Italo Cillo says:

      Ciao Silvio, il principio è giusto, ma il boicottaggio non serve a nulla se non si ha un’idea assolutamente precisa e condivisa del risultato che si vuole raggiungere (cioè: del momento in cui terminerà il boicottaggio 🙂 )
      Saluti affettuosi

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