2.400 metri sul livello del mare, è il mese di Agosto e mi trovo su un verde altopiano in Colorado.
A 2.400 metri l’aria è secchissima, ho il naso pieno di croste e le labbra che quasi si spaccano.
Però il clima è splendido, non fa troppo caldo né troppo freddo.
Io sono nato e cresciuto al livello del mare e, in più, sono abbastanza sensibile nell’ascoltare il mio corpo: quindi le differenze le sento tutte.
Mi sembra che qui, a 2.400 metri, dopo qualche giorno, la mente si svuoti completamente.
Che beatitudine, poter restare in quello spazio aperto, vuoto ma pieno di potenzialità, che si spalanca nell’intervallo fra due pensieri!
…E qui l’intervallo diventa sempre più lungo, così “io” sono sempre più in sintonia con “tutto il resto”, senza separazione: una specie di contemplazione ininterrotta.
Sto aspettando: finché non mi chiamano, non c’è altro da fare che stare seduti in mezzo alla Natura, a contemplare il cielo.
Sarà perché mi trovo in uno stato di coscienza “speciale”, ma mi sembra che il cielo mi stia parlando, o stia cercando di dirmi qualcosa.
Mi accorgo che metà del cielo ha una certa trama, tessuta da nuvole molto sottili.
Poi c’è un’ampia fascia di cielo completamente azzurro, come un fiume blu che taglia in due un territorio.
Poi, dall’altra parte, c’è l’altra metà del cielo: completamente diversa dalla prima, con una “trama” di nuvole completamente diversa.
Così capisco che il cielo mi sta parlando veramente.
Una metà del cielo rappresenta il mio passato.
La fascia di cielo azzurro rappresenta il presente, il “fiume” che sto attraversando in questo momento.
La restante metà del cielo rappresenta il mio futuro, completamente diverso dal mio passato.
Il cielo mi sta parlando, e mi sta dicendo che questo preciso momento è uno spartiacque nella mia vita, destinato a lasciare per sempre il segno di un “prima” e un “dopo”.
Sento che chiamano il mio nome, devo interrompere la mia contemplazione e affrettarmi!
Sto andando in una tenda, montata su un altopiano del Colorado a 2.400 metri sul livello del mare, dove incontrerò faccia a faccia, in un colloquio strettamente individuale, il grande Maestro appena arrivato dal Tibet.
È il mio futuro Maestro Adzom Rinpoche.
Grazie per la condivisione 🙂
Il viaggio non è solo uno spostamento prettamente fisico da un luogo ad un’altro, ma spesso, come nel tuo caso, è metafora di un vero e proprio cammino esperienziale e spirituale.
Nonostante che io non sia un grande viaggiatore, posso dire di avere intrapreso il viaggio più lungo di tutta la mia vita: il viaggio dentro me stesso 🙂
E’ lo stesso viaggio che hai intrapreso tu, Italo, lo stesso viaggio che intraprendono prima o poi tutti i cercatori della “verità” 🙂
Che bel quadro Italo 😀 Spero che presto il tuo maestro possa tornare in Italia a regalarci perle di saggezza e qualche meditazione speciale 😀
Che emozione Italo!
Sei riuscito a coinvolgermi totalmente nel tuo ricordo, mi sembrava di essere lì con te!
Grazie di cuore
Che esperienza indimenticabile….che si rivive leggendo le tue parole..scrivici ancora di questo Maestro sublime…Un caro saluto e grazie Italo.
WOW
Fra le cose scritte da te questo è l’articolo più bello… C’era una parte di me, ci vedo me stessa, anche se il contesto è differente 🙂
Grazie Simonetta, saluti affettuosi
Grazie, Italo , per questa pillola di saggezza.
Grazie Italo di aver condiviso questa tua esperienza così personale….aiuta a riflettere e a “vedere” con occhi diversi cose che quotidianamente si guardano distrattamente senza coglierne il messaggio e lo splendore!
Grazie Italo. Penso, con umiltà, di comprendere lo “stato” che hai vissuto, perchè anch’io ho avvertito quella sensazione dello spartiacque….gli anni che ho viaggiato lungo le montagne himalayane e “vivendo” tempio dopo tempio, rimpochè, lama, insegnamenti…..esperienze che hanno lasciato un “segno” indelebile, un’iniziazione! Il viaggio fisico è stato un vero viaggio dentro di me che continua. Ammiro il tuo lavoro, ciò che hai saputo prendere, essere e dare! Una grande opera la tua, sento che offri con amore le tue esperienze e i tuoi insegnamenti, perciò ti sono grata. Namaste’ Italo
E io sono grato a te per il tuo commento e la tua condivisione,
saluti affettuosi
Grazie Italo di come riesci a trasmettere le tue emozioni, facendole passare in ognuno di noi, come se fossimo stati li insieme a te.
Con grande affetto e stima.
Italo Cillo, della serie “se non ci fosse bisognerebbe inventarlo”!!!!! ;D GRAZIE DI TUTTO GRANDE!!!!
Condivisione dagli effetti stupefacenti…
Grazie Italo!!
Adzome Rinpoche è anche il mio Maestro. Ringrazio l’Universo che mi ha permesso di Incontrarlo
Carissimo Italo, … e forse non è un caso che la tua prima condivisione parli di un cielo che fa da spartiacque fra “momenti” distinti della tua vita.
La tua esperienza, unica e irripetibile, è, credo, la cosa più preziosa che puoi condividere con noi; da queste condivisioni attingeremo a quello spirito di realizzazione che hai fatto tuo.
Dal tuo racconto emergono scorci di limpida consapevolezza che si manifestano in quel campo morfo genetico dove la coscienza collettiva vibra ed alla quale possiamo collegarci tutti.
Ho l’impressione che questa nuova serie segni un nuovo inizio, ancora una volta, anche per te, dove la tua rinomata riservatezza lascia posto ad un valoro più grande …
Nella tua storia la tua presenza ..
GRAZIE per la vicinanza
Grazie Marta, un grande abbraccio
Meravigliosa descrizione…mi sembra di essere lì accanto a tè, ciao Italo…grazie…!!!
Italo!
Se questo è un estratto del tuo libro, ne prenoto già una copia!
Ti ringrazio infinitamente anche per aver suggerito di leggere
‘Vorrei averlo fatto’ tempo fa, libro che ora mi sto gustando
piano piano riflettendoci sopra accuratamente perché carico
di preziosi insegnamenti .No, non sto trascurando il corso di
meditazione, al contrario trovo che s’integri perfettamente con esso,
come sicuramente concorderai.
A proposito, lascia dunque che ti ringrazi anche per questi supporti
mensili che mi invii del tutto gratuitamente (dal mio punto di vista
pago l’iscrizione al seminario semestrale, anche se presenti la cosa
al contrario, credo sia perché anche tu tendi a svalutare le dispense
quando dici che sono ‘parola morta’), che trovo indispensabili nel mio
percorso di crescita.
un abbraccio stramegagalattico! 🙂
Grazie Raffaella! Ricambio l’abbraccio!
ciao Italo
di che anno, per la precisione, fa parte questo tuo primo assaggio (per noi) riguardante la tua “futura formazione”?
voglio solo inquadrare meglio il periodo, grazie…
daniela
Ciao Daniela, questo è l’ultimo dei miei Maestri, in ordine di tempo, e il primo in ordine di importanza.
Dunque questa è la fase “finale” della mia formazione, e l’episodio in questione è avvenuto nell’Agosto 2001.
Saluti affettuosi.
…momenti estatici in cui la coscienza si espande ,diventa penetrante in ogni cosa e sa leggere quello che l’Universo, il Tutto, il Vuoto, il Nulla vogliono che si conosca per progredire su quel sentiero che ognuno ha tracciato da tempi sconosciuti. La vita è disseminata di “segni” e tu hai colto un segno importante del cielo che ti ha portato a Comprendere . Cercherò anch’io di interpretare sempre più spesso, anzi giornalmente ciò che la Vita vuole che io sappia.
Grazie Italo sei un vero Maestro.
Un abbraccio
Grazie Elisabetta, saluti affettuosi
….magico….
grazie di averlo condiviso
Grazie Patrizia, saluti affettuosi